22 September, 2008

Quello che le guide non dicono - 3° e ultima Puntata

A cuore nudo nel parco


Ho oltrepassato di nuovo il confine: sono oltre la quarantesima verso nord. Tirerò dritto per tutta la Fifth Avenue fino ad arrivare a Central Park e, visto che da quelle parti tutto costa il doppio, compro un pretzel da un venditore ambulante, controllando che sia ancora morbido. Appena arrivo all’altezza della settantantesima, non resisto e devo avere la riprova.


È vero. Un hot dog che tre blocks più a sud costava un dollaro, qui ne vale due. Con aria soddisfatta per questa scampata beffa che di solito si rifila al turista (e io lo sono), entro nel parco e fuggo dal primo tratto di visitatori che sfamano scoiattoli, anche se la vista è favolosa. So che alla mia destra c’è Strawberry Fields, il giardino dedicato a John Lennon, ma la mia guida, the city, mi fa segno di proseguire. E faccio bene.


Non sapevo che ci fosse un castello immerso nel parco. Poi scoprirò che è il Belvedere Castle, la cui terrazza affaccia sul Delacorte Theater, dove l’estate vengono rappresentate opere di Shakespeare. Ma ora è inverno e il cielo è anche particolarmente plumbeo. Quasi invidio io stessa il mio essere lontana dalla frenesia cittadina, immersa in un’atmosfera medievale e poco frequentata, che tuttavia non pare turbarmi. Dietro le mie spalle batte il cuore di Harlem e mi sembra di sentirlo. Intanto, un sax ha appena iniziato a farmi da colonna sonora. Che inaspettato accordo tra paesaggio, suoni e pensieri. Mi metto in cerca della mia orchestra; è costituita da un suonatore di passaggio che scovo sotto un ponticello a pochi metri dal castello. Mi avvicino e lui continua ignorandomi il suo concerto. Il cappello nero impolverato ma non logoro è di fronte a lui e un grande dubbio mi assale: che valore ha un incontro perfetto?
Voi gli avreste lasciato solo un dollaro?


Il ritorno al mio albergo è facile e indolore, visto che la progressiva numerazione delle Streets e delle Avenues indica sempre a che punto ti trovi.
Se solo avessi i soldi, passerei molto più tempo a giocare con Manhattan. Prima di rientrare però, voglio fare un salto in una libreria dell’Upper East Side. E, incredibile a dirsi, ho comprato una guida. Ma ne valeva veramente la pena: si tratta della “Cheap bastard’s guide to NYC”, ovvero i segreti per vivere gratis a New York. Non vi sembra il più bel ringraziamento che la città potesse farmi per averla seguita?

14 comments:

Anonymous said...

sto per partire per ny, la mia prima volta ... attendevo con ansia questa 3 puntata, ti ringrazio !!!

Giada

The City said...

Noi attendiamo allora al tuo ritorno qualche "chicca" in più su The City;-)

Claudia Casu said...

Questo post sa tanto di rifugio verde in un mare di grattacieli (pretzel... qualcosa mi dice che mi piacerebbe... è salato, vero?)

calendula said...

Giada ha tutta la mia invidia... adoro New York, non vedo l'ora di racimolare i soldi per poterla finalmente vedere... ( grazie per aver citato di nascosto uno dei miei film preferiti... adoro Robert Redford...) c'era troppo freddo per stare a piedi nudi vero ?.. peccato

Elena Bruno said...

Ho iniziato a leggere il post con il sorriso, perchè mi hai fatto ricordare la prima volta che ho acquistato il prezel e il primo gesto fatto con il tovaglino di carta è stato controllare la morbidezza!

Melinda said...

Nice photos as always, Kazu!

Are you coming to Tokyo soon? I'd love to meet up if possible. Let me know if there's anything you're interested in trying food and drink-wise!

Take care and hope to hear from you soon.

Mata ne,
Melinda

Claudia Casu said...

Dear Mel☆
shooting and post are made by Stefania Campanella. I'm "Zen" (wich means Tokyo) and she is "the City" (New York).

Thanks for your visit, I cannot wait to meet you in Tokyo for a drink or two :)

Kazu

Carla said...

Complimenti anche per questo post! Che fortuna che hai di camminare per le vie e per i parchi di N.Y! E' una città da scoprire appunto anche senza le guide...e quella che hai trovato per vivere gratis lì è il bottino che ti sei meritata :D
Hai mai visto il film "Innamorarsi a N.Y"? Niente di che ehhh....perchè è la storia di due ragazzini che si innamorano appunto a N.Y, ma fa vedere molte di posti della Grande Mela, come quello di un piccolo giardino che si trova in un palazzo o grattacielo(no ricordo bene)ora diventato pubblico perchè il proprietario l'ho donato alla città. Ne sai qualcosa?
Un salutone CArla

The City said...

No ma corro a vedere il film e ti farò presto sapere;-)

The City said...

A proposito di giardini a Manhattan, guardate dove è andato a vivere Di Caprio: http://www.the-riverhouse.com

Claudia Casu said...

Stefi: non sono cose per noi comuni mortali :D
PS. il sito è fantastico, si può pure controllare la disponibilità degli appartamenti (ahaha) e ruotare la vista del complesso...

johndrummer said...

è vero, il castello è fantastico, come lo è l'atmosfera e la circostanza in cui ci si trova sempre quando lo si raggiunge... central park è a dir poco surreale pensando a ciò che lo circonda! certo che vi presto delle foto! chiedete e vi sarà dato! purtroppo sono stato solo 3 giorni ma sono bastati per rapire una parte di me! buon cammino pure a voi!

Caty said...

un saluto a voi e agli scoiattoli!

Anonymous said...

...non ho resistito!! eccomi qui già connessa, sto già leggendo di tutto di più. Grazie!! Mare

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