30 December, 2009

大晦日。Aspettando la mezzanotte.

fonte Rakuten

Grano saraceno, acqua, uova e tanta fatica.
Ecco la ricetta per i gustosi e immancabili toshikoshi soba, il piatto tradizionale dell'ultima notte dell'Anno in Giappone (letteralmente "spaghetti di passaggio d'anno").


La notte di San Silvestro, in Giappone chiamata oomisoka, è il secondo evento più importante dell'anno subito dopo il primo giorno di Gennaio. È tradizione riunirsi con i propri cari per attraversare insieme il passaggio all'Anno Nuovo, dimenticando i guai dell'anno appena trascorso e augurandosi vicendevolmente fortuna, prosperità e lunga vita.
I soba sono facili da mangiare e lunghi, perfetti quindi per la ricorrenza. Un po' come le nostre lenticchie, di cui facciamo scorpacciate pensando ai soldini.


In casa nostra i toshikoshi soba si fanno da sempre rigorosamente a mano, dandosi il cambio per completare l'impasto (ci vuole circa un'ora di lavoro) e per tagliare gli spaghetti con il coltello tradizionale di casa.



Nel Capodanno dello scorso anno i toshikoshi soba sono stati affiancati da un chilo di gnocchi di patate fatti in casa. Per la prossima ricorrenza, invece, prepareremo una teglia di lasagne tradizionali :)

Per quest'anno Zen and the City si fermano qui; ritorneranno online con nuovi e originali post dal 10 Gennaio.
Ringraziamo di cuore tutti i nostri affezionati lettori che ci hanno calorosamente sostenute e incoraggiate durante il 2009, e attendiamo con gioia tutti i nuovi visitatori.
Orgogliose di essere state ospiti sui blog di Diwali Store e Viaggi Low Cost e di aver fatto tendenza facendo scappare qualcuno da Tokyo a New York. Ma su questo decliniamo ogni responsabilità :)
Un ringraziamento speciale va a Dede che ci ha concesso le sue meravigliose foto per i post su NY.

Buon Anno Nuovo 2010 e continuate a viaggiare con noi, anche da fermi.

25 December, 2009

Merry Christmas and Happy New Year

Per sentirvi più a New York in questi giorni vi consiglio di vedere il DVD di Serendipity.
Buone Feste a tutti da Zen and The City, amici vicini e lontani.

22 December, 2009

クリスマスケーキ。A Tokyo il Natale è dolce.

Christmas cake di Goro's

Se parliamo di dolci, a Natale niente panettoni, pandori & co sulle tavole giapponesi.
La protagonista assoluta di questa festa (puramente commerciale e completamente slegata dalla religione Cristiana) è la Christmas Cake, nella sua versione classica di panna e fragole o nelle varianti più creative con crema di nocciole, cioccolato o tè verde.


Piccolo capolavoro della Pasticceria Naoki

Queste bellissime e buonissime torte sono acquistabili presso le migliori pasticcerie, sotto ordinazione e soltanto durante il periodo di Natale.

Sebbene l'atmosfera sia completamente diversa rispetto a quella tipicamente italiana, con il suo viavai di persone indaffarate alla ricerca dell'ultimo regalo, anche per le strade di Tokyo in questi giorni è tutto un tripudio di luci e colori. Bellissime le luminarie di Roppongi, uno dei quartieri più eleganti e internazionali della Città, tra le più visitate insieme a quelle di Omotesando.


E per una pausa caffè durante lo shopping natalizio niente di meglio del nuovissimo AirFrance Cafè di Roppongi Hills, con vista esclusiva sulla Tokyo Tower.

15 December, 2009

Have a nice Gourmet!

Natale. Tempo di gourmet (non solo, ovviamente). E tempo di regali. Per questo oggi vorrei richiamare la vostra attenzione sui cesti natalizi, ma non quelli con il panettone, bensì quelli che potrebbe ricevere chi vive a New York. E sui fantastici Party Platters.


Andiamo allora a The Garden of Eden, una vera e propria mecca del gourmet. Basta entrare in una delle sei location a Manhattan per rimanere estasiati da un carosello di colori e di profumi.


La cura maniacale di ogni singolo alimento fa sembrare questo supermercato una gioielleria, eppure i prezzi sono assolutamente abbordabili (ovviamente dipende da cosa si compra, ma per farvi un esempio una scatola di biscotti francesi al vino costa 4 dollari).
Dal pesce al formaggio, dalle salse al caffè, qui si trova davvero il top di ogni tipologia di alimento. Si aggiungono poi il servizio di catering e i Party Platters, la mia passione. Si tratta di piatti artistici (in certo casi) da portare via per una occasione speciale.


Ce ne è per tutti i gusti: immaginate un cesto strapieno fiori colorati. Così si presenta il Veggie classic crudite, con tutte le verdure tagliate in modo da sembrare dei fiori freschi di serra (la foto non è il massimo ma non c'è sempre Dede:).



O il mitico European Cheese con un mix di formaggi provenienti da tutta Europa, dal manchego al pecorino... ci sono anche i cestini per il pic-nic e quelli a tema. Ma qui si possono far preparare meravigliosi cesti regalo.

Forse nei lettori di questo blog abituati alla perfezione dei piatti giapponesi (come ci raccontò con un bellissmo post Zen) il Party Platter non susciteranno troppa emozione, ma trovo interessante vedere vicinanze e lontananze tra due città così affascinanti.

E visto che il Natale è alle porte, vi rimando al post sull'accensione dell'albero al Rockfeller Center, tanto è un rituale che si ripete ogni anno. Non ho volutamente parlato della magica atmosfera di Natale a Manhattan, perché credo che sia una esperienza da vivere dal vivo. Siete d'accordo?

08 December, 2009

お歳暮。In attesa del kanji dell'anno 2009.

Il cielo di Dicembre sopra il Kiyomizudera di Kyoto

Dicembre, ultimo mese dell'anno.
Sebbene in Giappone il vero inizio anno si avverta più nel mese di Aprile (mese in cui si comincia o si cambia lavoro, casa, ecc.), il mese di Dicembre è occasione per compiere importanti riflessioni sui dodici mesi appena trascorsi e per ringraziare chi ci ha aiutato, tramite un regalo speciale chiamato oseibo お歳暮, che una volta si consegnava a mano avvolto nel tradizionale furoshiki.

http://furoshiki.homepage.jp

Generalmente questo speciale dono consiste in cibi preziosi o alcolici tradizionali. Oggi tutti i migliori supermercati e grandi magazzini sono dotati di un catalogo speciale per ordinare e spedire questo prezioso dono tramite internet.
Guardate che meraviglia i regali acquistabili presso la catena di grandi magazzini Takashimaya, che quest'anno propone una stupenda selezione di cibi tradizionali regionali.


Dicembre è anche il mese in cui si proclama la parola dell'anno appena trascorso, in base a una statistica condotta ogni anno dal 1995 dalla Kanken. L'anno scorso fu la volta della parola cambiamento 変, scelta senza dubbio fortemente influenzata dalla travolgente campagna del Presidente Obama.

Secondo le prime statistiche, la parola più quotata di quest'anno è disordine 乱.
Ma dovremo aspettare la mattina del 12 per poter ammirare la bellissima pittura che ogni anno viene esposta presso il Kiyomizudera di Kyoto. Questa è quella dello scorso anno, che ho avuto il piacere di fotografare il giorno di Natale.


E voi, che parola scegliereste per descrivere il vostro 2009?

☆AGGIORNAMENTO☆

Il kanji dell'anno 2009 è la parola nuovo 新, ed è stato scelto dall'8.73% dei votanti, seguito da 薬 (medicina, farmaco) che ha preso il 6.31% dei voti.
Sono diversi i motivi che hanno influenzato questa scelta. Primo su tutti il cambio di governo, che vede il Partito Democratico al comando, dopo più di 30 anni di dominio del Partito Liberale.
A seguire i nuovi record nello sport, tra cui le 200 battute del giocatore di baseball Ichiro e dell'atleta giamaicano Usain Bolt. Inoltre la famigerata "nuova influenza" ha contribuito non poco alla scelta di questa parola.

03 December, 2009

Un bacio all'86° (piano)

La città di New York può essere così bella
vista dal punto di vista di un uccello... (Extreme).

Il bacio rubato, Fragonard

Continuo a pensarlo. New York è la città più romantica del mondo. Potrei scrivere un post solo facendo un elenco di location ideali per farvi venire il diabete leggendo. Ma, ne sceglierò uno, il più alto, perché riuscì a far innamorare anche un famoso gorilla...

foto di Dede Leoncedis

449 metri, 102 piani, 73 ascensori. Prendo le informazioni da un blog dedicato ai grattacieli di New York per introdurre l’Empire State Building (inaugurato nel 1931) che rappresenta il più assaltato osservatorio della città (situato all'ottantaseiesimo piano). Saliamo.

foto di Dede Leoncedis

Intanto, guardare Manhattan dall’alto fa sempre un certo effetto, un misto di paura e onnipotenza; grazie alle bellissime - e come sempre espressive - foto di Dede (by the way, thank you) posso forse farvi capire a cosa mi riferisco.

foto di Dede Leoncedis

Le sue facciate cambiano colore a secondo dei giorni e delle festività, ogni anno si svolge al suo interno la corsa a piedi sulle scale (sconsiglio) e ci si può anche sposare.

Ma torniamo ai baci e al Romanticismo: immaginatevi un sera, con chi sapete voi, in primavera, di ritrovarvi all'86° piano dell'Empire State Building. Magicamente il vostro Ipod inizia a riprodurre una canzone che parla di un bacio indimenticabile, dato proprio quassù... Si intitola When I first kissed you. Se chiudete gli occhi, ascoltando il brano (ve lo metto qui sotto così potete fare l’esperimento subito, dice anche “You were breathtaking like the Empire State") capirete perché innamorarsi a New York è ancora più bello:



Che ne pensate? Vi ho convinto?
In ogni caso, per guardare la città dall'alto, forse, vi consiglierei il meno affollato e strepitoso Top of the Rock, ma per un bacio indimenticabile, l'Empire è ancora nella mia Top ten location's list.




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