20 April, 2009

Z&C People. Diario di una Maiko: a passeggio per Kyoto con Miriam Bendìa.


"Il tuo cuore
Ondeggia e muta

Come una marionetta.
Qualcuno, nell'ombra,
Tira i tuoi fili.
"

Dalla penna della giovane scrittrice Miriam Bendìa nasce Diario di una Maiko, edito da Casadei Libri, dal 3 febbraio 2009 in tutte le librerie. Un grande successo che unisce sogno e realtà, come ci spiega Miriam nella sua intervista su Canale 5.
I segreti di questo piccolo capolavoro in esclusiva per Zen and the City.
Miriam, da cosa nasce l'idea di raccontare la vita di una maiko dei tempi nostri, tramite il suo diario?

Dall’ammirazione, infinita, per una di queste fanciulle danzanti.
Ero a Kyoto ed era la primavera del sakura, passeggiavo per le vie incantate del distretto di Kamishichiken quando ho incrociato una figura ondeggiante su alti sandali di legno e avvolta in colorate ali di seta preziosa. Ho domandato e ho scoperto che si trattava di una maiko, di un’apprendista geisha. Solo molto tempo dopo avrei saputo il suo nome: Naosome.
I lenti accordi ritmici dei suoi passi simulavano i battiti del mio cuore, mentre la straordinaria bellezza del volto meravigliava qualunque casuale spettatore. La bocca era incantevole: sembrava una goccia di sangue che mandava bagliori alla luce del sole. Il luccichio purpureo rimbalzava da una ciglia all’altra e l’eco di ognuno di quei rimbalzi mi si ripercuoteva nel petto. Le mani erano affusolate e si muovevano in modo trasognato, come se l’animo dell’artista fosse altrove. Un’ignota energia le invadeva solo quando sollevavano con eleganza il prezioso kimono. Sorrideva. Ma non con lo sguardo. Era la prima volta che degli occhi mi impressionavano così intensamente. Il suo era uno sguardo indefinibile, quasi pervaso da una nera fiamma pronta a incenerire: profondo come un pozzo d’acqua senza fine ma infinitamente limpido.
Da quell’incontro ho cercato, in ogni modo possibile, di ascoltare e raccontare la sua storia prima attraverso il mio blog poi attraverso il romanzo che le ho dedicato.

Baika Sai Naosome (Kyoto, 25 Feb 2008) di Dave Lumenta® All rights reserved.

Quali sono gli ostacoli con cui un giovane scrittore si scontra durante la sua crescita? E che tipo di influenze hai avuto?
La Scrittura è una fonte infinita di piacere ma è anche una sfida e una lotta continua con se stessi e con la pagina bianca. Come in ogni battaglia, a volte si vince e a volte si perde. Ma questo è logico e naturale, fa parte del gioco!
Le complicazioni innaturali nascono invece quando lo scrittore prova a pubblicare ciò che ha scritto. A quel punto deve confrontarsi con le regole e le leggi non scritte del Mercato dei Libri che non sempre premiano il talento e l’onestà intellettuale.
Afferma Bee Ker: “I libri sono le finestre dalle quali l’anima guarda fuori. Una casa senza libri è come una stanza senza finestre”. I libri sono la vita: lo specchio della vita. Per questo oltre a scrivere i miei continuo a leggere, appassionatamente, quelli scritti dagli altri.

Se provo a pensarci non riesco a ricordare quando e come ho iniziato a scrivere, i diari, i racconti, le poesie. È qualcosa che ha sempre fatto parte di me, qualcosa che è nato e cresciuto con me, quasi senza che me ne accorgessi. Respiro, dormo, mangio, odio, amo e scrivo. Semplicemente. Scrivere è l’unica cosa che mi interessa veramente, nella vita, ed è ciò che più mi fa sentire appagata. Sono convinta che tutto questo in me non cambierà mai.
La scrittura è il mio modo di esistere. Scrivo, dunque sono.

Manaha misedashi, Tama okiya di Michael Chandler® All rights reserved.

In che modo è cambiata l'editoria dopo internet, secondo te? E come utilizzi gli strumenti mediatici per raccontare il tuo ultimo libro?
Un mio amico editore, ieri, ha ricevuto una mail da una ragazza affetta da una grave e rara malattia: Silvia non può toccare fisicamente la carta e quindi non può più leggere libri.
Ora si sta rivolgendo ai vari editori chiedendo loro di acquistare i volumi che la interessano in formato pdf, per poter continuare a leggere.
Internet è questo: è uno strumento in più, non un nemico dell’editore. La rete consente a loro di arrivare a quei lettori che prima non riuscivano a raggiungere e di promuovere ulteriormente i propri autori e le nuove pubblicazioni e al lettore invece permette di abbattere tante barriere inutili tra se stesso e il libro che vuole e l’autore e l’editore. Faticoso, rivoluzionario, rischioso, forse, dal punto di vista di alcuni ma decisamente più democratico, emozionante e coinvolgente, secondo me.
Personalmente attraverso il mio blog riesco ad avere un dialogo diretto e un vitale scambio emozionale con le persone che leggono i miei romanzi e ho il modo di aggiornarli, in tempo reale, sui miei nuovi progetti e sugli eventi culturali che organizzo.
Senza Internet il mio ultimo romanzo non esisterebbe poiché non avrei potuto condurre quel lavoro di ricerca né sarei riuscita ad intessere quelle importanti relazioni che mi hanno condotto fino al cuore di una okiya (geisha house).

Dedica un tuo libro a Zen and the City e spiegaci perché.
Non ho dubbi, vi dedico Diario di una Maiko perché il libro è ispirato dall’ideale dell’iki proprio come Zen and the City.
Ci racconta Kuki Shuzo: "L'iki è dunque la quintessenza (sui) della seduzione. L'iki ignora le mediocri certezze della realtà, osa mettere fra parentesi la vita reale, e mentre respira con distacco un'aria incontaminata si abbandona a un gioco autonomo, gratuito e disinteressato. È, in una parola, seduzione per la seduzione. La serietà e l'ossessione amorosa sono contrarie all'essenza dell'iki a causa della loro realtà e della mancanza di possibilità. L'iki esige un'anima disponibile al mutamento e libera, che abbia trasceso i vincoli dell'amore. Quella che dice preferisco il buio a una luna incerta è l'anima obnubilata dalla passione. Quella che invece dichiara di preferire la luna, seppure incerta è l’anima iki, che fa andare in collera l'innamorato".

Miriam Bendìa: o-zashiki di Marco Rospo® All rights reserved.

T
ra un libro e l'altro Miriam si dedica ad articoli e recensioni per siti letterari, quotidiani e riviste. Cura la regia di spettacoli teatrali e cortometraggi, organizza mostre fotografiche e pittoriche.
 Ha pubblicato, tra gli altri:
 Sarò la musa delle tue notti insonni (1996), Edizioni Beta; L’isola che c’è (2000), Pixel Press/Le Streghe; Ride il telefonino (2001), Stampa Alternativa; Editori a perdere (2001), Stampa Alternativa.

7 comments:

Andrea Castello said...

L'eleganza con cui descrive il suo avvicinamento a quest'arte è un ghiotto invito ad immergersi nelle pagine del libro!

Miriam said...

...Grazie, Andrea! :)

E grazie a voi ragazze, è un piacere e un onore per me figurare tra gli ospiti del vostro blog.

Un bacio.

Claudia Casu said...

Miriam, l'onore è nostro! sei sempre la benvenuta ^^

The City said...

Brava Miriam, il tuo libro mi ha portato in luoghi che non conoscevo, soprattutto interiori.

nicolacassa said...

Quel pezzo iniziale in cui descrive la Maiko, da brividi! Davvero complimenti a Miriam! Mi sa che ricomincio a leggere... :)

Miriam said...

Grazie, Nicola, per il tuo prezioso complimento.

:)

Unknown said...

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