12 October, 2009

Agli o zaffiri? Lasciatevi guidare...

Una prelibatezza de Le Bernardin

Anni fa lessi un libro meraviglioso che consiglio a tutti gli appassionati di alta cucina e di Manhattan: Aglio e Zaffiri, Vita segreta di una gastronoma mascherata, di Ruth Rachel, ex critico gastronomico del "New York Times". Per evitare facili favoritismi, Ruth si camuffava sempre prima di cenare in un ristorante. Il libro riporta le sue mascherate e i suoi relativi articoli. Purtroppo, la rivista Gourmet da lei diretta ha chiuso i battenti pochi giorni fa. Ma poco importa. Sono menzionati tutti i migliori ristoranti di Manhattan.

Intanto, la guida Michelin ha appena comunicato l’elenco dei ristoranti top di New York: primo il Daniel (3 stelle, di Daniel Boulud, le cappesante caramellate con teneri spinaci novelli mi sembrano un piatto interessante),

Daniel, foto presente sul sito

seguito da Le Bernardin (cucina francese a base di pesce, si trova vicino Time Square, il sito è spettacolare),

homepage di Le Bernardin

Jean Georges, con un menu in offerta per questo autunno a partire da 40 dollari e accanto a Central Park,

La sala del Jean Georges, da una foto del loro sito

il Masa (caruccio, sui 500 dollari a testa)... se volete andare oltre nella classifica ecco qui il link, preso paro paro dal Paperogiallo (l'imperdibile blog di Stefano Bonilli), da cui è partita l’idea di questo post (grazie per l'ispirazione).

Personalmente, aldilà delle preferenze personali, in casa dei newyorchesi ho sempre visto la Zagat. Secondo me è questa la prima guida gastronomica di New York. Il progetto è di Tim e Nina Zagat, che da trent’anni pubblicano la guida con i commenti dei clienti, delle persone comuni che si recano a cena fuori (a proposito, sulla nuova guida 2010 del Il Sole 24 di Davide Paolini che segue lo stesso principio, ci sono alcune recensioni su Roma di The City, mi auguro che possano essere utili anche a qualcuno di voi in visita nella Capitale).

Insomma, dalle stelle alle Zagat, a ognuno la sua guida. Se, invece, ve la cavate bene ai fornelli e preferite sperimentare nuovi orizzonti culinari direttamente nella vostra cucina, il consiglio è di fare un salto da Chef Restaurant Supply, dove - gatto a parte - troverete qualunque utensile per le vostre appetitose creazioni.

Interno del negozio

A cat in the kitchen's store

5 comments:

Percorso Primaro said...

Brava Stefania, tutto interessante, direi... ;-)
Ci si vede a FI, allora...

Mirco

Claudia Casu said...

Wow, che spettacolo di post! Tra l'altro nella prima foto in alto c'è un piatto di tartara di Kampachi accompagnato da cetriolo marinato. Il Kampachi è un pesce allevato in acquacultura nei mari del Pacifico, dietro a un sistema nato nei primi anni del nostro secolo per contrastare la pesca selvaggia. Pian piano molti ristoranti d'elite che preparano sushi e sashimi si stanno allineando a questa nuova filosofia basata sulla sostenibilità e sul rispetto della natura.

Sejbei said...

Bellissimo post! e complimentoni per il blog! ti seguirò e se posso vorrei aggiungerti anche alla mia lista di blog che consiglio ^^

Anche se non ti conosco abbiamo una cosa in comune un blog sullo stile di vita giapponese :)

Complimentoni da

Sejbei

Claudia Casu said...

Ciao Sejbei! Grazie per i complimentoni e benvenuto su Zen and the City, blog scritto a quattro mani dalla sottoscritta e dalla sua socia a delinquere "the City", che ci racconta la sua personale e inconfondibile NY. Continua a seguirci!!! :)

Carla said...

Buoniorno!
Mamma mia che posti da incanto, in particolare quello di "Le Bernardin" F-A-V-O-L-O-S-O il sito! come credo anche il menù :-)

Il libro "Aglio e Zaffiri" lo comprerò di sicuro, ultimamente me li divoro questi generi di libri :) e mi era sfuggito!

Grazie di tutte le info e buona domenica! Anche se qui è freddissimo!

Carla

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