02 January, 2011

Happy New York!


Il mio ultimo capodanno a Time Square risale al lontano 1998/1999. E non credo che si ripeterà mai perché, se tornassi a Manhattan per l’ultimo dell’anno, non tornerei certo lì. Ma come dice Matteo Caccia nella sua puntata del 31 dicembre su Radio 24 “è una cosa talmente assurda che almeno una volta nella vita va fatta”. Ecco io ho già dato.



Devo avere ancora in qualche moleskine del tempo tre o quattro coriandoli piovuti dal cielo a mezzanotte. Non so neanche come feci a raccoglierli visto che ero ibernata. Ma, forse mi aiutò qualcuno.

New York, Snow in Central Park - Snowrricane February 27, 2010

Eppure, dopo tutti questi anni, New York è ancora la città più succulenta che la mia mente vorrebbe mordere. Un hamburger da addentare, un macinao di arte, musica, sensazioni e suggestioni nuove, da ighiottire voracemente.


Mi basta pensarla per sentirmi in un secondo sulla Fifth Avenue, all’inizio di una delle mie interminabili camminate...


Quest’anno da Fao Swartz era possibile per 48 dollari costruirsi la bambola a propria immagine e somiglianza. E i bei modelli seminudi di Abercrombie hanno continuato a sfoggiare le loro “tartarughe” anche con 20 gradi sottozero. Alla Tv italiana - con mio rammarico - non hanno trasmesso Serendipity, quindi lo ho noleggiato.


Nerw York è lì. La città rtitenuta dal feng shui quella che gode della posizione energetica migliore che si possa immaginare, è una tappa necessaria per chi ha sempre sete di emozioni. Sete o fame? Prima parlavo di hamburger... È uguale, perché a New York si sta bene anche andandoci solo con la mente. Non è la stessa cosa ma per qualche secondo, se chiudo gli occhi, riesco a sentire gli odori e i rumori delle sue strade, come se fossi lì... lo dice anche Billy Joel.: New York è uno stato mentale, innanzitutto.
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