“La prima a prenotarsi è stata Chloe Sevigny. L'attrice originaria del Connecticut ha scelto la nuova ed esclusiva camera girevole realizzata dall'artista belga Cartsen Holler all'interno del Guggenheim Museum per il suo soggiorno a New York".
Costa, costa, dormire a Manhattan costa una fortuna. Anche quando non si ha la pretesa di dormire dentro il Guggenheim.
Eppure, pur non essendo una amante del lusso sfrenato, apprezzo che alcune cose costino tanto.
Per questo, mentre non sopporterei di spendere tanto per dormire a Barcellona o in altre città, trovo che sia giusto pagare per dormire a Mannhattan, non sopporterei che qui comparissero dei low-cost a cinquanta euro la doppia, pur essendo la prima a non poterne usufruire.
Eppure, pur non essendo una amante del lusso sfrenato, apprezzo che alcune cose costino tanto.
Per questo, mentre non sopporterei di spendere tanto per dormire a Barcellona o in altre città, trovo che sia giusto pagare per dormire a Mannhattan, non sopporterei che qui comparissero dei low-cost a cinquanta euro la doppia, pur essendo la prima a non poterne usufruire.
Se a New York chi viene per sognare non ne resta mai deluso, stasera dormo dove mi pare.
Personalmente, se potessi farlo davvero, la prima tappa sarebbe il Plaza.
Ci troviamo davanti a Central Park, alla fine della Fifth Ave. Potrei passare giorni interi davanti alla presentazione delle suite. Vi invito a linkare qui e ad abbandonarvi al lusso che vi avvolgerà dopo pochi secondi.
Poi ci sarebbe per la seconda notte il Four Season, leggete qua:
Ma dopo qualche giorno… mi metteri comunque alla ricerca di nuovi hotel, meno sfarzosi ma non per questo meno affascinanti (e costosi), come il Library Hotel perfetto per gli amanti della lettura, proprio accanto alla New York Public Library. O il Blue Moon Hotel per gli amanti del vintage e del modernariato: