tag:blogger.com,1999:blog-82577410257145311582024-03-16T08:08:42.791+01:00Zen and the CityDa New York a Tokyo. Un blog per viaggiare, anche da fermi.Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.comBlogger156125tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-61061011745212158412012-11-20T13:23:00.002+01:002012-11-20T13:23:21.861+01:00Proprio nei pressi di Tompkins SquareProprio nei pressi di Tompkins Square, tra la 7th e 1st Avenue c'è un finto negozio di antiquariato. FInto non perché venda oggetti fasulli, ma perché non si tratta di un negozio, ma di una casa, precisamente quella di un uomo. È proprio lui ad avvertire i passanti incuriositi dalla "vetrina" che mostra l'interno di un ambiente pieno di oggetti, che stanno per entrare nella sua casa.
Dopo aver accumulato oggetti di ogni tipo per trent'anni, oggi li mette in mostra, ma non in vendita! Niente si può comprare. L'unico a essere un po' scocciato dell'andirivieni continuo è il gatto, anch'esso abitante della casa/museo.
Ricordi, pezzi di storia, cianfrusaglie... e la storia di quest'uomo, che sembra aver avuto mille vite, oggi sono un documentario di 7 minuti realizzato dai registi Kelsey Holtaway e Mark Cersosimo. Gustatevi il video e se vi va lasciate un commento:
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<a href="http://vimeo.com/37093042" target="_blank"><img border="0" height="203" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheRqx8AXD_3GSrYNiY2xhwejQjMKVdfNxgLy4CAcG22OpcsjF3S8VjqaPcNcetPyiLAqM54ZFLzb_BNMp1-nTwIX2bW4mtlf9SbcYZBI9dPQMG6oogEL-HCjGCNHtKzx2eB0eX302xPdk/s400/Schermata+2012-11-20+a+13.18.27.png" width="400" /></a>Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-86290076262759677372012-11-14T00:36:00.001+01:002012-11-20T05:31:14.557+01:00Lost in emotion.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmIOCbLy_CgGbqMltz_vPIxkJLcgogHgZ3rTI-d8m2_bj9njnLTYRnkNQwODMZIqn8NW6MP7tFSvvqbGN_zO-sArPT-YUyigX3912rj-mzxAyCYz65yIx1ukULOSaJ5evg8OFGbtM5nU1e/s1600/PB122704.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmIOCbLy_CgGbqMltz_vPIxkJLcgogHgZ3rTI-d8m2_bj9njnLTYRnkNQwODMZIqn8NW6MP7tFSvvqbGN_zO-sArPT-YUyigX3912rj-mzxAyCYz65yIx1ukULOSaJ5evg8OFGbtM5nU1e/s320/PB122704.JPG" width="320" /></a></div>
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Una folata frizzante si insinua nella nuca, alzo il bavero del soprabito.<br />
Le foglie degli alberi mostrano fiere tonalità infuocate, ultimo guizzo di vita prima di lasciarsi trascinare via dai gelidi venti invernali.<br />
Alzo gli occhi al cielo: una palette dalle nuanches davvero irresistibili, che ogni donna dovrebbe portare in borsetta. O nel cuore.<br />
Arriva così l'autunno a Tokyo. Si insinua delicato nella vita di tutti i giorni, spolverando le risate estive di malinconia, costringendoti ad aumentare il passo.Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-85644846577865800782012-11-09T15:38:00.001+01:002012-11-09T15:38:51.551+01:00Autumn in New York<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0_vTlC4Yoi2JwoFslkc6x-VSdth6B0VrlFMmmRpvJmFSVkVTsjErI5lQTHHV4m05YaqhWiZmThOt_ceSpzNq8zSa4CpkCrXru-WFsX3rE9Wkcq7ANMXROlTwK9HXUzdFtKR0x4NHtvL4/s1600/Schermata+2012-11-09+a+15.37.17.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0_vTlC4Yoi2JwoFslkc6x-VSdth6B0VrlFMmmRpvJmFSVkVTsjErI5lQTHHV4m05YaqhWiZmThOt_ceSpzNq8zSa4CpkCrXru-WFsX3rE9Wkcq7ANMXROlTwK9HXUzdFtKR0x4NHtvL4/s320/Schermata+2012-11-09+a+15.37.17.png" width="320" /></a></div>
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E poi ogni tanto ti capita di pensare al profumo di Central Park in autunno, al fumo dei pretzel caldi, ai passi veloci delle donne sulla Fifth Avenue... e ti viene nostalgia di una amica, che viva dall'altra parte del globo. E allora, ZEC riparte...</div>
Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-10420011720725326832011-05-26T00:43:00.007+02:002011-05-26T00:59:55.629+02:00In esclusiva su Z&C People le geometrie fluttuanti di Miki Nagao.<div style="text-align: center;"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhajANo6-T7ADFk39OGbU_Go1UmKKbYXDmnWO9ZBKKLtyj9Hu9v1dqF_FNEy6ENay3oKs8fwrF1uW_nk_ojKu3RIEvgQragI_P12LQ-Y75k3-QJASW2zX_ftuqHPS1xqGlQhhFfSf2QXl26/s400/ori01+%2528Medium%2529.jpg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 266px; height: 400px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5610788502592506514" /></div><p class="p1"><i><span class="Apple-style-span">Origata di <a href="http://www.soffiodisofia.com/">Soffio di Sofia</a>, tutti i diritti riservati</span></i></p> <p class="p2">"Progettare una borsa è come progettare una piccola casa, una casa per i nostri oggetti più cari e che non ha grossi impatti ambientali. Si tratta di architettura."</p> <p class="p3"><i><b>Miki Nagao</b>, fashion designer giapponese, ci accompagna attraverso il suo mondo fluttuante e raffinato.</i></p> <p class="p4"><b><i>Miki, parlaci un po' di te e della strada che ti ha portato a diventare una designer.</i></b></p><p class="p4"><b><i></i></b>Sarà il fatto che ho sempre respirato arte. Mio padre è un artista, si occupa di pittura e sin da bambina provavo grande gioia a passare il mio tempo a disegnare con i pennelli e gli oli colorati di mio padre. Adoravo disegnare i vestiti delle principesse! Nel 1994 mi sono iscritta alla Kyoto Seika University specializzandomi in graphic design e fotografia.</p> <p class="p3">Dopo gli studi sono rimasta affascinata da uno spettacolo di avanguardia teatrale, al punto di contattare la compagnia. Da quel momento ho iniziato a collaborare con loro, occupandomi soprattutto di scenografia, portando gli spettacoli in giro per il Giappone e in Australia. Ho fatto questa vita per ben 4 anni, e ancora oggi considero questa esperienza la più importante di tutta la mia carriera.</p> <p class="p3">Successivamente ho iniziato a lavorare come affreschista, restauratrice e decoratrice; fu in quel momento che conobbi il mondo del fashion design. Un incontro importante mi ha aperto le porte di questo mondo, ho perciò iniziato a occuparmi di design di borse, arrivando a realizzare due nuovi brand: <i>"Con Ton Too"</i> e <i>"Compora conto"</i>. Quella che all'inizio era un passione era diventata una vera e propria professione, il successo di questi prodotti ha portato me e il mio staff nel mercato internazionale.</p> <p class="p3">Finché nel 2008 ho deciso di mollare tutto e cedere i marchi ai soci; nel 2009 sono partita per l'Italia per imparare a realizzare le borse a mano, studiando tutte le tecniche dell'artigianato italiano.</p> <p class="p4"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5Z_LHdy3w4el3sRxqzm4QqOkAXOb9V-kflCw5RnS2Z8tobNRSZxnE2ydtKHw-it-cjQ3G1CMwC8tXKh3vnYaK1TjDJ3XOWrn_2GF-LJNOC0hxThlo7Ofo8RYDnJJToZ-7pSzfmUbKac3G/s400/ori03+%2528Medium%2529.jpg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 278px; height: 400px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5610789179867060242" /></p> <p class="p3"><i><span class="Apple-style-span">Origata di <a href="http://www.soffiodisofia.com/">Soffio di Sofia</a>, tutti i diritti riservati</span></i></p><p class="p3"><i><span class="Apple-style-span"></span></i>Ho imparato la vostra lingua partendo da zero, grazie anche all'aiuto del mio insegnante d'italiano (laureato in filosofia, specializzazione estetica ma anche fotografo, esperto di cinema e musica)… oggi mio marito. Proprio lui che aveva sempre un po' snobbato il mondo del fashion design mi ha proposto di lavorare insieme e fondare un nuovo brand: <a href="http://www.soffiodisofia.com/">Soffio di Sofia</a>.</p> <p class="p4"><b><i>Durante la tua formazione, da quali artisti sei stata influenzata e quali sono i tuoi gusti in fatto di design?</i></b></p> <p class="p4">Gli artisti da cui mi sento influenzata sono indubbiamente i bambini. Tutti i bambini sono degli artisti e gli artisti adulti cercano di emulare proprio i bambini. Gli scarabocchi e i disegni stilizzati dei bambini la più alta forma d'arte, perché i bambini creano nel modo più libero possibile. Gli artisti adulti invece sono sempre condizionati da qualcosa, soprattutto dal giudizio degli altri.</p><p class="p4">Vorrei citare un passo di Niezsche tratto da "Così parlò Zarathustra", all'interno de "Le tre metamorfosi": <i>"Ma ditemi, fratelli, cosa sa fare il fanciullo, che neppure il leone era in grado di fare? Perché il leone rapace deve anche diventare un fanciullo? Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì. Sì, per il <b>giuoco della creazione</b>, fratelli occorre un sacro dire di sì...."</i></p> <p class="p4"><b><i>Dal 24 maggio esponi in occasione della <a href="http://cargocollective.com/florencedesignweek#836482/PROGRAM-2011">Florence Design Week</a> presso lo store "Esclusivamente Italiano". Parlaci dei tuoi lavori in mostra e da cosa hai tratto ispirazione per la loro creazione.</i></b></p> <p class="p4">Dopo il tragico terremoto che ha scosso il Giappone nel mese di marzo, ho riscoperto in me e nel mio popolo quella fragilità, una specie di instabilità e insicurezza nel futuro che costituisce la base delle nostre tradizioni. Una di esse è l'origami (arte di piegare la carta).<b></b></p><p class="p4"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 238); -webkit-text-decorations-in-effect: underline; "><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibM3sLA5t-ZhCrYxB6vp4K5ThU9rIVhvCOD63y6F1xFoEHfxghWNcmODc7YBpa0fi3FfxYlQqjkfyN6Mfcu14Hrh4nsLq26HdOwTdGR74Qk6DtbzszlMt28bdedo4O0R2e83CBMVekaXcj/s400/ori06+%2528Medium%2529.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5610789771338080626" style="display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px; " /></span></p><div><i><span class="Apple-style-span" style="font-style: normal; "><i><span class="Apple-style-span">Origata di <a href="http://www.soffiodisofia.com/">Soffio di Sofia</a>, tutti i diritti riservati</span></i></span></i></div> <p class="p3">Nella tradizione shintoista un <i>origami</i> di carta simboleggia il ciclo naturale di morte e rinascita: infatti a causa della fragilità della carta l'<i>origami</i> è destinato ad un rapido deteriomento (morte) ma viene ricreato infinite volte e, grazie alla tradizione, questo ciclo viene perpetuato.</p> <p class="p4"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 238); -webkit-text-decorations-in-effect: underline; "><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7BTYOmGD27OCVz1FwjDnI3DeaaaIN_FAQogG1gddjIhb5O3uLneSXQ0IXtO69f1jn91ovmyloFRDlv-OSPtEQ3szDTJfZjDUSwYOyrXgW0HSIFLiTF_LrBpcT2_hc3xSAMkHwV7tU6BQw/s400/ori08+%2528Medium%2529.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5610790212311060578" style="display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 225px; " /></span></p><div><i><span class="Apple-style-span">Origata di <a href="http://www.soffiodisofia.com/">Soffio di Sofia</a>, tutti i diritti riservati</span></i></div><div><br /></div><div><i><span class="Apple-style-span"></span></i>Il titolo di questa mostra è "Origata". L'<i>origata</i> è uno speciale tipo di <i>origami</i> la cui funzione è quella di fragile packaging per un dono. Cessata questa funzione, l'<i>origata</i> muore.</div> <p class="p3">Il gesto di sostituire la carta rappresenta un tentativo di congelamento di questo ciclo grazie al più durevole materiale, la pelle. Tentativo illusorio come la moda, illusorio perché inganna proprio come una fotografia che dà parvenza di congelamento del tempo. Operando una reinterpretazione sul materiale, abbiamo creato un origami non di carta ma con la pelle, una borsa al tempo stesso bidimensionale e tridimensionale.</p> <p class="p4"><br /></p>Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-67323286492315470522011-02-07T11:04:00.007+01:002011-02-07T12:00:39.599+01:00東京物語。Tokyo Monogatari, una settimana per due. Quarta puntata nel relax.<div style="text-align: left;"><i>Monogatari </i>in giapponese significa racconto, storia.</div><p class="p1">Il Maestro <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Yasujiro_Ozu">Ozu</a> intitolò uno dei suoi più famosi capolavori "<a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Tokyo_Story">Tokyo Monogatari</a>", descrivendo attraverso un viaggio nella metropoli uno spaccato della società giapponese degli anni '50. Sono trascorsi più di 60 anni e il racconto è ancora così attuale.</p><p class="p1"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaczKClyS5UpOYJvfN7cqnsgLBp_hYFL-RnxVrYo7qZc4azH54UGE37ItGFm540IEx_cM8fqmdAGGwdh2yYleXebxe7RxxCQmZWMLcbxgFSNz7UsuLCA_SD_USA6SxgCcguVlIOhjsBdKz/s400/Tokyo_monogatari.jpeg" style="text-align: left;display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; cursor: pointer; width: 280px; height: 400px; " border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570890354558796450" /></p><div style="text-align: left;"><i><span class="Apple-style-span" >La locandina originale della pellicola capolavoro del Maestro Ozu</span></i></div><p></p><p class="p1">Ma torniamo al presente.</p><p class="p1">Siamo a Tokyo, durante la nostra settimana "solo per due". Dopo essere atterrati nel futuro, nelle scorse puntate abbiamo camminato per i viali di <a href="http://zenandcity.blogspot.com/search/label/Omotesando">Omotesando</a> e fatto shopping a <a href="http://zenandcity.blogspot.com/2010/11/tokyo-monogatari-una-settimana-per-due.html">Shinjuku</a>, travolti dall'interminabile energia e dall'incredibile tumulto di suoni e colori che in questa città non conoscono fine.</p><p class="p1"><iframe title="YouTube video player" width="480" height="390" src="http://www.youtube.com/embed/fa-4USlRuPQ" frameborder="0" allowfullscreen=""></iframe></p><p class="p1" style="text-align: left;"><i><span class="Apple-style-span" >Il video capolavoro del viaggio in Giappone 2009 di Nicola Cassanello®</span></i></p><p class="p1">Oggi possiamo compiere una piccola fuga dal futuro: la nostra meta è Odaiba.</p><p class="p1">Luogo di molte passeggiate turistiche e romantiche, questa isola artificiale illumina di colori e suoni la Baia di Tokyo, ma nasconde un mondo incantato che si è fermato nel tempo, esattamente al periodo di Edo.</p><p class="p1">Si tratta della famosa e rinomata stazione termale "Ooedo Onsen Monogatari", che offre ai suoi avventori tutto il relax e i benefici delle acque calde, vivendo la sensazione di tornare indietro di 400 anni.</p><p class="p1"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9_Wkl5-_x7tepNHfIvI2ex_lXLrZmD3o98fFveNoRHWK7B6Yqoa_CMpuZQryF9egr9DpCiQEtbDCllmDu0aIxLKPxdEgHaJGHwoAocExQXRFsHqWyQFQB7RRkiDOz-HGnnViVJBDkgvKe/s400/onsen03.jpeg" style="text-align: left;display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; cursor: pointer; width: 400px; height: 273px; " border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570899037012108978" /></p><p class="p1" style="text-align: left;">Possiamo prendere l'aliscafo da Hamamatsucho, oppure salire sulla Yurikamome-sen e attraversare il mare attraverso il cielo: la nostra fermata è "Telecom Center". Due minuti a piedi e arriveremo qui:</p> <p class="p2"><span class="s1"><a href="http://www.ooedoonsen.jp/higaeri/english/index.html"><span class="s2">http://www.ooedoonsen.jp/higaeri/english/index.html</span></a></span></p> <p class="p1" style="text-align: left;">In Giappone andare alle terme è qualcosa di molto individuale.</p> <p class="p1">Ci si va per rilassarsi nell'acqua calda e lavarsi con calma, dimenticandosi letteralmente di chi ci sta intorno. Si è completamente nudi, e le zone tra uomini e donne sono ben separate.</p> <p class="p1">Appena arrivati farete il check-in.</p> <p class="p1">Vi sarà consegnato un braccialetto di plastica numerato con una chiave e un microchip, che "registrerà" tutti i vostri acquisti all'interno dell'area (lascerete tutte le cose in un armadietto apposito e pagherete il saldo solo alla fine).</p><p class="p1">Vi sarà poi consegnato uno yukata, cioè la vestaglietta di cotone che userete durante tutta la permanenza alle terme; potrete scegliere il colore e la taglia, e abbinare un obi del vostro colore preferito.</p><p class="p1">In una borsina di rete infilate gli asciugamani (uno grande e uno piccolo che serve per lavarsi e non va MAI sciacquato nell'acqua termale) e dirigetevi presso il vostro ingresso.</p><p class="p1"><br /></p> <p class="p1"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhedtCJx8VSVzpMrFfmskhpdoLlzCyInJNRozRDFlAfxgcaP0WJr2PlUHNiUrFmm6U7R-4cKm5bbLLmmcy4Ya9guLFIz4xs-BlL94hv2onRE08n-kI1JZWS0caaLBEOBQENmep95uU-bvVk/s400/onsen01.jpeg" style="text-align: left;display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px; " border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570898466509652514" /></p><p class="p1">Presso l'Onsen di Odaiba è presente anche una zona all'aperto dove si può fare il bagno insieme indossando il costume da bagno (se non lo avete con voi potrete affittarlo all'ingresso). Le regole di buona educazione sono semplici: niente schiamazzi o schizzi d'acqua, il silenzio è ben gradito. I tatuaggi non sono tollerati, perciò vi consiglio di coprirli con un cerottino per evitare di essere accompagnati all'uscita.</p><p class="p1">Potrete pranzare o cenare in uno dei tanti ristorantini tipici presenti nella struttura, davvero a buon prezzo e in tutta tranquillità.</p><p class="p1">La giornata volerà via serena e ovattata, e voi sarete pronti per proseguire il vostro viaggio speciale.</p>Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-32251404096226778622011-01-02T18:00:00.008+01:002011-01-02T18:37:13.296+01:00Happy New York!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSUur-LEocBr0IMc4VbtHX5XgrE5DL-vgXJ6bEjoat-leBzJONWX8p2fgy6Y4mTOA9DJRoVuWAEI_Z8RDquTxz_bW4P21l6R6iCeVGDJNwE1VrxecxYzBQfcnLTCUiSc3sAzCkuxLSgpo/s1600/Immagine+5.png"><br /></a>Il mio ultimo capodanno a Time Square risale al lontano 1998/1999. E non credo che si ripeterà mai perché, se tornassi a Manhattan per l’ultimo dell’anno, non tornerei certo lì. Ma come dice Matteo Caccia nella sua puntata del <a href="http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?articolo=new-york-tassista-panorama-viaggio-palazzi">31 dicembre su Radio 24</a> “è una cosa talmente assurda che almeno una volta nella vita va fatta”. Ecco io ho già dato.<br /><br /><object height="385" width="640"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/AmDCCNrJnUY?fs=1&hl=it_IT"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/AmDCCNrJnUY?fs=1&hl=it_IT" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="385" width="640"></embed></object><br /><br />Devo avere ancora in qualche moleskine del tempo tre o quattro coriandoli piovuti dal cielo a mezzanotte. Non so neanche come feci a raccoglierli visto che ero ibernata. Ma, forse mi aiutò qualcuno.<br /><br /><div style="text-align: center;"><a href="http://www.flickr.com/photos/alfredobergna/4392406962/" title="New York, Snow in Central Park - Snowrricane February 27, 2010 di alfredob, su Flickr"><img src="http://farm3.static.flickr.com/2712/4392406962_b54f95139e.jpg" alt="New York, Snow in Central Park - Snowrricane February 27, 2010" height="375" width="500" /></a><br /></div><br />Eppure, dopo tutti questi anni, New York è ancora la città più succulenta che la mia mente vorrebbe mordere. Un hamburger da addentare, un macinao di arte, musica, sensazioni e suggestioni nuove, da ighiottire voracemente.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpAT6gV_hXnxGZavm8NUjbaldt40CajUFBoFv-uElBhG3-xIVvpNjjyB2ot2FLdvIEXwZVXFbEaxqfgQE_g7PSQZ6afYz8jFL90CE5so5dOykUurax97Udb7_cuX38mmrlj93jqhb4Lfg/s1600/DSC00203_1.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpAT6gV_hXnxGZavm8NUjbaldt40CajUFBoFv-uElBhG3-xIVvpNjjyB2ot2FLdvIEXwZVXFbEaxqfgQE_g7PSQZ6afYz8jFL90CE5so5dOykUurax97Udb7_cuX38mmrlj93jqhb4Lfg/s400/DSC00203_1.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5557636688434112066" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Mi basta pensarla per sentirmi in un secondo sulla Fifth Avenue, all’inizio di una delle mie <a href="http://zenandcity.blogspot.com/2008/09/quello-che-le-guide-non-dicono-2.html">interminabili camminate</a>...<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCtY6HF4T5bzYfzK3pyV-Gn4qdPM4w3puTuyXHiokoZlyN4lbrkWVdHnaE3bU_j-jOBXinrJWmz5veN2_TY1JOR9cIZid8qhmgtYnr6aXAOzDf2C1PokdQDHvbP8POPLyjpHRcw9qOPwM/s1600/DSC00182.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCtY6HF4T5bzYfzK3pyV-Gn4qdPM4w3puTuyXHiokoZlyN4lbrkWVdHnaE3bU_j-jOBXinrJWmz5veN2_TY1JOR9cIZid8qhmgtYnr6aXAOzDf2C1PokdQDHvbP8POPLyjpHRcw9qOPwM/s400/DSC00182.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5557642365544025906" border="0" /></a><br />Quest’anno da <a href="http://www.fao.com/home/index.jsp">Fao Swartz</a> era possibile per 48 dollari costruirsi la bambola a propria immagine e somiglianza. E i bei modelli seminudi di Abercrombie hanno continuato a sfoggiare le loro “tartarughe” anche con 20 gradi sottozero. Alla Tv italiana - con mio rammarico - non hanno trasmesso Serendipity, quindi lo ho noleggiato.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSUur-LEocBr0IMc4VbtHX5XgrE5DL-vgXJ6bEjoat-leBzJONWX8p2fgy6Y4mTOA9DJRoVuWAEI_Z8RDquTxz_bW4P21l6R6iCeVGDJNwE1VrxecxYzBQfcnLTCUiSc3sAzCkuxLSgpo/s1600/Immagine+5.png"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 185px; height: 250px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSUur-LEocBr0IMc4VbtHX5XgrE5DL-vgXJ6bEjoat-leBzJONWX8p2fgy6Y4mTOA9DJRoVuWAEI_Z8RDquTxz_bW4P21l6R6iCeVGDJNwE1VrxecxYzBQfcnLTCUiSc3sAzCkuxLSgpo/s400/Immagine+5.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5557642912969297330" border="0" /></a><br />Nerw York è lì. La città rtitenuta dal <span style="font-style: italic;">feng shui </span>quella che gode della posizione energetica migliore che si possa immaginare, è una tappa necessaria per chi ha sempre sete di emozioni. Sete o fame? Prima parlavo di hamburger... È uguale, perché a New York si sta bene anche andandoci solo con la mente. Non è la stessa cosa ma per qualche secondo, se chiudo gli occhi, riesco a sentire gli odori e i rumori delle sue strade, come se fossi lì... lo dice anche Billy Joel.: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=UZh8YjbDiVk">New York è uno stato mentale, innanzitutto.</a><br /></div>Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-8250333520712658922010-11-03T10:20:00.013+01:002010-11-25T11:25:14.032+01:00東京物語。Tokyo Monogatari, una settimana per due. Terza puntata a tutto Rock.<div style="text-align: left;">Come facce della stessa medaglia, a Tokyo ci sono luoghi che con la loro estrema diversità creano un perfetto connubio tra <i>note chic</i> e <i>deep dark</i>. Perfetto per i più esigenti.</div><div><div><br /></div><div>Dopo la <i>stilosa</i> <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Shibuya,_Tokyo">Shibuya</a>, eccoci quindi al cospetto di <a href="http://zenandcity.blogspot.com/search/label/Shinjyuku">Shinjuku</a>.</div></div><div><br /></div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3Or6SLLe5Cy6BY__vJCJle_TSHIxdrIoygrxy4aEEdBSUp7S_WhaKrUjpRxM1n3QrylfwsdQQLIlYx5s_e4DMt2KInu9EE_Ui-8eEcOwshLHLCrHTWdWj0ugcBAAsjLubZ2gYcwYZPXnp/s400/hamakura_shop.jpg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 374px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5535251403776283810" /><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Skajan, giubbotto nero con ricamo tradizionale giapponese di <a href="http://hamakurashop.com/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=92&category_id=17&option=com_virtuemart&Itemid=1">Hamakura Shop</a></span></i><br /><div><br /></div><div>Vi accorgerete soltanto dall'abbigliamento dei giovani che si tratta di un luogo ben più trasgressivo e particolare.</div><div>Un'intera città che si erige su svettanti grattacieli di giorno e brulica di vita fino a notte fonda, senza dormire mai.</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div> </div><div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlu7O2V4VRZnMeaDFnngqXOAVQ3TC6Wr6ocA2_4PuAh3z85EznJqclgrz748fgnHnMrwT4Ncf1mLB6klqRr9vgmLfpO72pFcI_28-KuW95bJlBU8odluc9qJI8DG32ZCYQ1Tn6AkWdzZMq/s400/DSCN7605.JPG" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 400px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5535256554379704434" /><div style="text-align: center;"><br /></div></div><div>Per recarvi a Shinjuku salite sulla famosa <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Yamanote_Line">Yamanote-line</a>, la linea circolare che percorre i dintorni di Tokyo senza fermarsi mai in entrambe le direzioni. Se sbagliate senso non preoccupatevi, siete comunque sicuri di arrivare alla fermata giusta... prima o poi.</div><div><br /></div><div>Appena uscirete dalla Stazione di Shinjuku verrete travolti dall'enorme folla, dai colori e dai suoni interminabili di questa zona.</div><div>La vostra meta iniziale potrebbe essere il <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Tokyo_Metropolitan_Government_Building">Tokyo Metropolitan Government Building</a>, ovvero il Municipio delle 23 città che costituiscono Tokyo.</div><div>Preparatevi ad ammirare un panorama mozzafiato di tutta l'area metropolitana dall'unico osservatorio ad accesso gratuito della Città.</div><div>I piani panoramici sono aperti fino alle 23:00, potrete perciò gustarvi lo spettacolo sia di giorno che di notte; se vi piace particolarmente, potete tornarci due volte nella stessa</div><div>giornata.</div><div><br /></div><div> </div><div>Durante il percorso che vi porterà al Metropolitan Government Building, non mancate di fare qualche scatto al nuovissimo e avvenieristico grattacielo chiamato <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Mode_Gakuen_Cocoon_Tower">Cocoon Tower</a>.</div><div>Completato circa due anni fa, al suo interno sono ospitate diverse scuole di moda e design.</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div> </div><div>Per godervi Shinjuku dal basso basterà tenervi nei paraggi della Stazione per ammirare negozi di qualsiasi tipo, mangiare in ristorantini gustosissimi ma molto economici, fare shopping in leggerezza. Perdetevi pure tra le stradine e immergetevi nello spirito metropolitano di questo luogo speciale.</div><div><br /></div><div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsNvRSfNk3B_1rpPhsv4Z04Pw9_8TjFNLVkSFUlyF3VHIfzc2YDxgLLWLphGS9VgwSieYvP5OQsz5mPiMspYrQ6vL2sK03TF1at_AMaKDNOy14lRQvNIcmQrll9SwddjkLJlMq1ln7qT2O/s400/DSCN7606.JPG" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 400px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5535256895412338466" /><div style="text-align: center;"><br /></div></div><div><br /></div><div>Se il clima lo permette, a Shinjuku c'è qualcosa di davvero anticonvenzionale da fare: munitevi di pranzo al sacco (potrete acquistare pranzetti golosi preconfezionati e muniti di bacchette in uno dei qualsiasi Convenience Store per le strade) e trascorrete un paio d'ore nel mitico e bellissimo Parco "<a href="http://nicolaingiappone.blogspot.com/2010/02/intro-2009-locations-parte-terza.html">Shinjuku Gyoen</a>".</div><div><br /></div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF4tEsBl9L3aAv1v2pKad5Tq6QpfO9rZptMUUAAg2YDueHv8VfXuXlytu5kPJibofEG5vlDNWzloL6ngqELK3S15im8VslWvKyW5eeYw6ntim8XcHA49tyXFY4lACyzBmGota8nASvCHAx/s400/DSCN7721.JPG" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5543430769360601426" /><div><br /></div><div>C'è un piccolo biglietto di ingresso sui 2/300 yen, ma potrete ammirare uno dei parchi più belli e maestosi di tutta la metropoli.</div><div>Se proprio volete fare i <i>superorganizzati</i>, portatevi dalla mattina un telo da stendere sul prato e cercate un angolino tranquillo dove ascoltare gli uccellini e gustare il vostro bento.</div><div><br /></div><div> </div><div>Se decidete di andare subito al Parco e di seguito visitare Shinjuku e i grattacieli, la fermata della Metro è "Shinjuku Gyoen Mae" della Marunouchi-line. Ciò vi permetterebbe di vedere il panorama di Tokyo dall'alto al tramonto e magari di gustare un aperitivo al mitico <a href="http://tokyo.park.hyatt.com/hyatt/hotels/entertainment/lounges/index.jsp">New</a> <a href="http://tokyo.park.hyatt.com/hyatt/hotels/entertainment/lounges/index.jsp">York Bar</a> dell'Hotel Hyatt, proprio il bar del film "Lost in Translation".</div><div><br /></div><div> </div><div>Potrebbe essere proprio con una serata leggermente glamour il modo migliore per completare uno dei vostri giorni di vacanza a Tokyo, una città che vi lascerà senza fiato per la sua modernità e vi incanterà con i suoi angoli rimasti fermi nel tempo.</div><div><br /></div><div>to be continued...</div>Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-54363368124942622302010-10-18T12:39:00.016+02:002010-11-03T10:17:24.563+01:00東京物語。Tokyo Monogatari, una settimana solo per due. Seconda puntata a tutto shopping.<div style="text-align: left;">Tokyo ha un indomabile cuore rock.</div><div>La notte indossa un giubbotto di pelle nera; cammina per le strade portando con se la sua inseparabile chitarra. Chi incrocia il suo sguardo rimane incantato da quella luce malinconica che le illumina il viso.</div><div><br /></div><div>La mattina, però, si sveglia sempre presto.</div><div>Indossa il suo make-up migliore e non fa mistero della sua innata sicurezza.</div><div>Potete incontrarla facilmente per le strade di Shibuya, con quella gonna cortissima e i <i><a href="http://www.chanel.com/fashion/3-suede-and-pleated-lambskin-high-boots-with-95mm-heel-12,2,1,26#3-suede-and-pleated-lambskin-high-boots-with-95mm-heel-12,2,1,26">cuissard</a></i> colorati.</div><div><br /></div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHkpPoSEtgZimBwMgc3PUOUkwFztfi-bKL7x7xOX5EJHWe5NjlLDzAqs7Dmh4rqs8RZNfyip5K3KasNSjlnJsrlm08IZT7x6DQBwmnL0_vhOIb7BUScP93OsMrN_OAcx0Pad7wSgULDmhO/s400/Ayumi+Hamasaki+Wallpaper.jpeg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 250px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5529334412457689746" /><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">La famosa pop idol <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Ayumi_Hamasaki">Ayumi Hamasaki</a></span></i><div><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><i><p class="p1" style="display: inline !important; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;"><span class="Apple-style-span" style="font-style: normal;"><br /></span></span></p></i></span></i></div><div><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><p class="p1" style="display: inline !important; "><span class="Apple-style-span" style="font-style: normal; font-size: 16px; "><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"></span></i></span></p><i><p class="p1" style="display: inline !important; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-style: normal;">Incastonata tra la zona superchic di Omotesando e l'area verde del famoso tempio <a href="http://www.meijijingu.or.jp/english/">Meiji-Jingu</a>, <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Shibuya,_Tokyo">Shibuya</a> è in assoluto </span></span></p></i></span></i><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small; "><i><p class="p1" style="display: inline !important; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: normal; "><span class="Apple-style-span" style="font-style: normal; ">una delle zone </span></span></p></i></span></i><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><i><p class="p1" style="display: inline !important; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-style: normal;">più popolate e famose di Tokyo.</span></span></p></i></span></i></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-size: normal; ">La raggiungerete comodamente con la Ginza-line, dedicando la mattina alla visita di Harajuku e il bellissimo Tempio Meiji-Jingu.</span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-size: normal; ">La fermata metro consigliata è Omotesando. Percorrete a passeggio la sua bellissima strada (alla stazione della metro troverete sempre una comoda mappa con le uscite e le direzioni migliori), in direzione Harajuku, tenendovi possibilmente sul lato sinistro.</span></div><div><br /></div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi26Rs40GxfQvLqXohWvBgZkswnHRt4e7CeDF7RHOV73KFgVGZkrljKsNoJZb5JsdYzh7mqCv98i2u5qPhsCwZ-HPckLp7Tn9zRsyIPOP6ibjksq5DjY3JQCpH7s6AnS9AoKmKURBsZGxMp/s400/tods_store.jpeg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 400px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5530277533581241250" /><div><span class="Apple-style-span" style="font-size: normal; "> <p class="p1"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Tod's Store, Omotesando. Fonte </span></i><a href="http://www.mimoa.eu/"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">www.mimoa.eu</span></i></a></p><p class="p1">A un certo punto, subito prima del negozio Dior, troverete una particolare costruzione in stile tradizionale (facciata con tetti verdi e pilastri rossi) dove acquistare souvenir deliziosi a prezzi davvero ottimi. Potrete trovare splendidi regalini per gli amici o pezzi graziosi per la tavola (poggiabacchette, tazze, ciotoline, poster ecc. ecc.). Poco più avanti, sempre sulla sinistra c'è il famoso <a href="http://www.kiddyland.co.jp/en/index.html">Kiddy Land</a>, paradiso dei piccoli ma anche dei grandi da più di 60 anni.</p><p class="p1">Dall'altro lato della strada potrete ammirare il meraviglioso centro commerciale <a href="http://www.omotesandohills.com/english/">Omotesando Hills</a>, che comprende più di 100 shop di successo e di fama internazionale.</p> <p class="p1">Percorrendo il viale fino in fondo arriverete a Harajuku; nel fine settimana (ma anche nei giorni feriali) sfilano bizzarri ragazzi travestiti in mille modi; e si fanno fotografare volentieri.</p><p class="p1">Trovate una miniguida con diverse mappe sul sito di Nicolaingiappone qui: <a href="http://nicolaingiappone.blogspot.com/search/label/Stili%20di%20Harajuku">http://nicolaingiappone.blogspot.com/search/label/Stili%20di%20Harajuku</a></p><p class="p1"> </p><p class="p1">Da Harajuku si entra nel famoso <i>Meiji-Jingu</i>, bellissimo Tempio costruito circa 150 anni fa in onore degli Imperatori <i>Meiji</i>. Dal mese di settembre il Parco chiude alle 17.20, perciò meglio andarci nel primo pomeriggio per godersi una splendida passeggiata nel verde e nel silenzio.</p> <p class="p1">Il Meiji-jingu, insieme al Palazzo Imperiale e al parco di Yoyogi, è uno dei pochi ma enormi cuori verdi della Metropoli.</p> <p class="p1">Finita la visita al Tempio, tornerete all'ingresso davanti alla Stazione Harajuku.</p><p class="p1">Se i piedi vi sono ancora amici, prendete la Meiji Street fino a Shibuya. Potrete godere di uno spensierato window shopping e godere di meraviglie architettoniche, quali il futuristico palazzo a forma di iceberg dell'Audi Forum.</p><p class="p1"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><a href="http://goo.gl/photos/sAcrklEpzo" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; "><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgldxWMebn9UNlCYWJHJQdVnYR091vcBAbKX5jAXLZu8zTzJGZGTZrvrNWDN6iOIzviakNh-NCmE-WyBHtiNN9Ey_REhM8wVGy1VbBUBW_kItvn1kNYtibOQ-An1C2fnbTKAmVdrhWcu_dz/s512/audi_forum.jpeg" /></a></span></p><p class="p1">Se invece siete stanchi prendete la linea JR Yamanote e scendete a Shibuya. Uscendo dalla gate centrale, potrete attraversare il famosissimo incrocio "Shibuya Scramble", con i suoi caratteristici attraversamenti diagonali.</p> <p class="p1">Qui avrete davvero l'imbarazzo della scelta per gli acquisti, sia per lui che per lei. Godetevi il paradiso dello shopping con calma e toglietevi qualche sfizio.</p> <p class="p1">Immancabile un bel giro da "109" e nei palazzi di "Parco": piani e piani di negozi per tutte le tasche.</p> <p class="p1">Per la cena scegliete con tranquillità tra i mille ristorantini della zona in base alla fame e alla temperatura. </p><p class="p1">to be continued...</p><p></p></span></div><div><i><p></p></i><i></i></div>Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-21135753173324972482010-10-11T14:20:00.009+02:002010-11-03T10:16:35.499+01:00東京物語。Tokyo Monogatari, una settimana solo per due. Welcome to the City of lights.<div style="text-align: left;">Luci, chiasso, tecnologia e <a href="http://nicolaingiappone.blogspot.com/">cose incredibili</a>.</div><div><p class="p1">Queste le caratteristiche più conosciute di Tokyo, città altamente futuristica che attrae appassionati di scienza, arte e tecnologia da tutto il pianeta.</p><p class="p1"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8p566VCendx7NeBV_gOBAlZFNiWYMWmv_VeFhPUAyOs9lJREmc7N7vtoc55MslWsvgux9qtJN1QbK9_NvMOtxGQxF_jcUmWotC0b9ZNdKAujdC_IYNU-Rb2-aQ9_nXCLERFDxRhQJcQxM/s512/DSCN6628.JPG" border="0" /></p><p class="p1"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">La nuova </span></i><a href="http://zenandcity.blogspot.com/2010/05/due-passi-dal-cielo-seconda-parte.html"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Tokyo Sky Tree Tower</span></i></a><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"> cresce alla velocità della luce.</span></i></p><p class="p1">Una metropoli dalle mille <i>nuance</i>, che tra i toni <i>dark</i> nasconde anche un sorprendente lato romantico, rendendola una meta perfetta per una fuga a due. Da qui nasce l'idea di creare un viaggio ideale per due a puntate, dove una volta a settimana Zen and the City vi prenderanno per mano per accompagnarvi in questa speciale avventura.</p><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOh8V0nMcEUfeVjAC_h-Ft986iUftgFX1bUBu0zr2bbNRZ1kJL4Hs3rzgqEm34VxZLaACQMJpHv3BHvIrB7shUpgdUsCSyUq6SQvcrSBzORhXtV157_iV6RueDpKVHIV3m-y-5gjtO1lA8/s400/fukutosin.jpeg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 400px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5526781091732585890" /><p class="p1"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">La linea più nuova della Tokyo Metro, </span></i><a href="http://zenandcity.blogspot.com/2008/06/da-shibuya-ikebukuro-in-un-clic.html"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Fukutoshin-sen</span></i></a></p><p class="p1">Immaginiamo quindi di avere solo sette giorni a disposizione. Non vogliamo perdere i lati più interessanti di questa città in continua evoluzione senza però negarci dei momenti di tranquillità in luoghi lontani dal comune.</p><p class="p1">Biglietto <i>superscontato</i> e hotel in pieno Centro con un clic su <a href="http://www.expedia.it/">Expedia.it</a> e... si parte.</p><p class="p1">1°Giorno. Arrivo all'Aeroporto di Narita.</p><p class="p1">Dopo aver sbrigato le pratiche burocratiche (compresa foto e registrazione impronte digitali) e ritirato i vostri bagagli, per raggiungere il vostro Hotel avete due opzioni:</p><p class="p2">1. Narita Express, il treno superveloce che collega l'aeroporto di Narita alla Stazione Centrale di Tokyo in circa 55 minuti.</p><p class="p2"><a href="http://www.jreast.co.jp/e/nex/tickets.html">http://www.jreast.co.jp/e/nex/tickets.html</a></p><p class="p2">Consigliato a chi non ha problemi a muoversi nelle metro internazionali con bagagli non troppo pesanti (le scale mobili e gli ascensori non sono sempre ovunque).</p><p class="p1">prezzo attuale: 2940 yen (circa 24 euro)</p><p class="p2">2. Limousine Bus, un efficientissimo servizio di trasporti su ruote che, oltre ad essere leggermente più economico del gettonatissimo treno Narita Express, vi consentirà di beneficiare del vostro primo, splendido panorama del Giappone (magari al tramonto, chissà, dipende dall'orario in cui arrivate). </p><p class="p1">Il percorso Aeroporto-Hotel si compie in meno di due ore, a seconda del traffico; il lato positivo è che si arriva direttamente a destinazione senza trasportare le valigie e cambiare treni.</p><p class="p1">Il prezzo varia a seconda delle destinazioni, ma si aggira intorno ai 3000 yen.</p><p class="p3"><span class="s1"><a href="http://www.limousinebus.co.jp/en/platform_searches/index/5/67">http://www.limousinebus.co.jp/en/platform_searches/index/5/67</a></span></p><p class="p2">Check in in albergo. La maggiorparte dei Business Hotel di Tokyo ha orari poco flessibili sul check-in e il check-out della camera, perciò informatevi prima per non avere sorprese.</p><p class="p2">Gettonatissimi gli alberghi della catena <a href="http://www.hotelmonterey.co.jp/eng/index.html">Monterey</a>, presente in tutto il Giappone e a Tokyo con ben 5 strutture, posizionate in punti strategici della Città quali Hanzomon, Akasaka e Ginza.</p><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_tolmpyMjkcL8pa3YKFc4aJnPIXLlqk66VvsHEOzFbJqRptKlKdJ57XsiQvW9ZQLm1ZRmTCOSn6ZxW1uYwhcl7fb0eD4yolkOh_dZ0wGgVJWP-gnyITR8j5hN-DbUBQfP_VD_uspa2QSi/s400/monterey_akasaka.jpeg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 194px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5526771679660996994" /><p class="p1">Le camere dell'hotel <a href="http://www.hotelmonterey.co.jp/">Monterey Akasaka</a></p><p class="p1">Immaginiamo di aver optato per <a href="http://zenandcity.blogspot.com/2008/07/shopping-ginza-ito-ya.html">Ginza</a>, la strada più <i>chic</i> e centrale di Tokyo. Una volta raggiunta la vostra camera non lasciatevi sopraffare dalla stanchezza e concedetevi subito una bella doccia calda. Sforzatevi di seguire il ritmo del sole e andate a dormire all'ora in cui lo fate di solito, anche leggermente più tardi.</p><p class="p1">Tokyo offre diverse attrazioni fino a tardi, è una città dinamica e le strade sono sempre frequentatissime. Vi sentirete da subito al sicuro. Avrete fame e per abituare il vostro corpo a tutte le novità sarà meglio tenersi leggeri, magari con un primo approccio al sushi o con una full immersion di verdure in stile cinese, quello autentico.</p><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQMscpMWZncDKkQDnIybRfW_Or6Cvhtm0UG-u1Qq2Tj6GPw9yPI8Ig1936U05Kd1etOvvxoPib7Ir53_6zI4TJDLYDo8w_My2kdwey1X6FjODdZNS0JWMDwaIrtovI-P4RyX1a8XJQlZGE/s400/midori.jpeg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5526780574620549010" /><p class="p1">Locali di sushi consigliati a Ginza:</p><p class="p1">Masazushi <a href="http://masazushi.co.jp/menu_1.html">http://masazushi.co.jp/menu_1.html</a></p><p class="p1">Gonpachi <a href="http://www.sushi.gonpachi.jp/en/casual/home/index">http://www.sushi.gonpachi.jp/en/casual/home/index</a></p><p class="p1">(entrambi sui 5/6000 yen a persona, un po' cari ma ottimi)</p><p class="p2">Locali di ottima cucina cinese consigliati a Ginza:</p><p class="p1">Kamonka <a href="http://r.gnavi.co.jp/g223601/menu8.html">http://r.gnavi.co.jp/g223601/menu8.html</a></p><p class="p1">(set menu dai 3000 ai 6/7000 yen a persona)</p><p class="p1">Kowloon <a href="http://r.gnavi.co.jp/fl/en/b266500/index.htm">http://r.gnavi.co.jp/fl/en/b266500/index.htm</a></p><p class="p1">(sito in inglese, sui 4000 yen a persona max)</p></div><div><br /></div><div>La vostra avventura ha appena avuto inizio. Siete pronti a seguirci per il resto dell'impresa?</div>Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-34033521208175860952010-09-16T17:30:00.012+02:002010-11-03T22:32:14.141+01:00La New York graffiante<span class="Apple-style-span" style="font-size: normal;"><i><style type="text/css"> p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px 'Trebuchet MS'} </style><p class="p1"><i>Amici maschi perdonatemi, credo che questo articolo vi interesserà poco ;)</i></p><p class="p1"><i><br /></i></p></i></span><p class="MsoNormal"><span style="font-size:78%;"><i><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><br /></span></span></i></span></p><p class="MsoNormal"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4aacdhqfwc5-oCR8oPPalVtubZ24F00zx0rQ_Vtd8iaNIbLGrEeCB1w3oXKIL9MMR-Q64Fonw9olqA1Xy0OO7pIuGJeSog0fgyJy66AJcyww7JCVmC_7iKI86jiSHnVEag_ejsM9k8nw/s1600-h/Immagine+5.png"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 139px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4aacdhqfwc5-oCR8oPPalVtubZ24F00zx0rQ_Vtd8iaNIbLGrEeCB1w3oXKIL9MMR-Q64Fonw9olqA1Xy0OO7pIuGJeSog0fgyJy66AJcyww7JCVmC_7iKI86jiSHnVEag_ejsM9k8nw/s400/Immagine+5.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5430401717363405026" border="0" /></a></p> <p class="MsoNormal"><style>p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal { margin: 0cm 0cm 0.0001pt; font-size: 12pt; font-family: Times; }h1 { margin: 0cm 0cm 0.0001pt; page-break-after: avoid; font-size: 14pt; font-family: Times; }a:link, span.MsoHyperlink { color: #ffa1d2; text-decoration: underline; }a:visited, span.MsoHyperlinkFollowed { color: #8e7cc3; text-decoration: underline; }div.Section1 { page: Section1; }</style> </p><p class="MsoNormal"><span style="font-size:85%;"><i><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><br /></span></span></i></span></p><p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px;"><i> <style type="text/css"> p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 14.0px 'Trebuchet MS'} </style> </i></span></span></p><p class="p1"><span class="Apple-style-span"><i><i>Absolutely Alice</i>, dedicato alla celebre favola, <i>Can you tapas it?</i> come omaggio alla Spagna o <i>I pink of you</i>, per una scelta più romantica. Ma ancora: <i>Suzy e il bagnino, Blue my mind, Coney island Cotton candy</i>…</i></span></p><p></p><div style="text-align: justify; "> </div><p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size:85%;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"> </span></span></span></p><div style="text-align: justify; "> </div><p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size:85%;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"> <style type="text/css"> p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 14.0px 'Trebuchet MS'} </style> </span></span></span></p><p class="p1"><span style="font-size:85%;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">Sono tutti nomi dei fantastici e spettacolari colori degli smalti OPI (pronuncia: opiai). Oltre ad essere resistenti e di ottima qualità, sono anche i prodotti più trendy in fatto di manicure.</span></span></span></p><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size:85%;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><br /></span></span></span></p><p class="MsoNormal"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRU1AupwlWavNhkWM4MYmiFktGzRsOcWfngL1JR8y9Xs-i-K4iWPU-V6n5j4mgsdi-n2xhRxZCFBJFFBjFYjwqJ2eRxLawkGx2dXqnyFMXXjyYGCExAt58ntdGY7MZVOtFobZnVTr1i54/s1600-h/Immagine+4.png"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 83px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRU1AupwlWavNhkWM4MYmiFktGzRsOcWfngL1JR8y9Xs-i-K4iWPU-V6n5j4mgsdi-n2xhRxZCFBJFFBjFYjwqJ2eRxLawkGx2dXqnyFMXXjyYGCExAt58ntdGY7MZVOtFobZnVTr1i54/s400/Immagine+4.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5430402623027285298" border="0" /></a></p><div style="text-align: justify; "> </div><p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size:85%;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><br /></span></span></span></p><p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size:85%;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"> <style type="text/css"> p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 14.0px 'Trebuchet MS'} </style> </span></span></span></p><p class="p1"><span style="font-size:85%;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">Da pochi mesi, ad esempio, è uscita una linea di smalti abbinati al laptop della marca Dell, tra cui l'imperdibile nuance <i>I’m not really a waitress.</i></span></span></span></p><p></p><p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size:85%;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><br /></span></span></span></p><p style="text-align: justify; " class="MsoNormal"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3TBa295P7xBiXxmcfkxgaY-RJp1bSwvvJe76FCshBdYVUh7SecfSLMaHSovyPhfLpesimUuQTSUmiQ7J-S-cvzpFJ4yzUtXWopMTKzCZU4kJCGb9RWnosvVxoWeVQ01QpgCKn-E-k65I/s1600-h/Immagine+1.png"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 336px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3TBa295P7xBiXxmcfkxgaY-RJp1bSwvvJe76FCshBdYVUh7SecfSLMaHSovyPhfLpesimUuQTSUmiQ7J-S-cvzpFJ4yzUtXWopMTKzCZU4kJCGb9RWnosvVxoWeVQ01QpgCKn-E-k65I/s400/Immagine+1.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5430403678725392482" border="0" /></a></p><p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px;"> <style type="text/css"> p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 14.0px 'Trebuchet MS'} span.s1 {text-decoration: underline ; color: #1738f5} </style> </span></span></p><p class="p1"><span class="Apple-style-span">I prodotti si trovano anche in Italia ma… costano il doppio. A Milano c’è anche un centro OPI per manicure e pedicure impeccabili. Se volete divertirvi un po’ a giocare con i colori andate <a href="http://www.opinailart.it/samalti.asp"><span class="s1">qui</span></a>.</span></p><p></p><p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><br /></span></span></p><p class="MsoNormal"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFHMO_Kswl-TSpFdw9eeoUVB9DUiWWPLMv9Wf2dR-KIq2K3SRyhPU99aY8IF8ei-1MBFrBB13A8ZbiDCnEmRDkd8kkf_GkHSqy7ibS-zv0qBu2-2wWNbNind39xOAAgPpP8c6_dyRJgcc/s1600-h/Immagine+2.png"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 267px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFHMO_Kswl-TSpFdw9eeoUVB9DUiWWPLMv9Wf2dR-KIq2K3SRyhPU99aY8IF8ei-1MBFrBB13A8ZbiDCnEmRDkd8kkf_GkHSqy7ibS-zv0qBu2-2wWNbNind39xOAAgPpP8c6_dyRJgcc/s400/Immagine+2.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5430402975431613298" border="0" /></a></p><p style="text-align: justify; " class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><br /></span></span></p><div style="text-align: justify; "> </div> <style type="text/css"> p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 14.0px 'Trebuchet MS'} p.p2 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 14.0px 'Trebuchet MS'} span.s1 {text-decoration: underline ; color: #1738f5} </style> <p class="p1">La cura delle unghie è sempre stata un’ossessione per la maggior parte delle donne americane e nella stessa Manhattan, soprattutto nel Village, ci sono tantissimi negozietti che per 10 dollari (più mancia) rimetteranno in pochissimo tempo le vostre unghie a nuovo.</p> <p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px; "><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS'; ">Dunque, non poteva mancare la <a href="http://www.jinsoon.com/"><span class="s1">SPA delle unghie</span></a> (a proposito sapevate che il termine SPA significa salus per aquam=salute tramite l’acqua in latino?) a cinque stelle.</span> </span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size:85%;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><br /></span></span></span></p><p class="MsoNormal"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8aJqEA1nIosGLmz_AbPUoH-pngH2OVmrgWSMexnYlz2WQHU1DXNBKMOkit5THAKsJvplDS3X4zIhfTLZ8dy_fruAP-4iLDwve_UV6h3TYv-VB0_n6Ri1Rju1Tm3pB2z9JTOAg2ZfztD0/s1600-h/Immagine+7.png"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 274px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8aJqEA1nIosGLmz_AbPUoH-pngH2OVmrgWSMexnYlz2WQHU1DXNBKMOkit5THAKsJvplDS3X4zIhfTLZ8dy_fruAP-4iLDwve_UV6h3TYv-VB0_n6Ri1Rju1Tm3pB2z9JTOAg2ZfztD0/s400/Immagine+7.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5430404077234212482" border="0" /></a></p><p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px;"> <style type="text/css"> p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 14.0px 'Trebuchet MS'} </style> </span></span></p><p class="p1"><span class="Apple-style-span">Ce ne sono tre, due nel Village e uno nell’Upper East Side. Sto parlando di Jin Soon, coreana, che prima di aprire i suoi lussuosi centri era nota in tutta NY come "Bicycle Jin" in quanto girava per tutta Manhattan con la bici facendo manicure a domicilio.</span></p><p></p><div style="text-align: justify; "> </div><p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span style="font-size:85%;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"> </span></span></span></p><div style="text-align: justify; "> </div><p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px;"> <style type="text/css"> p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 14.0px 'Trebuchet MS'} </style> </span></span></p><p class="p1"><span class="Apple-style-span">È un posto incredibile e neanche carissimo: un trattamento per le mani con sale e oli essenziali costa 18 dollari, o un bagno nei petali freschi di rosa 23, considerando che la vostra vicina potrebbe essere Sara Jessica Parker, nota frequentatrice del centro.</span></p><p></p><p style="text-align: justify;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><br /><span style="font-size:85%;"></span></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="font-size:85%;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"> </span></span></span></p> <p class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px;"> <style type="text/css"> p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 14.0px 'Trebuchet MS'} span.s1 {color: #1738f5} </style> </span></span></p><p class="p1"><span class="Apple-style-span">Personalmente preferisco il <a href="http://www.beautybar.com/"><span class="s1">Beauty Bar</span></a> che dalle diciotto in poi offre per soli 10 euro Manicure+Martini, quindi chiacchiere, musica, cocktail e bellezza.</span></p><p></p> <span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjftcJDpPHTH_HdODjhQJqB-OCKV2L4gknm6p3z5OstDVXdg_ZtizXcmFQ73-QVrS9yaAkpJEOL4I0s8k6aZeL5K9qf4v7wxSLmWaL5s2ASUIK4TPC9aV1csADrlahSJ93QKYvZvPaemWc/s1600-h/Immagine+10.png"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 370px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjftcJDpPHTH_HdODjhQJqB-OCKV2L4gknm6p3z5OstDVXdg_ZtizXcmFQ73-QVrS9yaAkpJEOL4I0s8k6aZeL5K9qf4v7wxSLmWaL5s2ASUIK4TPC9aV1csADrlahSJ93QKYvZvPaemWc/s400/Immagine+10.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5430404642953338402" border="0" /></a></span></span> <style type="text/css"> p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 14.0px 'Trebuchet MS'} </style> <p class="p1">Avete già scelto il vostro colore preferito? A me piace el <i>Dulce de leche</i>, il dolce di latte.</p><span style=";font-size:norma;"><i></i></span><p style="font-family: times new roman;"></p>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-45196962127585829572010-08-26T07:13:00.001+02:002010-08-26T15:17:11.723+02:00畳。Profumo di tatami, profumo di casa (reloaded).<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOO7hu6uFAf8vVtenDYqKpGuT_bPx2FSfF_0hOJXsPBuemePDekVBCgXsKzqGpX0uC53FS4JPaBosElYJ2u7wE-8kRlCz0dXhi5L7L2wP3NNlzxXTojqgZ1aEMyCJ-LcJd5QPmPHc3Vcm3/s1600-h/DSCN5418.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOO7hu6uFAf8vVtenDYqKpGuT_bPx2FSfF_0hOJXsPBuemePDekVBCgXsKzqGpX0uC53FS4JPaBosElYJ2u7wE-8kRlCz0dXhi5L7L2wP3NNlzxXTojqgZ1aEMyCJ-LcJd5QPmPHc3Vcm3/s400/DSCN5418.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5388726461721600578" border="0" /></a><br />Ci sono certi profumi che, durante la nostra vita, ci accompagnano silenziosi. Ci accorgiamo di essi soltanto quando ci mancano, oppure quando li avvertiamo in contesti completamente estranei al quotidiano.<br />Basta pensare al profumo del caffè, che difficilmente manca in casa di un italiano.<br /><br />Per quanto mi riguarda, uno dei primi profumi ad avermi accolta in Giappone è stato quello del <span style="font-style: italic;">tatami</span>.<div>Nelle moderne abitazioni giapponesi le stanze in <span style="font-style: italic;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Tatami">tatami</a> </span>(la tradizionale stuoia di paglia di riso che riveste il pavimento) stanno man mano scomparendo, sia per l'elevato costo di manutenzione che per l'incomparabile praticità nel tenere pulita una stanza in stile occidentale.<br />In Giappone il <span style="font-style: italic;">tatami</span> è correntemente usato come unità di misura; generalmente si tratta di un rettangolo 180x90 cm, le cui dimensioni e forme possono essere variabili.<br />Nelle vetrine delle agenzie immobiliari, per esempio, sono affissi annunci di case in affitto completi di dimensioni in <span style="font-style: italic;">tatami</span> e viene sicuramente specificata la presenza di una stanza in stile tradizionale.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpU8mWe-QC0pWg85VWm8hCt-S_p0ZGqvSz2vLIb4LU6ppqZkKyfb_4SQ0GAD3gkQQS1VYF5IcQlJzwERnNL_2yO1AnGg8Z6VChCP9I-tO6E-AaZD_to4NMs5TBbLeJ_qLRu55KDOxanZup/s1600-h/intreccio.gif"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 399px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpU8mWe-QC0pWg85VWm8hCt-S_p0ZGqvSz2vLIb4LU6ppqZkKyfb_4SQ0GAD3gkQQS1VYF5IcQlJzwERnNL_2yO1AnGg8Z6VChCP9I-tO6E-AaZD_to4NMs5TBbLeJ_qLRu55KDOxanZup/s400/intreccio.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352990856941624450" border="0" /></a><span style="font-style: italic;font-size:85%;">Diversi tipi di impagliatura del tatami, fonte <a href="http://www.oshima-tatami.jp/index.html">Oshima Tatami</a></span><br /><br />Delle scarpe vi sarete già liberati all'ingresso di casa, perciò quando vi recherete in Giappone non mancate di provare la piacevole sensazione di camminare a piedi nudi sul <span style="font-style: italic;">tatami</span>.<br />Fresco in estate e caldo in inverno, un pavimento in <span style="font-style: italic;">tatami</span> è un lusso al quale molti giapponesi non vogliono rinunciare. Come dar loro torto?</div>Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-11565349316531001232010-08-09T13:42:00.001+02:002010-08-09T13:44:10.639+02:00Union Square: Around a world<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOJbSpJDVO9HaTU4AwM51eB-QVt3M_kGXZl4kApJDhSWnJKevVgRJD-EUU7TShS9ZwBSQlpPvBFo-lQesuxVLLctXcfWkuJQjACrtlv7-G62jU4-D0PiZiz5mfeaIAgFUqMeyCR1xIQaM/s1600-h/DSC00095.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOJbSpJDVO9HaTU4AwM51eB-QVt3M_kGXZl4kApJDhSWnJKevVgRJD-EUU7TShS9ZwBSQlpPvBFo-lQesuxVLLctXcfWkuJQjACrtlv7-G62jU4-D0PiZiz5mfeaIAgFUqMeyCR1xIQaM/s400/DSC00095.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5314927285455192594" border="0" /></a><br />La mattinata inizia con un giro al <a href="http://www.wholefoodsmarket.com/stores/unionsquare/">Whole Foods Market</a>, per scovare una merendina inedita. Scelgo, infatti, pere, cannella e farina di kamut. Ci abbino un succo ai frutti di bosco senza zucchero e mi accomodo su una panchina. Oggi il cielo è terso e ho voglia di aperto.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj46FtJ7yGBc8ciR6ksXJFpDDWPRKRfoYtRtkp99lvEDUFqKoJPNnh_i8052dwFLowp3ZRjVah78o_wkVFEFA5hW9W5AZaE7_fhkee5so4XqPE1EhLi-WzLi7UC5TrorGfY4Cg6iLmEwdg/s1600-h/DSC00156.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj46FtJ7yGBc8ciR6ksXJFpDDWPRKRfoYtRtkp99lvEDUFqKoJPNnh_i8052dwFLowp3ZRjVah78o_wkVFEFA5hW9W5AZaE7_fhkee5so4XqPE1EhLi-WzLi7UC5TrorGfY4Cg6iLmEwdg/s400/DSC00156.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5314927761906424658" border="0" /></a><br />Osservo le persone avanzare da una bancarella all’altra del mercatino che oggi anima questa zona. Molti prodotti venduti (tutti di stagione) sono fatti in questa miracolosa città. Miracolosa perché qui, sopra un grattacielo, c’è un signore che è riuscito a produrre <a href="http://zenandcity.blogspot.com/search?q=fabio+volo">vino (esiste anche un vecchio post su questo blog sull'argomento)</a>. Una ragazza acquista il miele della Big Apple…<br /><br /><br />Dopo questo vouyeristico relax, sento il bisogno di onorare lo sport che in questa città resta comunque il più praticato: lo shopping. Prima però entro a vedere le divise di basket e i nuovi arrivi da Paragon, il negozio di sport (quello vero) più fornito di Manhattan.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhblT9Xc8KF3o844qrOYJeTUXPXWy7sfZTwgze5Kgj27bcUQx707NwHhCO8FKDcdcYKSaLghGuiHACx414nCRBXFAbiHIke0_UKIM_SAEtU6QpZ9U18Cot7-3D4EOgnN8jlVm4hZSU11co/s1600-h/DSC00138.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhblT9Xc8KF3o844qrOYJeTUXPXWy7sfZTwgze5Kgj27bcUQx707NwHhCO8FKDcdcYKSaLghGuiHACx414nCRBXFAbiHIke0_UKIM_SAEtU6QpZ9U18Cot7-3D4EOgnN8jlVm4hZSU11co/s400/DSC00138.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5314924480896627442" border="0" /></a><br />Bene, e ora all'attacco. Dopo due scale mobili eccomi in mille metri quadri abitati solo e unicamente da scarpe. Un piano di scarpe firmate guess a da altre griffe degne di nota scontate del 75%. Soddisfatta dall’acquisto (un paio di Maxrzia e di Converse) vado a sfamare la mente da Barnes & Noble Booksellers, anzi ne approfitto e vado anche al terzo piano dove ci sono dei bagni pulitissimi.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKZ5bi_ynTGMeScJxz-dESn5zTYFuULFXTqf5Xv4FB4aKKrLwAmOba3heXNoIbd2rZvlrNG14_Hm-NSFoHb35ekAV87a90QB3yW9kRmFqqnGulZZZo7rNTOWX9E8y3CJRAwPk5a56_pzY/s1600-h/DSC00091.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 144px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKZ5bi_ynTGMeScJxz-dESn5zTYFuULFXTqf5Xv4FB4aKKrLwAmOba3heXNoIbd2rZvlrNG14_Hm-NSFoHb35ekAV87a90QB3yW9kRmFqqnGulZZZo7rNTOWX9E8y3CJRAwPk5a56_pzY/s400/DSC00091.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5314924971568567666" border="0" /></a><br />Intanto, mi sono ricordata che da Petco vendono un giochino strepitoso: un fil di ferro con topino di pezza all’estremità che fa impazzire il mio gatto. Lo acquisto subito.<br />Uff, è quasi ora di pranzo, se non sbaglio ci deve essere un <a href="http://www.zenpalate.com/">Zen Palate</a> da queste parti, anzi no, mi sa che quello in questa via è stato chiuso… tipico di Ny.<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ_CQ6wllFhm3Q4tl3X3bMeRG60HmooQez9WdGc-tzHmZVQkOYsbuZ78k7mNWtHFN9GSLwPcDc4_VahD9NwXtck0CQWKtUgX7hC4viuThN2UK8qPxql1Ou2Bo6MFCp3KTplW_iJUeKE3E/s1600-h/location_image_2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 199px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ_CQ6wllFhm3Q4tl3X3bMeRG60HmooQez9WdGc-tzHmZVQkOYsbuZ78k7mNWtHFN9GSLwPcDc4_VahD9NwXtck0CQWKtUgX7hC4viuThN2UK8qPxql1Ou2Bo6MFCp3KTplW_iJUeKE3E/s400/location_image_2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5314925358654864946" border="0" /></a><span style="font-size:78%;">Un altro ristorante di Zen Palate<br /><br /><br /></span></div>Mentre passo davanti alle vetrate del <a href="http://www.starwoodhotels.com/whotels/index.html">W Hotel</a>, uno degli alberghi più trendy, essential, modern chic del momento, vedo un attore italiano, Vaporidis credo si chiami, che beve un cafe. Beato lui.<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHBMag-_KA9NYKYh1BFEwueGXbl4HT4jl5n7pnrJCQ-Uf14sBWoav1aFO0kuGKET3jKDPEps0FBwm_swFpAZ5UB0G6lQCbzuOmrPldf0DhQqIEgUcSrHdczfLnytXRc92i8kIKi-_IDJw/s1600-h/who1299gr.18304_md.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 343px; height: 230px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHBMag-_KA9NYKYh1BFEwueGXbl4HT4jl5n7pnrJCQ-Uf14sBWoav1aFO0kuGKET3jKDPEps0FBwm_swFpAZ5UB0G6lQCbzuOmrPldf0DhQqIEgUcSrHdczfLnytXRc92i8kIKi-_IDJw/s400/who1299gr.18304_md.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5314925668828585954" border="0" /></a> <span style="font-size:78%;">W Hotel<br /><br /><br /></span></div>Rientro al supermercato dove ho iniziato la camminata stamattina e mi godo i quadri astratti degli artisti di strada, alcuni sono davvero originali. Oggi ci sono anche dei ragazzi giapponesi bravissimi, su un palco attrezzato per esibirsi in acrobatiche sequenze di breakdance.<br /><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjpBndJS1Zfs328U2rR4CAf2AnneRmq6aI1U265EzmJTq9FADkOvAOp74V4Et94QAYlRbP18aPV03WZG1M0T5jYZovmYQngRghPEOVLeWmNZOYLMIp0XbMvWSMb1CkEXs91iWNTtC8kys/s1600-h/DSC00104.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 330px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjpBndJS1Zfs328U2rR4CAf2AnneRmq6aI1U265EzmJTq9FADkOvAOp74V4Et94QAYlRbP18aPV03WZG1M0T5jYZovmYQngRghPEOVLeWmNZOYLMIp0XbMvWSMb1CkEXs91iWNTtC8kys/s400/DSC00104.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5314926368720581874" border="0" /></a><br />Certo bel coraggio che ho avuto a chiamarla camminata: in realtà, ho solo fatto il giro di Union Square, il cuore di Manhattan…<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGuI8fB21pT5u7C_hG11APyUbvRBLSIh2nnAcizH2qgm9pFKmpfn_jVj-0C96biMDrOnERq7hyphenhyphenh1Kh7BzpeYGXl66kN237Y0e7ArNT1__jcalgYtzAGfLpgjkE9ITPCTiXAlUZ5J8Z9b0/s1600-h/DSC00105.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 487px; height: 365px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGuI8fB21pT5u7C_hG11APyUbvRBLSIh2nnAcizH2qgm9pFKmpfn_jVj-0C96biMDrOnERq7hyphenhyphenh1Kh7BzpeYGXl66kN237Y0e7ArNT1__jcalgYtzAGfLpgjkE9ITPCTiXAlUZ5J8Z9b0/s400/DSC00105.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5314920193632837810" border="0" /></a><br /></div>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-54217896666309591392010-07-29T08:09:00.000+02:002010-07-30T13:40:28.034+02:00富士山に登る。Alla conquista del Fuji-san (reloaded)<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxFNc-DBerC41Q5xsTYxHY8HMSFxQb4c1KCWkEdT9i2TkTqrKpfD73vwGeBz_HGujihHkbbihNKT7zqnVo6XCj2tij5h4LOuQpRf7vqRyyApjvqVm_kXj_7Rc06BgGw8GyC_GsdBeQ_B79/s1600-h/%E5%AF%8C%E5%A3%AB%E5%B1%B1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxFNc-DBerC41Q5xsTYxHY8HMSFxQb4c1KCWkEdT9i2TkTqrKpfD73vwGeBz_HGujihHkbbihNKT7zqnVo6XCj2tij5h4LOuQpRf7vqRyyApjvqVm_kXj_7Rc06BgGw8GyC_GsdBeQ_B79/s400/%E5%AF%8C%E5%A3%AB%E5%B1%B1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373408843152774082" border="0" /></a><br />Avete presente quel meraviglioso monte dalla cima innevata che faceva capolino nei cartoni animati giapponesi che vedevamo da bambini? Immancabile in ogni rappresentazione del Giappone, tanto amato da essere soggetto di ben <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/36_vedute_del_Monte_Fuji">36 vedute artistiche</a> del grande Maestro Hokusai. Ebbene, si tratta di un maestoso vulcano.<br /><br />Ogni anno, dal 1° luglio al 31 agosto si apre ufficialmente la stagione per recarsi in visita alla montagna-santuario più alta del Giappone (3776 metri).<br />Pare che ogni anno siano in tantissimi a cimentarsi in questa estenuante impresa: secondo i dati del 2009, lo scorso anno è stato toccato il record, con più di 300000 visite e il classico picco nel weekend dell'<span style="font-style: italic;">Obon</span> (festa che coincide con il nostro Ferragosto). vediamo cosa succede quest'anno.<div><br />Con una manciata di giorni di riposo a disposizione, anche la vostra Zen lo scorso anno ha colto l'occasione per scalare il maestoso <span style="font-style: italic;">kazan</span>.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Ooap92cmkPk1VDSd0jI_wpzEudh0ScZfkDPYD9P9cCBwdocFBCzq5rl3lv5Xm3_oaRkIAafJuA5BO1hTD0fJfrydPwlWrlHxZ2h7QIINa7a4WOoPsG79Tfp8HNCAD3Tv2NP8aWdiXHlm/s1600-h/DSCN5062.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Ooap92cmkPk1VDSd0jI_wpzEudh0ScZfkDPYD9P9cCBwdocFBCzq5rl3lv5Xm3_oaRkIAafJuA5BO1hTD0fJfrydPwlWrlHxZ2h7QIINa7a4WOoPsG79Tfp8HNCAD3Tv2NP8aWdiXHlm/s400/DSCN5062.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373414799218943842" border="0" /></a><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">foto di Yuichiro Watanabe</span></span><br /><br />Vestita a cipolla, scarpe da trekking e zaino stipato di acqua, caramelle e cioccolatini, mi sono cimentata in una delle arrampicate più famose del mondo.<br />La scalata al Fuji-san è scaglionata in 9 livelli, chiamati <span style="font-style: italic;">go-me</span>. Ogni livello è provvisto di una fornita area di sosta, con bar, toilette e pronto soccorso; è inoltre possibile pernottare in spartane baite. Il quinto <span style="font-style: italic;">go-me</span> è l'ultimo punto in cui si può arrivare con i bus e i servizi di collegamento con la valle, è perciò il più gettonato per iniziare la scalata.<br />Tempo stimato per l'ascesa: 9 ore. Il ritorno si compie in metà tempo ma la discesa è particolarmente ripida.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO_CP2_LuxZNCeAH7aSRkkBwe0WPvn6WGKoQ1twCyjfnJ6fQru_3NUAKk2WD0DtcPbN4pjJ0bUH2p5hYBvPbUGNNzcgNf5C3BgkvxDkhjTxb4dmWoE7at5aY030f8WHDoTpkB_tnP9DNo3/s1600-h/bosco.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO_CP2_LuxZNCeAH7aSRkkBwe0WPvn6WGKoQ1twCyjfnJ6fQru_3NUAKk2WD0DtcPbN4pjJ0bUH2p5hYBvPbUGNNzcgNf5C3BgkvxDkhjTxb4dmWoE7at5aY030f8WHDoTpkB_tnP9DNo3/s400/bosco.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373411552024729026" border="0" /></a><br />All'inizio l'impresa può sembrare facile. Infatti, nonostante il terreno sia sterrato, la salita non è particolarmente ripida e gli alberi regalano un po' di ombra.<br />Inoltre, i recenti lavori stradali hanno arricchito il percorso con gradoni facilmente praticabili anche dai bambini.<br />Dal sesto livello, però, la strada si fa improvvisamente ripida e scoscesa. L'aria è ancora ricca di ossigeno e con un po' di costanza si può arrivare al settimo livello, ma si è a meno di un quinto dell'estenuante percorso che porta in cima, e sono in molti gli scalatori che si arrendono al livello successivo.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY_cBzHVttlDnaLfwELcNmJRr5B7ttIbGUisht1NQM2fbpUNpABJEAPXeFgmSY-1V8oQiCweLnt9RsYFa8udwSUOokR0j03EQyZvJmOVsWjWgA_-INCDgs8ItL7cOZxeErHaWpKcmyfnw3/s1600-h/DSCN4939.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY_cBzHVttlDnaLfwELcNmJRr5B7ttIbGUisht1NQM2fbpUNpABJEAPXeFgmSY-1V8oQiCweLnt9RsYFa8udwSUOokR0j03EQyZvJmOVsWjWgA_-INCDgs8ItL7cOZxeErHaWpKcmyfnw3/s400/DSCN4939.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373411856352191554" border="0" /></a><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">Con il naso all'insù<br /><br /></span></span>Man mano che si sale in cima l'aria si fa sempre più rarefatta e le rocce vulcaniche prendono il posto della strada sterrata.<br />Piante e insetti si fanno sempre più rari, il cielo è offuscato da dense nubi.<br />Ci si ritroverà presto a scalare con mani e piedi; nelle zone più dure sono presenti catene e maniglioni piantati nella roccia a cui aggrapparsi.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5TH2cM3mB_hdXPwQXSV1W4Rs11ACUeLb95qor_621GOEXKMqt9UAOUauguLwWq8o0fbSNfZijtC0HkV7dotW3ASXET8GO7qobjQ4z3JOKxu_Hxbn7PO7axK1vqYrZCwf3LNompDwexnZC/s1600-h/DSCN5013.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5TH2cM3mB_hdXPwQXSV1W4Rs11ACUeLb95qor_621GOEXKMqt9UAOUauguLwWq8o0fbSNfZijtC0HkV7dotW3ASXET8GO7qobjQ4z3JOKxu_Hxbn7PO7axK1vqYrZCwf3LNompDwexnZC/s400/DSCN5013.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373412087825058514" border="0" /></a><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">Sul tetto del Giappone<br /><br /></span></span>Arrivati all'ottavo livello, il panorama si fa davvero surreale. Se si guarda in giù ci si spaventa per l'infinità della strada percorsa, ma il tratto più difficile deve ancora arrivare e la vetta non è ancora visibile. Potrebbe definirsi in qualche modo il punto di "non ritorno": la stanchezza rende un incubo anche la discesa, e con un po' di riposo i più orgogliosi potranno riprendere fiato per portare a termine l'arduo compito.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtzvaq0XUVhF05PAHy4hlnqn8aIXpibD-d6J9cuQ-RUEfco_OosBX1HY0MgHT1LIW4O2WBVwONWDT_dXErgbPnd8-ApuPQ5QEQeokvG1GRt1oe6rN1X4f2ToRsI-n_U27KRtDp4i4Qun6S/s1600-h/DSCN5014.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtzvaq0XUVhF05PAHy4hlnqn8aIXpibD-d6J9cuQ-RUEfco_OosBX1HY0MgHT1LIW4O2WBVwONWDT_dXErgbPnd8-ApuPQ5QEQeokvG1GRt1oe6rN1X4f2ToRsI-n_U27KRtDp4i4Qun6S/s400/DSCN5014.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373412394293245378" border="0" /></a><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">il torii del nono go-me<br /><br /></span></span>Gli ultimi 200 metri in altezza sono in assoluto i più duri, e richiederanno almeno un'ora per essere completati. Intorno a voi roccia nera, polvere e pochi scalatori superstiti che, come voi, hanno intenzione di oltrepassare quel meraviglioso <span style="font-style: italic;">torii</span> bianco lassù in cima.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitYeJmYbYuSKrG8TDNh41zAXDqDs-AJndvNwIWA86lSssr7KwnySU-YdHzhIrz75RLpxu7QAwuncFSd6cQp3fD8eV5Q_OXtkJDDziOhO4RIBXytFcbmNPXARP88ldtuf2-gpp3nlQttjUa/s1600-h/DSCN5043.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitYeJmYbYuSKrG8TDNh41zAXDqDs-AJndvNwIWA86lSssr7KwnySU-YdHzhIrz75RLpxu7QAwuncFSd6cQp3fD8eV5Q_OXtkJDDziOhO4RIBXytFcbmNPXARP88ldtuf2-gpp3nlQttjUa/s400/DSCN5043.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373413925963167602" border="0" /></a><br />La visione dell'enorme cratere, imbiancato di neve e ghiaccio anche in piena estate, vi riappacificherà con il mondo. Ma niente è paragonabile all'alba che potrete ammirare soltanto il giorno dopo.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN28ePmz7_hUM-ujrjbPZwjEnMWkLXP-5xTgh_QdVmdNE548SF2clitQXVDylcmh-klfjaLdM6JA50aYNjRNzRzqqieRZ2e1lJ6T36rRf6DHCWiX0nOwm7lJ1C3As6WTbtqwAy_357p_X2/s1600-h/%E3%81%94%E6%9D%A5%E5%85%89.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN28ePmz7_hUM-ujrjbPZwjEnMWkLXP-5xTgh_QdVmdNE548SF2clitQXVDylcmh-klfjaLdM6JA50aYNjRNzRzqqieRZ2e1lJ6T36rRf6DHCWiX0nOwm7lJ1C3As6WTbtqwAy_357p_X2/s400/%E3%81%94%E6%9D%A5%E5%85%89.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5373415013317192098" border="0" /></a></div>Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-91297244325421473662010-07-20T10:26:00.000+02:002010-07-20T10:27:34.752+02:00Taxi Driver<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaPeYpK8sw421iwzfhZ8FdV7ZqDNVA2gqper7BVr3JLd2sSVQf30egJnwBcvXgk46YV_u4eg6WZc52kdI_119vFPlPP6H3zb4Q34ME-Rp8q7XRl_OBiH01ytuBTJmdC7TUqSjAXUkmP1Q/s1600-h/PH0291~New-York-Taxi-No-1-Posters.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 290px; height: 434px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaPeYpK8sw421iwzfhZ8FdV7ZqDNVA2gqper7BVr3JLd2sSVQf30egJnwBcvXgk46YV_u4eg6WZc52kdI_119vFPlPP6H3zb4Q34ME-Rp8q7XRl_OBiH01ytuBTJmdC7TUqSjAXUkmP1Q/s400/PH0291~New-York-Taxi-No-1-Posters.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5271970677946254370" border="0" /></a><br />Sono circa tredicimila. Per questo, se alzate un braccio, è quasi matematico che nel giro di un minuto se ne fermi uno. Sto parlando dei famosissimi taxi di Manhattan, gli <span style="font-style: italic;">yellow cabs</span>. Alcune raccomandazioni: a parte fare attenzione ai diritti di precedenza (assicuratevi di non rubare il taxi a qualcuno che aspettava da prima di voi), ricordate di essere molto precisi nel comunicare il vostro indirizzo: non basta dire la via, ma dovrete specificare la <span style="font-style: italic;">cross street</span> (cioè la via più vicina al numero civico che vi interessa che incrocia la strada in cui siete diretti). Esempio: se dovete andare sulla Quinta al numero X, non serve dire Fifth Avenue numero X, sarebbe meglio “Quinta tra la quarantacinquesima e la quarantaseiesima”. Comunque, esiste un video per i turisti che spiega esattamente come prendere un taxi a Manhattan: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=8KUetvf7Vn8&feature=related">How To Take a Cab in New York City.</a><br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2lhU-t-CRUtiaS5UQyQ73mdv9JurncDh0X44rqOlHVJahvsq-4gODT1mhGDXN_UuPoaYCzJLSx_viCnNCMlj3Ra5Oz16Brqdy06Bzi_ezIkCX5yGwECOaefXJmhac2JYVSVX09Wsk4nU/s1600-h/2910311604_e386c17094_m.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 240px; height: 169px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2lhU-t-CRUtiaS5UQyQ73mdv9JurncDh0X44rqOlHVJahvsq-4gODT1mhGDXN_UuPoaYCzJLSx_viCnNCMlj3Ra5Oz16Brqdy06Bzi_ezIkCX5yGwECOaefXJmhac2JYVSVX09Wsk4nU/s400/2910311604_e386c17094_m.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5271970933062939554" border="0" /></a><br />La verità è che gli autisti dei taxi sono per la maggior parte pakistani, o provengono da posti lontanissimi, e nessuno capisce un tubo di inglese, quindi alla fine, anche questo meticoloso video lascia il tempo che trova.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGnO9ZdjX_hQgOBC1TSKpV4sn_MQ3ipbRNh6BVbb2p1SsqdvZ-__wxSjmB5aPGeO8Eerj7tNYkQqxg0220UJ6R7CRrAEnh7zDnAM55QL4oLyy9OeRFzRLmom4BvmQ9ZhOio8nHenY3ji0/s1600-h/2514456895_153d1baf2f_m.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 240px; height: 160px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGnO9ZdjX_hQgOBC1TSKpV4sn_MQ3ipbRNh6BVbb2p1SsqdvZ-__wxSjmB5aPGeO8Eerj7tNYkQqxg0220UJ6R7CRrAEnh7zDnAM55QL4oLyy9OeRFzRLmom4BvmQ9ZhOio8nHenY3ji0/s400/2514456895_153d1baf2f_m.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5271985064922406610" border="0" /></a><br />Quello che invece trovo molto interessante, sono le numerosissime storie legate ai taxi di New York. A partire dai film: tutti abbiamo visto <a href="http://www.youtube.com/watch?v=Zduq4YGmiUw">Taxi Driver </a>con un indimenticabile De Niro.<br />In meno abbiamo visto per fortuna la pellicola con Gisel (sì sì la fotomodella) in <a href="http://www.youtube.com/watch?v=wQ9AL-Sfb2Q">New York Taxi</a><br />una parte ricorderà l’episodio newyorkese del film Tassisti di Notte. Tutte storie taxi addicted.<br />Anche se il tassista che mi piacerebbe incontrare resta sempre lui, il mitico George del video <a href="http://www.youtube.com/watch?v=T0z2TWkwD6M">Father Figure</a> (1987).<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijZQNlACBYKtCUrOMasN1pLbFekHEfHsKibcvQa615QUCsCHE5zsc2zLCZg9hPXf0CZJf68Hlj_0_UGXs5O9_kfq4RQ_GOB8pgNfTzZSP3KKjFa01NyR2rd6zRMirfnHq089jg4oejGt0/s1600-h/Immagine+4.png"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 257px; height: 205px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijZQNlACBYKtCUrOMasN1pLbFekHEfHsKibcvQa615QUCsCHE5zsc2zLCZg9hPXf0CZJf68Hlj_0_UGXs5O9_kfq4RQ_GOB8pgNfTzZSP3KKjFa01NyR2rd6zRMirfnHq089jg4oejGt0/s400/Immagine+4.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5271976731018897154" border="0" /></a><br />Ma ce ne è una in particolare, che mi ha divertito particolarmente ed è quella di Melissa Plaut. Qualche anno fa, Melissa, una laureata trentunenne americana, era impiegata come copywriter presso un’agenzia famosa di Manhattan, ma evidentemente, l’ambiente pubblicitario non le dava più stimoli, così, lasciò tutto e iniziò a fare la tassista a New York, annotando, fotografando, e trascrivendo tutto ciò che incontrava in questa sua nuova vita vista da un sedile di un’auto sul suo blog <a href="http://newyorkhack.blogspot.com/">NEW YORK HACK.</a><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVKliAoac_97NSMkWupBXA-P5-BJQll6F3i4rGEGJF03cQf3Z5JdytmZbRHHZZysAuLYItmPaDwb8q1846tcPc48Gaiguv4bA2xXnb0DK8fRtFOvoi5NgOH53OxRnUMnDiNj0A-SRvaNg/s1600-h/HACKpbcover.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 192px; height: 295px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVKliAoac_97NSMkWupBXA-P5-BJQll6F3i4rGEGJF03cQf3Z5JdytmZbRHHZZysAuLYItmPaDwb8q1846tcPc48Gaiguv4bA2xXnb0DK8fRtFOvoi5NgOH53OxRnUMnDiNj0A-SRvaNg/s400/HACKpbcover.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5271971687705434946" border="0" /></a><br />Il suo sito divenne seguitissimo da tutta Manhattan (pare che uno degli scioperi più rispettati sia stato annunciato proprio con un suo post) e alla fine Melissa ha raccolto tutto in un libro, vendutissimo in America, intitolato How I Stopped Worrying About What to Do With My Life and Started Driving a Yellow Cab (come ho smesso di preoccuprami di cosa fare della mia vita e ho cominciato a guidare un taxi) e ora fa la scrittrice. <a href="http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/esteri/blog-taxi-newyork/blog-taxi-newyork/blog-taxi-newyork.html?ref=search">Repubblica scrive</a> riguardo alle storie contenute nel libro:<br /><br />Dalla donna sulla trentina "decisamente molto incinta" che passa il tempo a cambiare idea su dove vuole essere portata mentre sta al telefono e, una volta messo giù, si scusa: "Mi dispiace ma mio marito continuava ad urlarmi ordini per telefono". Alla bionda affascinante sulla ventina che continua a chiacchierare al cellulare con qualcuno che sta da Burberry's e racconta di una litigata del suo amico Aaron con Jordan, ma proprio sul più bello scende: "E tristemente, non saprò mai come è andata a finire, maledizione", dice Melissa (<a href="http://www.youtube.com/watch?v=4Ij0t1cWfFE&feature=related">intervistata dalla CNN</a>).<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkdBJ-e7EnDSE8tvuhTG37KxnAW4T58cXBfHX-R_rrX8YdUZWZpU0vSz_YnvsHXVgyAt4FO6ZG0QzVW14ACJrq1fZq_UDjLBvRANsIJZdFbp04RKaZE4nybolwajFkHVil1Ay3YkW-6lo/s1600-h/Immagine+3.png"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 297px; height: 175px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkdBJ-e7EnDSE8tvuhTG37KxnAW4T58cXBfHX-R_rrX8YdUZWZpU0vSz_YnvsHXVgyAt4FO6ZG0QzVW14ACJrq1fZq_UDjLBvRANsIJZdFbp04RKaZE4nybolwajFkHVil1Ay3YkW-6lo/s400/Immagine+3.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5272153453303529826" border="0" /></a><br />Ma passiamo a un altro miniracconto divertente, che leggo su <span style="font-style: italic;">Newyorkesi</span> di <a href="http://blog.tiziananenezic.com/">Tiziana Nenezic</a>, libro che consiglio spassionatamente a chi vuole conoscere il <span style="font-style: italic;">New York’s way of life</span> più autentico:<br /><br /><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">“tra i miei episodi newyorkesi preferiti mi sento in dovere di includere quello che ha come protagonista il disco-taxi, un yellow cab che si aggirava per il Village fino a non molto tempo fa con tanto di palla strobosopica, misica anni Settanta e una cornucopia di cioccolata, leccalecca e caramelle che andavano dai classici Mars ai Chupa-Chupa al mou. Che figata! Il tutto, musica, dolciumi e verve del tassista, totalmente gratis…"</span></span><br /><br />Certo, più ripenso a Melissa e più mi dico che anche io faccio la copywriter e ho la patente. Mi mancherebbe solo il coraggio di viaggiare di notte con dei perfetti sconosciuti...<br /></div>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-62647596309811799832010-07-06T00:01:00.000+02:002010-07-06T11:48:45.862+02:00煎餅。Senbei, i crackers delle meraviglie (reloaded).<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEjt9Ers9CY_hWFSJcZq__vTbVioJHSoRC1BIVpCCLT_RhCOlL15ND1wok4vM6ls8sB4jFEtZBn3xVQ_9WxM0f6zoaT3SUU4IWgTpPgpNi45uutRyeVdN79V0uTR3yQYIpLXwvfnpYBrDH/s1600-h/IMGP3479.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEjt9Ers9CY_hWFSJcZq__vTbVioJHSoRC1BIVpCCLT_RhCOlL15ND1wok4vM6ls8sB4jFEtZBn3xVQ_9WxM0f6zoaT3SUU4IWgTpPgpNi45uutRyeVdN79V0uTR3yQYIpLXwvfnpYBrDH/s400/IMGP3479.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5223995596874531714" border="0" /></a><br />Chiunque si avvicina alla cultura giapponese rimane subito affascinato dalla cura con cui qualsiasi oggetto viene realizzato, sia nella forma che nei colori.<br />In ambito culinario, chissà perché, si pensa in genere che le cose troppo belle non possano avere un buon sapore, invece... che sorpresa quando assaggiai per la prima volta i <span style="font-style: italic;">senbei</span>, i tradizionali crackers di riso giapponesi.<br /><br />Più o meno tutti i giapponesi bevono regolarmente tè verde giapponese, generalmente accompagnato da piccoli dolcetti dalle forme graziose e delicate, che stemperano il gusto a volte troppo amaro di questa preziosa bevanda; ma in Giappone si usa anche abbinare minuscoli snack salati durante la degustazione del tè (o della... birra).<br /><br />I <span style="font-style: italic;">senbei</span> si dividono in diverse tipologie per forma, colore e gusto (esistono anche 15 tipi di senbei dolci); tra quelli salati sono degni di nota gli <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Arare_%28food%29"><span style="font-style: italic;">arare</span></a><span style="font-style: italic;">, </span>tipici dello <span style="font-style: italic;">Hinamatsuri</span> (la festa delle bambine, celebrata ogni anno il 3 marzo) ma consumati durante tutto l'anno, e non troppo difficili da reperire nei nostri <span style="font-style: italic;">japanese & korean market</span>.<br /><br />Tra i <span style="font-style: italic;">kyo-arare </span>ci sono i bellissimi <a href="http://www.syugetsu.com/SHOP/113872/list.html"><span style="font-style: italic;">hana-yose</span></a>. <span>Croccanti corolle con polvere di <span style="font-style: italic;">aonori</span></span>, ma anche i dolci <span style="font-style: italic;">zarame</span>, con zucchero cristallizzato. Oppure bocconcini avvolti in sottili foglie di alga <span style="font-style: italic;">nori</span><span>, o </span>piccole foglie delicatamente aromatizzate all'alga <span style="font-style: italic;">konbu</span>...<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKnEtVDV14XGxhvCqm18eiheh971D0df8lep0YyfmyXIL0D_aE4VAvOYqRG4jiX2MN999hm1vJYltN8mGnnnnAFJ-GF-SmrBEddxnKItmGN6s0j6MRHvBLYdIJMbUXj3sCRVl6JcXhmkRQ/s1600-h/IMGP3477.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKnEtVDV14XGxhvCqm18eiheh971D0df8lep0YyfmyXIL0D_aE4VAvOYqRG4jiX2MN999hm1vJYltN8mGnnnnAFJ-GF-SmrBEddxnKItmGN6s0j6MRHvBLYdIJMbUXj3sCRVl6JcXhmkRQ/s400/IMGP3477.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5223979699989517458" border="0" /></a><br />E ancora fragranti salatini al <span style="font-style: italic;">goma</span> (sesamo), oppure al <span style="font-style: italic;">kuromame</span> (fagioli neri), di cui sono veramente <span style="font-style: italic;">addicted</span>.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFzLliKd3TJ9guyUDLjyScfP6uAHS0lVglJFHurxNCj2PZAZUQPHK8lgx7taUomQT_2hmHqz5NY17mgyqOdN-zLmtCoWu0N37CmjKYksUcuOGs_-voBokdon3QhHYKIbECkEldrEnLMEzt/s1600-h/IMGP3478.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFzLliKd3TJ9guyUDLjyScfP6uAHS0lVglJFHurxNCj2PZAZUQPHK8lgx7taUomQT_2hmHqz5NY17mgyqOdN-zLmtCoWu0N37CmjKYksUcuOGs_-voBokdon3QhHYKIbECkEldrEnLMEzt/s400/IMGP3478.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5223983582832046626" border="0" /></a><br />Per non parlare dei deliziosi e croccanti crackers a forma di <span style="font-style: italic;">sakura</span>, al gusto di <span style="font-style: italic;">ebi</span> (gamberetto).<br />Vi avviso, però. Dopo il primo crackers, difficile fermarsi...Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com25tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-25167646934271938512010-06-26T13:54:00.000+02:002010-06-26T13:55:07.030+02:00Dear CBGB (Country Blue Grass Blues)Se il sindaco di New York volesse chiamare una <span style="font-style: italic;">street</span> di Manhattan con il mio nome, sicuramente mi piacerebbe che fosse scelta Delancey Street, dove sono state girate alcune scene di <span style="font-style: italic;">C’era una volta in America</span>. Ma io non sono Bono Vox. Infatti, in occasione del nuovo disco degli U2, un tratto della 53sima si chiamerà temporaneamente U2 Way.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYWNUDJlApVp7K-kWXa_ewwqf2-T4KfAF1uvDRsiXY_kp5rhGgHQWGlMZk9fQPvp61HVJL6z5o2DtpiVqtVGloUsJ9OiO73W25QShtAlTxXf11j_mmjU_c08QJkWiSg0ioF0nYEeewRUc/s1600-h/56414457_ee7851835b_m.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 199px; height: 298px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYWNUDJlApVp7K-kWXa_ewwqf2-T4KfAF1uvDRsiXY_kp5rhGgHQWGlMZk9fQPvp61HVJL6z5o2DtpiVqtVGloUsJ9OiO73W25QShtAlTxXf11j_mmjU_c08QJkWiSg0ioF0nYEeewRUc/s400/56414457_ee7851835b_m.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5311126160439605218" border="0" /></a><br />Un bel segnale per la musica, dopo la pesante chiusura - per debiti - del mitico CBGB (si pronuncia sibigibi) nel 2006. Questo locale, nato negli anni Settanta, oltre a essere la patria del Punk americano e mondiale (ad esempio: Ramones, Television, Patti Smith, Blondie, Police) ha davvero visto esibirsi i gruppi e i cantanti che hanno scritto la storia della musica rock/pop. Impossibile davvero nominarli tutti (nel 1993, ci suonò anche <a href="http://www.jeffbuckley.com/">Jeff Buckley</a>. Controllate <a href="http://cbgb.com/bands.html">qui</a> se anche il vostro gruppo preferito ci ha suonato).<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC8pvAJS8QdF-rIog3c_238WzB4E4jJUCVm1rnvuA4BPIAyjO624eZY0TSmRn2YLSb6GinCZJa0lbPe9XXgDLKNV_7f8kHk7htWtbOdIq6hOg_Fta0FKkcy1y93-udhzF-6xs0ZZSKOUE/s1600-h/Immagine+12.png"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 217px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC8pvAJS8QdF-rIog3c_238WzB4E4jJUCVm1rnvuA4BPIAyjO624eZY0TSmRn2YLSb6GinCZJa0lbPe9XXgDLKNV_7f8kHk7htWtbOdIq6hOg_Fta0FKkcy1y93-udhzF-6xs0ZZSKOUE/s400/Immagine+12.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5311128934746279394" border="0" /></a><span style="font-size:78%;">Bagno del CBGB, foto presa dal sito ufficiale.<br /><br /></span></div>Il suo fondatore, Hilly Kristal, aveva intenzione di trasportare tutti i pezzi del locale a Las Vegas per ricostruire un nuovo CBGB. "Ho preso tutto, i bar, il palco, i cessi dove Joey Ramone ha fatto la pipì insieme a me. Ho preso tutto ciò che ha fatto di questo posto il CBGB". Purtroppo, Hilly ci ha lasciati nel 2007.<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3nnMSajoLI8QrpFo6rVCpjSIWQPpYIdqJH5HkRxubYUUFHB3vxcIvWl37kKuyxjkrYm_UygK1LnSeTsnu9229ixaBeDawt-aPakMUV7uj73a2ZKXkiI0aaUB6MHjo08ggv5JWNzOCJBQ/s1600-h/20070829kristal.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3nnMSajoLI8QrpFo6rVCpjSIWQPpYIdqJH5HkRxubYUUFHB3vxcIvWl37kKuyxjkrYm_UygK1LnSeTsnu9229ixaBeDawt-aPakMUV7uj73a2ZKXkiI0aaUB6MHjo08ggv5JWNzOCJBQ/s400/20070829kristal.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5311126018392610514" border="0" /></a><span style="font-size:78%;">Hilly Kristal</span><br /><br /></div>Così, il tempio della musica di Manhattan ospita oggi un negozio di vestiti, dello stilista <a href="http://www.johnvarvatos.com/">John Varvatos</a>, che ha tentato di lasciare il più possibile inalterato il luogo. La sua immagine continua a essere collegata alla musica, infatti, i testimonial della sua ultima campagna pubblicitaria sono i <a href="http://www.franzferdinand.it/">Franz Ferdinand</a>.<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWBYt2nj3gG_ggaXxSp_qTs6eueNgpx0mIAHYR55irX0qFJiai6hdm39UNCA-jmUzPWdkyNfQQQ6WMJ0MjGHW0rPKH3rAoypNnaUzqxX_I-BFKNgtUCi_DruRm2YObRx3sZwV6uypA78Y/s1600-h/Immagine+16.png"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 224px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWBYt2nj3gG_ggaXxSp_qTs6eueNgpx0mIAHYR55irX0qFJiai6hdm39UNCA-jmUzPWdkyNfQQQ6WMJ0MjGHW0rPKH3rAoypNnaUzqxX_I-BFKNgtUCi_DruRm2YObRx3sZwV6uypA78Y/s400/Immagine+16.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5311127019079993442" border="0" /></a><span style="font-size:78%;">la campagna pubblicitaria di Varvatos<br /><br /></span></div>Esiste però una cosa che ancora si può fare se vi siete persi il CBGB vero. Un giro virtuale che vi trasmetterà comunque una piccola emozione. <a href="http://www.bravadousa.com/cbgb/pano/">Cliccate qui</a> e fate visita alle stanze con la più alta concentrazione di energia musicale al mondo. Da non perdere, la dressing room e il bagno degli uomini.<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjk9-jR-x8tJ8sEcu5cKME5tJTLd2mxZhvSkQv7KpmX2mkKJsWIPUN9uKw4u1cH499GVxKMcnQmwej2elkrQcdUpNTbaXw4X2sxL9XcMIsHWcb4JKiS6DjSTtGCh4Zvi0tmIqVsUm60BI/s1600-h/Immagine+10.png"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 374px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjk9-jR-x8tJ8sEcu5cKME5tJTLd2mxZhvSkQv7KpmX2mkKJsWIPUN9uKw4u1cH499GVxKMcnQmwej2elkrQcdUpNTbaXw4X2sxL9XcMIsHWcb4JKiS6DjSTtGCh4Zvi0tmIqVsUm60BI/s400/Immagine+10.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5311126342115453346" border="0" /></a><span style="font-size:78%;">Homepage del sito del CBGB</span><br /><br /></div>Per i veri nostalgici, è uscito il libro “Decades of Graffiti” (pubblicato da Mark Batty Publisher, autore John Putnam).<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqUsFjwlT1bYgqPsHnJVJQStk0U4oxxilU7pFyovtP_V_X6kLdO-EChKF9jst7RxDVOFHmXJsNVC1PF5jJIgjIHRBSzaZJKBAGUqmWJnmoKzkPLsfQX71wQjKuSOuuvK2H2PekfHi5rOQ/s1600-h/616JWJMC77L._SS400_.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 378px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqUsFjwlT1bYgqPsHnJVJQStk0U4oxxilU7pFyovtP_V_X6kLdO-EChKF9jst7RxDVOFHmXJsNVC1PF5jJIgjIHRBSzaZJKBAGUqmWJnmoKzkPLsfQX71wQjKuSOuuvK2H2PekfHi5rOQ/s400/616JWJMC77L._SS400_.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5311126091899841042" border="0" /></a><span style="font-size:78%;">Alcune pagine del libro.<br /></span></div><br />Addio Sibi, e grazie.Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-67214827869551572382010-06-15T01:27:00.000+02:002010-06-15T02:36:26.537+02:00家でやろう。Quando le buone maniere si imparano sul treno (reloaded).<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv7SqPA2ZkTxWryhmXpVUqEW5-8XFh-kRvQiduvFwGPth5rYQZZDg5DC-vt6vkcUQjNzQ8ZddJWgoDeXPPW9tp2tJm_OuArlEKHR2X7MiCtJ9CZzF3MIIebldy6Vna6Q7NSjCDoba76kEZ/s1600-h/manner200807_pic.gif"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 283px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv7SqPA2ZkTxWryhmXpVUqEW5-8XFh-kRvQiduvFwGPth5rYQZZDg5DC-vt6vkcUQjNzQ8ZddJWgoDeXPPW9tp2tJm_OuArlEKHR2X7MiCtJ9CZzF3MIIebldy6Vna6Q7NSjCDoba76kEZ/s400/manner200807_pic.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5403380298702648434" border="0" /></a><br /><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">Fonte </span><a style="font-style: italic;" href="http://www.tokyometro.jp/anshin/kaiteki/poster/index.html">Tokyo Metro</a></span><br /><br />A dire il vero sono trascorsi quasi tre anni dalla comparsa dei primi<span style="font-style: italic;"> manner poster</span> nelle stazioni della <a href="http://www.tokyometro.jp/index.html">Tokyo Metro</a>, e le prime reazioni furono in assoluto le più interessanti.<br />Vedere i propri <span style="font-style: italic;">comportamenti</span> ritratti pubblicamente fece arrossire alcuni viaggiatori che, nel migliore dei casi, si rassegnarono ad abbandonare certe abitudini. Altri no.<br /><br />La scena in assoluto più frequente è tutt'ora questa: sciatte e pallide fanciulle che, in poche fermate di metro, si trasformano in scintillanti principesse.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKixzqptTBz_WhMLwdalFEjINVgVQztgrg54rgNaP3NQkr8TxVrQZcxxugCHNXrqP4NQRcrf1SjP_YMxqg9i6OhnBndZ3zMhyphenhyphenpzWIvvQgtpu-3NgeP2Vrwfcc_Hu77-4I8Iq5GK_PgUiNv/s1600-h/manner200911_pic.gif"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 283px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKixzqptTBz_WhMLwdalFEjINVgVQztgrg54rgNaP3NQkr8TxVrQZcxxugCHNXrqP4NQRcrf1SjP_YMxqg9i6OhnBndZ3zMhyphenhyphenpzWIvvQgtpu-3NgeP2Vrwfcc_Hu77-4I8Iq5GK_PgUiNv/s400/manner200911_pic.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5403378942978506466" border="0" /></a><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">Fonte </span><a style="font-style: italic;" href="http://www.tokyometro.jp/anshin/kaiteki/poster/index.html">Tokyo Metro</a><br /><br /></span>Negli ultimi mesi il leggendario stato di ubriachezza serale di certi <span style="font-style: italic;">salary-man</span> si è notevolmente ridotto - soprattutto grazie alla crisi economica, ma provate a farvi un giro sulla <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Yamanote_Line">Yamanote-sen</a> durante il fine settimana, magari in tarda serata.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqtBg626m65uUahBcAPrc78tsTiW9XbwNfSlEbA9UcJEjQMDLmrzCdcs67wvn5iHS8IRMb7fsHg0TbOTX8Q_ttuJgjJQ4bWkH3xFTa_ZpsrDqt2CtfspvOizMDscegA3bwSRYAaB3Xj1_4/s1600-h/manner200812_pic.gif"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 283px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqtBg626m65uUahBcAPrc78tsTiW9XbwNfSlEbA9UcJEjQMDLmrzCdcs67wvn5iHS8IRMb7fsHg0TbOTX8Q_ttuJgjJQ4bWkH3xFTa_ZpsrDqt2CtfspvOizMDscegA3bwSRYAaB3Xj1_4/s400/manner200812_pic.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5403383310777307474" border="0" /></a><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">Fonte </span><a style="font-style: italic;" href="http://www.tokyometro.jp/anshin/kaiteki/poster/index.html">Tokyo Metro</a></span><br /><br />I poster della serie "Please do it at home" attualmente pubblicati sono venti; per vederli tutti fate clic <a href="http://www.tokyometro.jp/anshin/kaiteki/poster/index.html">qui</a>.<div>È inoltre iniziata la nuova campagna "Please do it again", meno d'impatto ma forse altrettanto efficace, che affronta <a href="http://www.tokyometro.jp/anshin/kaiteki/poster/manner_201006.html">il problema al contrario</a> incitando i passeggeri a mostrare gentilezza e rispetto verso i propri sconosciuti compagni di viaggio.</div><div><br />Insomma se volete assistere alle scene dal vivo, fate un bel viaggio a Tokyo. Sperando che i <span style="font-style: italic;">manner poster</span> non raggiungano l'effetto sperato in tempi troppo brevi :)</div>Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-44272379379082084672010-06-06T13:12:00.006+02:002010-06-07T08:57:25.251+02:00Vanilla Coffee<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv1wNr0HioGHlPgUKSKHgujp-r9Q5Qz5vKzNtRfyWtdqv96H6M9Hlabf7HX0vp0Ju3c9fse6ldQ794D5AJRtMwdGdSmcs0HUfVa0e6yFEuupnag3oRDVL1o4Ktv5M5JhblK-u2QTSycKo/s1600-h/DSC00357.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv1wNr0HioGHlPgUKSKHgujp-r9Q5Qz5vKzNtRfyWtdqv96H6M9Hlabf7HX0vp0Ju3c9fse6ldQ794D5AJRtMwdGdSmcs0HUfVa0e6yFEuupnag3oRDVL1o4Ktv5M5JhblK-u2QTSycKo/s400/DSC00357.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5214280420371244290" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Non ho mai capito il senso di andare a Little Italy (che peraltro non esite più). Più che a “ritrovare”, chi va a New York dovrebbe cercare e provare qualcosa di nuovo. Da appena alzato.<br />Le mattine che passo lì adoro fare colazione in uno dei tanti (bar? No, non saprei bene come chiamarli, comunque il mio preferito è il <a href="http://www.yelp.com/biz/cafe-28-new-york">Cafe 28</a>) locali che espongono muffins appena sfornati. Funziona così: si entra e si riempie self-service il <span style="font-style: italic;">cup</span>.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEis7yhAVhz9cDqpfEj3oS9hBu6fg8rvq5YO25Zu_eWnLGODlwXMKW0j5QDynSW8K8f1zv0K-EofzVkJzLjN-qPybtCDi9wTA6VcYZiDpl_jVhpzxtWOdK7phAciNYN4tl2YbXxdI9sxg/s1600/DSC00160.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 225px; height: 225px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEis7yhAVhz9cDqpfEj3oS9hBu6fg8rvq5YO25Zu_eWnLGODlwXMKW0j5QDynSW8K8f1zv0K-EofzVkJzLjN-qPybtCDi9wTA6VcYZiDpl_jVhpzxtWOdK7phAciNYN4tl2YbXxdI9sxg/s400/DSC00160.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5479618048020809954" border="0" /></a><br />Spieghiamo subito una cosa: se metterete il tappo di plastica con il buco per la cannuccia siete stranieri, se ponete quello con l’apertura per essere bevuto camminando siete già più immedesimati nel <span style="font-style: italic;">way of life</span> newyorchese. Riprendiamo dal <span style="font-style: italic;">cup</span>. Dovrete scegliere tra diverse combinazioni, io preferisco sempre il <span style="font-style: italic;">vanilla coffee</span> (caffè aromatizzato alla vaniglia). Invece dello zucchero, uso solo bustine <a href="http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.bellezzaedieta.com/products/sweet_n_low_1500.jpg&imgrefurl=http://www.bellezzaedieta.com/theproducts.cfm%3Fowner%3D922%26subcat%3D525%26cat%3D58&h=500&w=500&sz=33&hl=it&start=4&um=1&tbnid=9xsTHJYvHd9u9M:&tbnh=130&tbnw=130&prev=/images%3Fq%3Dsweet%2Blow%26um%3D1%26hl%3Dit%26client%3Dfirefox-a%26channel%3Ds%26rls%3Dorg.mozilla:it:official%26sa%3DN">Sweet Low</a> (quelle con la pantera rosa). A questo punto entro nell’area “dolci” e prendo a caso un muffin. Non voglio sapere quante calorie contiene (notare la contraddizione tra scelta del dolcificante a zero calorie e il dolce ipercalorico, tipica per certi versi dell’America). So solo che ogni volta è una sorpresa: cannella e mele, banana e noci, <span style="font-style: italic;">pure chocolate</span> o vanilla e zenzero… L’espresso, non mi manca neanche per un secondo. Se poi anche voi diventerete muffin dipendenti, niente paura. Al supermercato, (provate il più grande di Manhattan, il <a href="http://www.wholefoodsmarket.com/">Whole Foods Market</a> di Columbus Circle o quello a Union square. Spesso all’entrata troverete della frutta esotica lavata e tagliata offerta alla clientela) potrete acquistare - a un dollaro - il preparato al vostro gusto preferito da portare in Italia. A quel punto, però, comprate anche il Sweet Low già che ci siete.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmQqu-dQnEhVC7kuYRu7Rc4pje3HzrSyFypPNYvm5P2GdnJqJjYxlhLhvmSqDteful-wXwlJyP-mQJWxXhrJmLlcmsOPiYC3GYnlA_ZJ5eN2jToBiSnWgrUkr6I6UIfuJNW8ivltPRhnM/s1600/DSC01552.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 225px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmQqu-dQnEhVC7kuYRu7Rc4pje3HzrSyFypPNYvm5P2GdnJqJjYxlhLhvmSqDteful-wXwlJyP-mQJWxXhrJmLlcmsOPiYC3GYnlA_ZJ5eN2jToBiSnWgrUkr6I6UIfuJNW8ivltPRhnM/s400/DSC01552.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5479620005035455954" border="0" /></a><br /><br /></div>Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-90509370589191261322010-05-02T01:44:00.011+02:002010-05-02T02:08:12.557+02:00東京スカイツリー。A un passo dal cielo.<div style="text-align: center;"><br /></div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI7WHkmDiFoQyN4jQBqTt99X-C-jItNJLif5VVxEQiVebtT-mKhlHMht1QroKM8pcdxrr9nfonOAaSO3rGX6e5RY-irqCXMe3dTefqjk1K6sJW3nZEEfVVGcOFcKxjphwAR7iTapIrlwot/s400/DSCN6623.JPG" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5466454002762036690" /><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: left;">Se <a href="http://zenandcity.blogspot.com/2009/05/tokyo-sky-tree-due-passi-dal-cielo.html">esattamente un anno fa</a> ci eravamo concessi una passeggiata virtuale, in stile un po' <i>voyerista</i> ma altamente teconologico attraverso le webcam della <a href="http://www.rising-east.jp/webcam/">Rising East</a>, questa volta ciò che si manifesta davanti a noi è un incredibile mix di cielo, metallo e vetro.</div><div style="text-align: left;">Assolutamente reale.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3dtzMGJW97QgFfQInSK9pNTr8ipVoL7_Q6-A4KzPnCVcetl88p4xBwKVT8TnbMPWJsFmR317-E2-aSxYWs7HdTVlzJ0syCaegAFHXIxEjoTUoXLQmnR29Jb82bUdTb7znSYqvwgRihG0I/s400/DSCN6621.JPG" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5466453898455141346" /><div><br /></div><div>La nuova <a href="http://www.tokyo-skytree.jp/">Tokyo Sky Tree</a> è ancora a metà, ma è già qualcosa di immenso.</div><div><i>La sua base è triangolare, come la zona in cui sta nascendo la nuova area metropolitana racchiusa tra i fiumi Sumidagawa, Arakawa e l'asse est-ovest del flusso stradale. Forme concave e convesse si protendono al cielo e, come nella tradizionale pagoda giapponese, al centro della struttura si ha un unico pilastro che unisce i suoi piani ma allo stesso tempo ne garantisce l'indipendenza.</i></div><div><br /></div><div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1PieLwoWn-KXDPLrz6-C2o2Dr1xX-52OgEFA0UULK_CpQ7lsnwozH0nmSAAoM7As68w1zgMMKmoFupQDKT2fdzifm5mqowtYLoRwqeQGZ9Cr7VheCNfAiFLUj934KeeIToFY0DO31pGIg/s400/DSCN6629.JPG" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5466454187734974082" />In questi splendidi e soleggiati giorni di primavera, tutta Tokyo è con il naso all'insù per osservare la costruzione di questa gigantesca opera, che a fine marzo ha definitivamente superato i 333 metri della sua sorella maggiore, acciuffando il nuovo primato come costruzione più alta della metropoli.</div><div><br /></div><div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8p566VCendx7NeBV_gOBAlZFNiWYMWmv_VeFhPUAyOs9lJREmc7N7vtoc55MslWsvgux9qtJN1QbK9_NvMOtxGQxF_jcUmWotC0b9ZNdKAujdC_IYNU-Rb2-aQ9_nXCLERFDxRhQJcQxM/s400/DSCN6628.JPG" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 400px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5466454113662354978" /><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Prossimo appuntamento tra circa un anno e mezzo. A 610 metri.</div></div>Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-1869819094689604972010-04-18T22:36:00.019+02:002010-04-19T14:10:23.849+02:00Fuga da New York: Dreaming on Formentera<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJy9oio1Hcdoc6Vse3WJvW53F4q4ZMJTosz9JWwIGrKO6hJaKwsKWAbGI9OABcxUGozD7QZy1IfLu1dpKsGmdTrRrfesIPEPhQEs3hyphenhyphenHwWfCklhfpGdNZkt-m-eRidY2Oh3DwVM8gnFGE/s1600/copertinalibro.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 230px; height: 330px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJy9oio1Hcdoc6Vse3WJvW53F4q4ZMJTosz9JWwIGrKO6hJaKwsKWAbGI9OABcxUGozD7QZy1IfLu1dpKsGmdTrRrfesIPEPhQEs3hyphenhyphenHwWfCklhfpGdNZkt-m-eRidY2Oh3DwVM8gnFGE/s400/copertinalibro.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5461581412655649330" border="0" /></a><br />Se New York è l’unica città in grado di alimentare la mia mente, c’è un’isola che è capace di alimentare la mia anima. Ci torno da anni e mai come nel 2010 la sento come un luogo vicino e complice. Per questo mi permetto di provare a trasmettere ai fedeli lettori di questo blog cosa rappresenta per me Formentera. Spero che questa digressione nel Mediterraneo sappia intrattenervi come l’adrenalina che di solito ci accompagna per le strade della Grande Mela.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbAWUSv9SlsqAFybEhwBEHJxMpxJW359_M_rADACH0YzMilkpYK02BLt5oVmIsAagAORS8EREcLFwYqz6njtc2rS0QDWtfyZEEpmbp_LTYOdiZF5BkaJxMP3KtLB21UoMh6v2U8qCW00E/s1600/DSC00743.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 244px; height: 326px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbAWUSv9SlsqAFybEhwBEHJxMpxJW359_M_rADACH0YzMilkpYK02BLt5oVmIsAagAORS8EREcLFwYqz6njtc2rS0QDWtfyZEEpmbp_LTYOdiZF5BkaJxMP3KtLB21UoMh6v2U8qCW00E/s400/DSC00743.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5461580598563449682" border="0" /></a>In Italia Formentera è sinonimo di belle spiagge e di movimentati aperitivi al tramonto. Siamo abituati ad associare questa meta a una settimana di mare e di divertimento. Ma come ho sempre cercato di trasmettere l’energia di New York, a prescindere dai monumenti da visitare, così una sera del passato agosto decisi, in preda alle esalazioni di troppo <span style="font-style: italic;">hierbas</span> (il liquore isolano) di iniziare a raccontare con un libro i segreti, il ritmo e la realtà di questa incredibile isola.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9wYg6Li69JHogTxKvoM-1cRuvNukN0-eoo0xVCZOdnC1YrlLaEgH8S6XdNabUnixrNbv2Crao7_VhAjeEege3M_-SeGyQQX8sWGpi8M-AiWZSTmiMrCAqNbZqcSIWuMVSSL0AUaNrenM/s1600/DSC02816.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9wYg6Li69JHogTxKvoM-1cRuvNukN0-eoo0xVCZOdnC1YrlLaEgH8S6XdNabUnixrNbv2Crao7_VhAjeEege3M_-SeGyQQX8sWGpi8M-AiWZSTmiMrCAqNbZqcSIWuMVSSL0AUaNrenM/s400/DSC02816.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5461581045244884578" border="0" /></a><br />E nato così <a href="http://www.formenteranonesiste.com/"><span style="font-style: italic;">Formentera non esiste</span></a>, il primo libro che senza nessuna pretesa di essere esausitvo su tutto quello che ci sia da raccontare, tenta di presentare una Formentera inedita e, forse, più autentica: ci sono persone che visitandola hanno mangiato solo la pizza, senza conoscere le tradizioni gastronomiche locali, come il pesce secco o il sale liquido. Altre che hanno pagato 15 euro per un <span style="font-style: italic;">mojito</span> senza provare lo <span style="font-style: italic;">hierbas</span>, preparato con le erbe isolane. E poi c’è chi ha ballato la musica <span style="font-style: italic;">house</span> senza aver ascoltato una sola volta i <a href="http://www.youtube.com/watch?v=qM7fxf2gFzI">4 de copes</a>. Mi dispiaceva vedere la gente andare al <a href="http://www.formenteranonesiste.com/2010/04/il-mercato-della-mola.html">mercatino hippy</a> senza sapere esattamente cosa ha significato questo movimento per l’isola negli anni 60. O osservare turisti stesi su uno scoglio senza conoscerne la leggenda corrispondente. Per questo ho iniziato a scrivere, fino a parlare di musica, di arte, di magia...<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm3.static.flickr.com/2580/4052246591_99cef63127.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 267px; height: 356px;" src="http://farm3.static.flickr.com/2580/4052246591_99cef63127.jpg" alt="" border="0" /></a>E andando avanti, ho scoperto che Formentera è un sogno lungo 23 km perché non finisce mai...<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9QLIdriPr9AxUS6wW-Sqliro65Qif9p8llB3NOaKHhsst_F_AL5IaHRCzenxrYSSDXIPlFcCUkp2DjJSKZDGLjdGj-BaObrEhj_1PgOR87sO2SCa41SNWhmOvLuM3Hdw-JCL87sHaplA/s1600/DSC02927.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9QLIdriPr9AxUS6wW-Sqliro65Qif9p8llB3NOaKHhsst_F_AL5IaHRCzenxrYSSDXIPlFcCUkp2DjJSKZDGLjdGj-BaObrEhj_1PgOR87sO2SCa41SNWhmOvLuM3Hdw-JCL87sHaplA/s400/DSC02927.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5461579662002004850" border="0" /></a><br />E ora lasciatevi avvolgere dall’azzurro e abbassate le difese. Ascoltate il rumore del mare e provate a sentire se l’isola batte dentro di voi, anche se non ci siete mai stati. A tutti i “naviganti” che passeranno di qui, dedico un testo estratto dal capitolo<span style="font-style: italic;"> Nuove utopie, tra caproni e cormorani</span>:<br /><br /><span style="font-size:85%;">In alcuni momenti, quando è il silenzio ad ascoltare, si ha l’impressione di essersi sintonizzati con il respiro cosmico. Rimanere sdraiati sulla sabbia ammirando i colori del tramonto che cambiano di mese in mese, dal lilla all’albicocca, riattiva i cuori romantici trascurati dall’asfalto delle città. Spesso e volentieri, soprattutto da chi arriva da fuori, Formentera viene percepita come un viaggio interiore, come un’occasione per conoscersi e confrontarsi con gli “io” più profondi e nascosti. </span><br />...<br /><br /><span style="font-size:85%;">Amore libero, ritorno alla natura, rinuncia agli interessi economici, la ricerca di un’idea di comunità, la musica, il corpo, il concetto di libertà e la droga per raggiungere paradisi artificiali. Formentera e gli hippy si incontrarono negli anni Sessanta. Il bar che li presentò esiste ancora, è gestito da tedeschi, ed è il <a href="http://www.formenteranonesiste.com/2010/03/hippy-e-maestri-al-fonda-pepe.html">Fonda Pepe,</a> proprio vicino alla chiesetta di Sant Ferran. Una volta la strada era piena di calcinacci, non asfaltata, e questo punto di ritrovo ha fatto da scenografia a tutte le vite che passarono di qui in quegli anni. Per rivivere un po’ di quell’atmosfera ci si può far fototrasportare dagli scatti di Reinald Wünsche. </span><br /><br />Se volete capire perché Formentera non esiste, vi segnalo che il libro è già disponibile <a href="http://www.formenteranonesiste.com">sul blog www.formenteranonesiste.com</a> e che lo troverete a Formentera per tutta l’estate 2010. Grazie per avermi seguito anche in questo folle viaggio lontano dalla nostra amata New York. Ma alla fine New York, Formentera, Tokyo: cosa cambia? L'importante è sentirsi vivi.<br /><br /></div>Unknownnoreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-25915413674881123652010-04-13T05:24:00.010+02:002010-04-13T05:43:14.488+02:00お花見。Sakura, lo spettacolo dei ciliegi in fiore. Seconda parte.<div style="text-align: center;"><br /></div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgChPSoZHvNdOl-J8T_pTJzM8ru5Iv6cyiL1MlP3m8399MlF0agMprczcmfZQbzpzp-2G3duI30bobFFVuZiMlTOeLo8asofaQLA9jZX9zgSPCDid9kXYm4yG0wJ8cq6CzTQJ6-9WTpxgP8/s400/DSCN6316.JPG" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 400px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459458525290876434" /><div style="text-align: left;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Viale che costeggia le sponde del Sakaikawa</span></i></div><div><br /></div><div>Durante <a href="http://zenandcity.blogspot.com/2010/03/sakura-lo-spettacolo-dei-ciliegi-in.html">l'ultimo post</a> vi avevo portato a passeggio a Shibuya e sulle rive del fiume Sakaikawa, che in questi giorni scorre beato adornato da migliaia di petali rosa.</div><div><br /></div><div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyJQmMt6Dk8lzBVtjUGkuS3eX1g_WdSIDKYm4ge6WelOjNpTRGA51ZRRSK2jxj5i7-0B3dVpsY4xQTqjDgIdUTt2Sip4wAqw57IYy3NAoYdBdrgZDu0OGUVFiDLPOVhiKiNtTqTE4p9aws/s400/DSCN6320.JPG" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459458759850817986" /></div><div><div><i><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Barche ancorate sul Sakaikawa</span></i></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div>Ogni giorno le sue sponde vengono percorse da gente più o meno indaffarata, magari in compagnia del proprio cagnolino o di corsa in bici chissà verso quali mete. Un luogo incantato dove ogni giorno si compiono semplici gesti di vita quotidiana.</div><br /><div><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-decorations-in-effect: none; "><div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiynPxuWTa6mmSxuo5cewQqKkscVeiRrEG39UbZViAGK1ohSgrtAIIrhsi7kh2fznomIMlQ7gdBrX5yrBQFYLKfEn-PBz6cl3jmxZK4GU-u2vtfXzlnmGI4xPby_Pd-gO30Uhm-Vo1Ft9D/s400/DSCN6393.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459445939524517602" style="text-align: left; display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px; " /></div><div><i><br /></i></div></span></div><div><i><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Batuffoli di Sakura, Yoyogi Koen</span></i></div><div><br /></div><div>Atmosfera un po' più movimentata invece quella che si respira nei maggiori parchi della città, pieni di nugoli di visitatori anche nei giorni feriali.</div><div>Un telo blu steso sull'erba, tanti bento box colorati e ripieni di qualsiasi delizia, una radiolina che gracchia.</div><div><br /></div><div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjojYftTkOOoi8GzlmaCLtoLdk5JOKhUHNccZEx5RylLdp_-CBBVAV9_gvprnrMR2o9HuBHI7ezLbVVXICzGH4Du4KJDXolr0EYE7C8I85iVGhJjHdRyGHM52hmSdEI03EaQLFNiHgWEnzs/s1600/DSCN6375.JPG"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjojYftTkOOoi8GzlmaCLtoLdk5JOKhUHNccZEx5RylLdp_-CBBVAV9_gvprnrMR2o9HuBHI7ezLbVVXICzGH4Du4KJDXolr0EYE7C8I85iVGhJjHdRyGHM52hmSdEI03EaQLFNiHgWEnzs/s400/DSCN6375.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459445323430486082" style="text-align: left; display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px; " /></a><i><span class="Apple-style-span" style="color:#CCCCCC;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAiRHTEj4OwE5zj-9mmee3FL14khNcpCO8iSG3Q94wXRQ2hygFN4ye_12ZIBAY1yerkjteDxpohFc2Mw6hMO8-Kb4IlWYKRozcihu6xGqFBv0-Kdaft98tURbokVAW3vRwyTl-r3hTlda5/s1600/DSCN6337.JPG"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAiRHTEj4OwE5zj-9mmee3FL14khNcpCO8iSG3Q94wXRQ2hygFN4ye_12ZIBAY1yerkjteDxpohFc2Mw6hMO8-Kb4IlWYKRozcihu6xGqFBv0-Kdaft98tURbokVAW3vRwyTl-r3hTlda5/s1600/DSCN6337.JPG"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAiRHTEj4OwE5zj-9mmee3FL14khNcpCO8iSG3Q94wXRQ2hygFN4ye_12ZIBAY1yerkjteDxpohFc2Mw6hMO8-Kb4IlWYKRozcihu6xGqFBv0-Kdaft98tURbokVAW3vRwyTl-r3hTlda5/s1600/DSCN6337.JPG"></a></span></span></span></i></div><div><i><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Bento colorati, Shinjuku Gyoen</span></i></div></div><div><br /></div><div>Ma tutti, proprio tutti con il naso all'insù, per ammirare questo incredibile spettacolo che ogni anno richiama migliaia di persone da ogni dove. Basta una folata di vento per far partire il generale coro di oooooooh dei fortunati spettatori.</div><div><br /></div><div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJTiIzvYsKy7XHsRxNphoQZT29YN03KXtGkg_G-TL480-AbSH5wk1gysXIkCQRCqr95tMttPfHW5EbYzZSpbd2T0yFWSU56pMUqMJyDGxeJuMQ5DVWiyUQKSaiYwD5AlUvja5gp_HyVA2J/s1600/DSCN6400.JPG"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJTiIzvYsKy7XHsRxNphoQZT29YN03KXtGkg_G-TL480-AbSH5wk1gysXIkCQRCqr95tMttPfHW5EbYzZSpbd2T0yFWSU56pMUqMJyDGxeJuMQ5DVWiyUQKSaiYwD5AlUvja5gp_HyVA2J/s400/DSCN6400.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459445428097872242" style="text-align: left; display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px; " /></a></div></div><div><i><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Sakura, Yoyogi Koen</span></i></div><div><br /></div><div>Una bella doccia di petali, per poi tuffarsi ancora nella bontà dei cibi gustati all'aria aperta, finalmente accarezzati dai primi raggi di sole dopo un lungo e freddo inverno.</div><div><br /></div><div><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFxvMB6BEeahJPyvvPrYIPZukzXRrrEBj-miYbypN1RcGebgmXnBQ9OUTPd9IlWagixtftG6CkfDQnPekROs3Avim-CkUnqYecVYfK2F-Ed2xQS9vkmmbJ1GPmf59y13pxmKGLIn26lj4H/s400/DSCN6382.JPG" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459458270133681250" /></div><div>Spettacolo brevissimo da ammirare con calma e fino in fondo, per fare una bella scorta di poesia fino all'anno prossimo.</div><div><br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAiRHTEj4OwE5zj-9mmee3FL14khNcpCO8iSG3Q94wXRQ2hygFN4ye_12ZIBAY1yerkjteDxpohFc2Mw6hMO8-Kb4IlWYKRozcihu6xGqFBv0-Kdaft98tURbokVAW3vRwyTl-r3hTlda5/s1600/DSCN6337.JPG"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAiRHTEj4OwE5zj-9mmee3FL14khNcpCO8iSG3Q94wXRQ2hygFN4ye_12ZIBAY1yerkjteDxpohFc2Mw6hMO8-Kb4IlWYKRozcihu6xGqFBv0-Kdaft98tURbokVAW3vRwyTl-r3hTlda5/s400/DSCN6337.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459444996547987282" style="text-align: left; display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px; " /></a></div><div>I petali di questi piccoli e delicati fiori ormai svolazzano sparsi per le vie della città, e sui rami dei ciliegi stanno già prendendo il sopravvento nuove tonalità di verde.</div><div><br /></div><div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNUWER3OXYquDIh5XHZdlKK-8jc2KCpWSFuH145mH8HyD_aovhZNkWTX479nH1Yi6FoNhU6KZDvJ0zMBVhCUwN98EZwYeMr9bwcnez2kPl1MmrqWf74ieNg4QhT9YirfE6RamHsdzxR4RE/s1600/DSCN6338.JPG"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNUWER3OXYquDIh5XHZdlKK-8jc2KCpWSFuH145mH8HyD_aovhZNkWTX479nH1Yi6FoNhU6KZDvJ0zMBVhCUwN98EZwYeMr9bwcnez2kPl1MmrqWf74ieNg4QhT9YirfE6RamHsdzxR4RE/s400/DSCN6338.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459445101149853650" style="text-align: left; display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px; " /></a></div><div></div></div><div>Petali di fiori leggeri e delicatissimi, così belli e intensi nella loro fragilità.</div><div>Bye bye sakura, arrivederci al prossimo anno.</div></div>Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-64266048926881683882010-04-05T17:06:00.010+02:002010-04-07T13:10:11.332+02:00Un'ora da Gordon Gekko<div style="text-align: justify;">Non mi stancherò mai di dire che il miglior modo di visitare Manhattan è indossare un paio di sneakers e percorrerla a piedi. Solo così si potrà stabilire un contatto con la città autentico e solo così si potrà scoprire dove si trova la parte di lei che più ci assomiglia. Solo che, a forza di camminare, la sera sono sempre quasi sfinita. Così, devo ammettere, le mie notti folli a New York non sono molte. Per questo ve ne racconto una che prima o poi mi piacerebbe organizzare: una notte in Limo per le strade di New York.<br /></div><div style="text-align: justify;"><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6yMbIyEs_gSJKmQF0OJFRFiEZrWZsFu1-9juFL2BTu5qyj4bjZQe5P9egf0oGKzZXNoTyTjx9v4XcLzC3HGTSThHzJuBKuEet3yfpktZ1HkFGw0VgrzoPmVaLZ2K2XBFM2kdtJufu1dM/s1600/Immagine+6.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 352px; height: 265px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6yMbIyEs_gSJKmQF0OJFRFiEZrWZsFu1-9juFL2BTu5qyj4bjZQe5P9egf0oGKzZXNoTyTjx9v4XcLzC3HGTSThHzJuBKuEet3yfpktZ1HkFGw0VgrzoPmVaLZ2K2XBFM2kdtJufu1dM/s400/Immagine+6.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5456671272813658914" border="0" /></a>In giro se ne vedono tantissime. Non so perché mi sono sempre immaginata dietro i vetri scuri o un gruppo di ricche turiste orientali che furbamente le affittano - essendo in tante - con tanto di autista (costa solo 80 dollari circa l’ora) o vip del calibro di Naomi Campbell. Eppure, basta radunare qualche amico per godersi, senza spendere una follia, un tour nel lusso sfrenato.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.mtouchlimo.com/images/New%20Folder/limousine-los-angeles-hollywood.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 266px; height: 199px;" src="http://www.mtouchlimo.com/images/New%20Folder/limousine-los-angeles-hollywood.jpg" alt="" border="0" /></a>All’interno di queste lussuose auto ci sono bibite di ogni tipo (non incluse) e una tappezzeria a cinque stelle. Ho sempre sperato di poter stappare una bottiglia di champagne, magari passando per la Fifth Avenue, con in sottofondo un pezzo dei Red Hot Chili Peppers a tutto volume.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://ilmioturismo.files.wordpress.com/2009/02/limonuova-interno.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 395px; height: 262px;" src="http://ilmioturismo.files.wordpress.com/2009/02/limonuova-interno.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Parto dai ricchi portoni dell’Upper East Side, ecco sulla mia destra una signora con il suo tailleur rosa che rientra dopo aver portato fuori il suo carlino. Fiancheggio Central Park, e dal finestrino provo a immaginare cosa stia accadendo nei suoi oscuri giardini, visto che è notte. Passiamo per Time Square ma la preferisco di giorno, quando le sue infinite luci vengono smorzate dalla luce naturale. E poi la quinta, con il suo lusso, che per pochi attimi anche io mi sto gustando, in questa auto extralusso... Voglio passare davanti al Flatiron e poi la Broodway, Soho, fino a Tribeca.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.destination360.com/north-america/us/new-york/images/s/flat-iron-building.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 347px; height: 278px;" src="http://www.destination360.com/north-america/us/new-york/images/s/flat-iron-building.jpg" alt="" border="0" /></a>La notte è appena iniziata e rivedo sulla strada scene di film memorabili. In questo tratto c'è Tom Cruise che cammina da solo con il suo mantello nero (Eyes Wide Shut)... Bevo un po’ del mio <span style="font-style: italic;">Louis Roederer</span>, anche se tra poco dovremo tornare indietro. Mi distendo sui sedili posteriori e guardo i grattacieli di downtown. Lassù qualcuno sta ancora lavorando. Gordon Gekko (il personaggio di Michael Douglas in Wall Street) ha appena detto:<span style="font-size:78%;"><span style="font-style: italic;"><br /><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Io non creo niente: io posseggo... Tiriamo fuori conigli dal cilindro mentre gli altri, seduti, si domandano come accidenti abbiamo fatto. Non sarai tanto ingenuo da credere che noi viviamo in una democrazia: vero, Buddy? È il libero mercato, e tu ne fai parte: sì, hai quell'istinto del killer…</span></span><br /><div style="text-align: justify; font-style: italic;"><span style="font-size:85%;"><br /></span></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://images.askmen.com/money/investing_300/309_401k-tips-from-gordon-gekko-flash.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 303px; height: 170px;" src="http://images.askmen.com/money/investing_300/309_401k-tips-from-gordon-gekko-flash.jpg" alt="" border="0" /></a>L’ora sta per scadere e la mia Limo risale passando per Viaduct Street, quella che costeggia Manhattan nel versante verso Brooklyn. Volevo togliermi questo sfizio ed è stato bellissimo. Ma non mi mancherà mai come un <a href="http://http//zenandcity.blogspot.com/2008/10/dedicato-te-che-ami-il-salato.html">pretzel</a> mangiato su una panchina dei giardini di Union Square.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJcbwv_xepBz_130Ba2WN018cjPvKhgLx6uBN30WJqsKAlAFeSafSW98qDxiKaJr7uFZv1Tt-s_1ThQmY1oBEfd0qlZuogOUV9Faua4ig0BZNR4i-wrRtcx3kga5eANYhCUthF984Hrpc/s1600/DSC00340_1.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 229px; height: 145px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJcbwv_xepBz_130Ba2WN018cjPvKhgLx6uBN30WJqsKAlAFeSafSW98qDxiKaJr7uFZv1Tt-s_1ThQmY1oBEfd0qlZuogOUV9Faua4ig0BZNR4i-wrRtcx3kga5eANYhCUthF984Hrpc/s400/DSC00340_1.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5456678957223709090" border="0" /></a></div>Unknownnoreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-36068566596605951572010-03-30T02:29:00.009+02:002010-04-13T04:39:09.641+02:00お花見。Sakura, lo spettacolo dei ciliegi in fiore.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzvNRQ5sLRnTzY3cQAtqb9bn7rI5tgjTOWibcxMCG2ILoeg6nmL4XXj_8pZFuJWqDnyQV2Q7g6QBqfIFJOp9O9z4Esso7Zm9LBW5mQePe2w9GIjUEjT4gEuRwoO1XtntUyXj3pOs5x1HWa/s1600/DSCN6288.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzvNRQ5sLRnTzY3cQAtqb9bn7rI5tgjTOWibcxMCG2ILoeg6nmL4XXj_8pZFuJWqDnyQV2Q7g6QBqfIFJOp9O9z4Esso7Zm9LBW5mQePe2w9GIjUEjT4gEuRwoO1XtntUyXj3pOs5x1HWa/s400/DSCN6288.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454217889138439618" border="0" /></a><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">I ciliegi della stazione di Shibuya</span></span><br /><br />Dopo gli ultimi giorni di freddo intenso a Tokyo la fioritura dei ciliegi è finalmente iniziata, e tra pochi giorni sarà tutto avvolto da una nuvola di petali rosa. Si sono fatti un po' desiderare quest'anno, ma lo spettacolo dei ciliegi in fiore è qualcosa per cui val bene attendere.<br />Evento, seppur brevissimo, che richiama l'attenzione di tutti.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip8xJNzkiKVQV3VeIP0wyvezB-I1gVERj4OHyEE8wKLt8qqLa4JXfD6LPO1VsTjjL9RFvSEgeQWMydZkYLUSSAmwiuYZFOaCsOgfpC4UoJ_GlEMM0z8rz3zUYgfS9L6rr9c-FvyjY7UhDD/s1600/DSCN6280.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip8xJNzkiKVQV3VeIP0wyvezB-I1gVERj4OHyEE8wKLt8qqLa4JXfD6LPO1VsTjjL9RFvSEgeQWMydZkYLUSSAmwiuYZFOaCsOgfpC4UoJ_GlEMM0z8rz3zUYgfS9L6rr9c-FvyjY7UhDD/s400/DSCN6280.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454224157310259858" border="0" /></a><br />Data la particolare posizione geografica dell'Arcipelago Giapponese, che si allunga verso nord est seguendo la silhouette dell'Asia orientale, la fioritura dei ciliegi avviene progressivamente nell'arco di due mesi. Gli ultimi ciliegi a fiorire saranno quelli di Hokkaido e delle zone montuose dell'isola principale Honshu. Tutti i notiziari sia in tv che <a href="http://www.cabletown.tv/">online</a> non mancano di tenere aggiornata la situazione, e tutte le attività commerciali e non sono adornate da questi splendidi fiori.<br /><br />Il fiore di ciliegio giapponese, conosciuto in tutto il mondo con il suo appellativo tipico <span style="font-style: italic;">sakura</span>, è uno dei simboli più rappresentativi di questa Nazione. La sua fioritura coincide con l'inizio dell'anno lavorativo e scolastico, quel momento che in Italia si può identificare nel mese di settembre. Insieme alle prime ventate di primavera è un vero toccasana per riscaldare i cuori dopo il gelido inverno, donando nuova vitalità ai suoi spettatori.<br />La fioritura esplode intensa e si conclude nell'arco di una settimana o poco più, ricordando all'umanità la caducità dell'esistenza dell'essere umano in questo mondo. Non a caso è anche il fiore dei guerrieri:<span style="font-style: italic;"> "si narra che il colore dei fiori di ciliegio fosse in origine candido, ma a seguito dell’ordine di un Imperatore di far seppellire i samurai caduti in battaglia sotto questi alberi, i petali del ciliegio si tinsero di rosa."</span><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqMSF0enzqUsiw-huBqosFrLuyPhV6OCTRwojNs0VGU4GoUg0jQjlJ_OiR67dT5DBg2_3Z3qGJrt3DF8eBNI3OuypvRYlvZecLSKNHF3c0rJGMuh9TWBjnRb91w9oLLXWV4_TUEKi9iRz-/s1600/DSCN6259.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqMSF0enzqUsiw-huBqosFrLuyPhV6OCTRwojNs0VGU4GoUg0jQjlJ_OiR67dT5DBg2_3Z3qGJrt3DF8eBNI3OuypvRYlvZecLSKNHF3c0rJGMuh9TWBjnRb91w9oLLXWV4_TUEKi9iRz-/s400/DSCN6259.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454219430623316114" border="0" /></a><br />A Tokyo la fioritura comincia tra gli ultimi giorni di marzo e la prima settimana di aprile. Difficile prevedere con esattezza la settimana di <span style="font-style: italic;">mankai</span> 満開 (la piena fioritura), ma sono innumerevoli gli eventi organizzati nei <a href="http://www.yasukuni.or.jp/english/index.html">templi</a> e nei parchi più famosi.<br />Ogni città ha una sua manifestazione dedicata a questo prezioso spettacolo, generalmente comprensiva di attività all'aria aperta e di numerose bancarelle di cibo, dolci e giocattoli per i bimbi.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqwGKddAPei_tmA2yGg4_u3bYKJ_XuqqI7s2q4MHt_c3AjJhA9iy1-UQnTavhvKJ-DDK3tzaWVOiRDXrK2Jvtes_c6XwcjuXkOIcZISF1WZQvrn2txwRSAfsI-tcCJ8YUgCEgb3tgAMSVW/s1600/DSCN6261.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqwGKddAPei_tmA2yGg4_u3bYKJ_XuqqI7s2q4MHt_c3AjJhA9iy1-UQnTavhvKJ-DDK3tzaWVOiRDXrK2Jvtes_c6XwcjuXkOIcZISF1WZQvrn2txwRSAfsI-tcCJ8YUgCEgb3tgAMSVW/s400/DSCN6261.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454226602896039762" border="0" /></a><span style="font-size:85%;"><span id="C1_2071_BlogList__ctl0_TitleLabel" class="TitleLabel">カフェテラスin境川2010<br /><br /><span class="Apple-style-span" style="font-size: medium;">Nel prossimo post Zen vi racconterà più a fondo di questo speciale momento. Stay tuned.</span><br /></span></span>Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-46150562530853741312010-03-21T17:35:00.013+01:002010-03-21T18:12:24.181+01:00Una parte di lei<div style="text-align: justify;">Sarebbe bello se nelle guide dedicate alle nostre città preferite fossimo nominati anche noi, come parte integranti delle stesse. Io, ad esempio, mi collocherei in qualche street del Lower East Side e sarebbe stupendo leggere su una mappa il mio nome nel punto della città che più sento mia. Stupendo, ma nello stesso tempo impossibile.<br /></div><div style="text-align: justify;"><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoYipA8VM5TDVvg6DSxYEQH-A6jOS3NdXal0uG55k8MGy_wsdzY2XnEUuKzgQq7n683gspTvxPL6hYeSc1wOBOkiF2LAoVhRQPk8sWDKa-gcUp9LseYvtriP6ejy-k5f4QHAGAf8Shny4/s1600-h/DSC01730.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 376px; height: 282px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoYipA8VM5TDVvg6DSxYEQH-A6jOS3NdXal0uG55k8MGy_wsdzY2XnEUuKzgQq7n683gspTvxPL6hYeSc1wOBOkiF2LAoVhRQPk8sWDKa-gcUp9LseYvtriP6ejy-k5f4QHAGAf8Shny4/s400/DSC01730.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5451127651861999170" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Il fatto è che sentiamo di appartenere alle città che più amiamo. E quando gli stiamo lontani ci mancano. Basta un odore, una foto o una musica per rivivere la meravigliosa sensazione di trovarci di nuovo lì.<br /></div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.fulminiesaette.it/_uploads/foto/097/newyork.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 581px; height: 387px;" src="http://www.fulminiesaette.it/_uploads/foto/097/newyork.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Per quanto riguarda New York e le musiche che possono evocarla, è curioso constatare come la maggior parte degli artisti più famosi le abbiano dedicato almeno una canzone: REM, Sex Pistols, ACDC, Chicago... ma c’è soprattutto una canzone che ha il potere di riportarmi a Manhattan tutte le volte che la ascolto: sto parlando, come molti avranno già immaginato, della canzone che nel 1985 divenne l’inno ufficiale della città, <span style="font-style: italic;">New York New York</span>.<br /></div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.copertinedvd.net/N/New%20York%20New%20York.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 428px; height: 287px;" src="http://www.copertinedvd.net/N/New%20York%20New%20York.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Gli autori di questa canzone sono John Kander (per la musica) e Fred Ebb (che ne scrisse il testo) che la composero per l'omonimo film musicale, interpretato da Liza Minelli (che la cantava) e da Robert De Niro, per la regia di Martin Scorsese. Ma nei primi anni 80, fu Frank Sinatra a darne una versione indimenticabile e irripetibile. Anche se l’interpretazione di Liza (nata a Los Angeles) è intensa ed emozionante, (se volete ecco un suo duetto con <a href="http://www.youtube.com/watch?v=fri-WPrye14&feature=related">Raffaella Carrà</a> e uno con <a href="http://www.youtube.com/watch?v=6W9635u1WKc">Pavarotti</a>), per me Frank è Frank. The Voice era nato nel vicino New Jersey e fu molto legato a New York, forse anche per questo riuscì a impossessarsi della melodia:<br /><br /><object width="640" height="385"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/aqlJl1LfDP4&hl=it_IT&fs=1&"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/aqlJl1LfDP4&hl=it_IT&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="640" height="385"></embed></object><br /><br />Il testo rispecchia l’idea che molti hanno di New York, o per lo meno quella che se ne ha in questo blog: una città da percorrere a piedi, per scovare la sua essenza strada dopo strada, angolo dopo angolo. Per poi risvegliarsi, nella città dove tutto è ancora possibile, per inseguire un sogno e realizzarlo, sempre che lei, la città, lo voglia:<br /><span style="font-size:85%;"><br /></span><div style="text-align: center;"><span style="font-size:85%;">Queste scarpe vagabonde, continuano a vagare </span><br /><span style="font-size:85%;">Dritte fino al suo vero cuore </span><br /><span style="font-size:85%;">New York, New York</span><br /><span style="font-size:85%;">Voglio svegliarmi, in una città che non dorme mai </span><br /><span style="font-size:85%;">E scoprire che sono il re della collina Al top del successo</span><br /><span style="font-size:85%;">...Se posso farlo qui, posso farlo ovunque </span><br /><span style="font-size:85%;">Sta a te, New York, New York</span><br /></div><br />Sono pienamente d'accordo con Madonna (nata a Detroit), che prima di cantare la sua <span style="font-style: italic;">I love New York</span> afferma "<span>Per me New York è uno stato della mente, è avere qualcosa da dire</span><span style="font-style: italic;">". </span><br />E forse, aggiungerei io, anche da sognare.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.polyvore.com/cgi/img-set?.out=jpg&id=xiXp8Rnv3RGzCLQh0PRHjg&size=l"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 300px; height: 300px;" src="http://www.polyvore.com/cgi/img-set?.out=jpg&id=xiXp8Rnv3RGzCLQh0PRHjg&size=l" alt="" border="0" /></a><br /><br /></div>Unknownnoreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-8257741025714531158.post-1510499120587088432010-03-17T01:28:00.009+01:002010-03-17T05:19:02.776+01:00世界のお塩。Sapore di sale.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZeQwNVsG3zSYiEZtyAS5lOm1rFof-jnz4AaYG9e5aDkmfr3QGHzv-OV9z2STSjrZq4MXRuOBSw-BtNqggmHSisSYY1wsig4adzAKhUcRiUNVYq0qLBZaA_qz80gjAoHYLZZzu9YUai90N/s1600-h/Salt.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 380px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZeQwNVsG3zSYiEZtyAS5lOm1rFof-jnz4AaYG9e5aDkmfr3QGHzv-OV9z2STSjrZq4MXRuOBSw-BtNqggmHSisSYY1wsig4adzAKhUcRiUNVYq0qLBZaA_qz80gjAoHYLZZzu9YUai90N/s400/Salt.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449393249692276994" border="0" /></a><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">fonte </span><a style="font-style: italic;" href="http://ja.wikipedia.org/wiki/%E3%83%95%E3%82%A1%E3%82%A4%E3%83%AB:Salt_-_close-up.jpg">Wikipedia.jp</a></span><br /><br />Non solo bianco ma anche rosso, rosa, verde, nero.<br />Una vera e propria filosofia quella del sale, che in Giappone è considerato alla pari di una spezia pregiata, importato da tutto il mondo e apprezzabile nella varietà dei suoi colori, sapori e profumi. Ecco quindi la nascita del <a href="http://www.ma-suya.net/?page_id=122">Sommelier del Sale</a>, nuova figura professionale in grado di distinguerne l'origine, la storia e le proprietà benefiche, al fine di orientare il consumatore a un utilizzo più consapevole e allo stesso tempo piacevole di questo prezioso ingrediente.<br /><br />Ma andiamo per ordine.<br />Nell'Arcipelago si produce quasi esclusivamente <span style="font-style: italic;">sale marino</span> tramite evaporazione o <span style="font-style: italic;">ebollizione</span> (antico metodo importata dalla Cina) di acqua di mare.<br />Tra i sali marini prodotti internamente è protagonista il sale di <a href="http://www.ma-suya.net/">Okinawa</a>, nella sua purezza cristallina o spesso miscelato con altri ingredienti che ne esaltano il gusto e donano speciali tonalità cromatiche, come il beni-imo 紅芋 (patata viola tipica di Okinawa).<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicmkJ9rd5-2mraEsIKFvAYRGDZR6Q-2rF3g0DquUggUKcMtUOH9oOO5gry2sYpHiuSwFMFqtw1WVVFH9doPkFTOmYkCaWhIfU5k2M3r6GFIDkivYlZMxA0furVFgrAWlMzyUdCBPBDxZL9/s1600-h/%E6%B2%96%E7%B8%84.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 366px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicmkJ9rd5-2mraEsIKFvAYRGDZR6Q-2rF3g0DquUggUKcMtUOH9oOO5gry2sYpHiuSwFMFqtw1WVVFH9doPkFTOmYkCaWhIfU5k2M3r6GFIDkivYlZMxA0furVFgrAWlMzyUdCBPBDxZL9/s400/%E6%B2%96%E7%B8%84.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449403108622490098" border="0" /></a><br />Sotto forma di <span style="font-style: italic;">halite</span> (o più comunemente <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Salgemma"><span style="font-style: italic;">salgemma</span></a>) è invece praticamente assente: ecco quindi svelato il successo di questo incredibile business, che permette alle cuoche del Sol Levante di personalizzare le proprie ricette con un pizzico di sale di roccia proveniente da ogni parte del mondo.<br /><br />Come il sale nero di origine vulcanica, o quello rosso delle Isole Hawaii <span>chiamato </span><span style="font-style: italic;">Alaea</span>, raccontato brillantemente su <a href="http://www.lecuriositagolose.it/">Le curiosità golose</a> nell'accuratissimo <a href="http://www.lecuriositagolose.it/sale-rosso-delle-hawaii-alaea-rouge/">post</a> di Elisa.<br />Per arrivare a quello più famoso e onnipresente nelle mensole delle cucine giapponesi (compresa la mia, lo confesso): il <span style="font-style: italic;">sale rosa dell'Himalaya</span>, bellissimo nelle sue tonalità cristalline ed efficace nel <a href="http://www.alberosacro.org/sale-himalaya.htm">trattamento delle affezioni delle vie respiratorie</a>.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEichyphenhyphenAxD9q4MAMKKzSX0umXKAsZRINsItaw_nu3NMcTlw-ujDNZCDZRMyD2ZW_h9EhNb4fhU4pY2y9QNVW6Dmy8okJwOXiTsLn4ogpnF24G4pxzFL_JbmUOjQBFzcvQuBdRF4K0y59p8Ol2/s1600-h/himalayan_sale.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEichyphenhyphenAxD9q4MAMKKzSX0umXKAsZRINsItaw_nu3NMcTlw-ujDNZCDZRMyD2ZW_h9EhNb4fhU4pY2y9QNVW6Dmy8okJwOXiTsLn4ogpnF24G4pxzFL_JbmUOjQBFzcvQuBdRF4K0y59p8Ol2/s400/himalayan_sale.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449416074265083426" border="0" /></a><br />Il <span style="font-style: italic;">sale rosa dell'Himalaya</span> viene spesso miscelato con polvere di <span style="font-style: italic;">maccha</span> (il tè verde utilizzato nella Cerimonia del tè). Da questa splendida unione nasce un profumato sale, utilizzato per condire gustosi piatti di <span style="font-style: italic;">tenpura</span>.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi64F-LM_s_DA-trxhNVUiSv8wzDx2qJMWCI_s3gYvr4mmsg9WlhhbNp1evxARpM7uE2fxja9b9zir9TXDZo1x9P_cl72yTwEZpw64bYQ5DcWiSmRAxhpXUQK2_JFM2E0Ol_iV3_m0gZdcS/s1600-h/%E6%8A%B9%E8%8C%B6%E5%A1%A9.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi64F-LM_s_DA-trxhNVUiSv8wzDx2qJMWCI_s3gYvr4mmsg9WlhhbNp1evxARpM7uE2fxja9b9zir9TXDZo1x9P_cl72yTwEZpw64bYQ5DcWiSmRAxhpXUQK2_JFM2E0Ol_iV3_m0gZdcS/s400/%E6%8A%B9%E8%8C%B6%E5%A1%A9.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449424605762309746" border="0" /></a><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">Fonte </span><a style="font-style: italic;" href="http://www.katsufujiya.com/">Katsufujiya</a></span><br /><br />Come recita la <span style="font-style: italic;">welcome page</span> del sito <a href="http://www.saltexpo.com/">SaltExpò</a>, <span>evento internazionale itinerante </span>dedicato al sale in tutte le sue declinazioni, quello del sale è "un mondo dai mille colori".<br />Aggiungerei anche "dalle mille idee regalo", data la bellezza e la varietà delle confezioni acquistabili ormai ovunque.<br />Chissà se anche voi avete il vostro sale preferito. Io custodisco un prezioso barattolino di <span style="font-style: italic;">Sale di Sardegna</span>, che utilizzo nella preparazione di alcuni piatti tipici, ricevuto in dono da una <a href="http://aitaliai.blogspot.com/">carissima amica</a>. Giapponese :)Claudia Casuhttp://www.blogger.com/profile/12910703826213758645noreply@blogger.com4