01 November, 2009

初雪。Onsen e la prima neve.


Durante il weekend appena trascorso, in cui abbiamo toccato temperature a dir poco estive, in tutti i telegiornali si è parlato della prima e decisamente precoce nevicata che ha imbiancato l'isola di Hokkaido, all'estremo Nord del Giappone.

Per via di una corrente d'aria fredda proveniente dal Continente asiatico, da domani le temperature si abbasseranno bruscamente di 15 gradi, facendoci vivere in anticipo la stagione fredda che generalmente fa capolino a fine novembre. Brrr.
Insomma poche scuse per chi non ha ancora effettuato il cambio di stagione: fuori dagli armadi piumoni, pigiami di flanella e maglioni caldi.


Per chi ama la stagione fredda, però, potrebbe essere anche un'ottima scusa per organizzare un weekend in un'accogliente onsen, la tipica stazione termale giapponese. Da Tokyo le onsen più vicine si trovano nelle famose località di Hakone, immersa tra i monti, e Atami, che si affaccia invece sul mare. Entrambi illustratissime in tutte le guide e raggiungibili in un paio d'ore di treno. Bellissime anche alcune stazioni termali della prefettura di Gunma, ma un po' più difficili da raggiungere senza automobile e catene per la neve (il mio amico Luca ci porterà la famiglia a Capodanno, date un'occhiata qui).


Per chi decide di avventurarsi più a Nord, le zone più famose si trovano nelle prefetture di Nagano e Niigata. Attrezzatissime stazioni sciistiche e ryokan (locande) dotate di onsen sia al chiuso che all'aperto richiamano migliaia di visitatori ogni anno, molti dei quali si ripromettono di ripetere regolarmente questa esperienza diventando affezionati clienti fissi delle ryokan.

L'onsen al chiuso riproduce fedelmente il bagno caldo presente in ogni ryokan tradizionale, con la differenza che l'acqua è di origine termale. Non preoccupatevi perciò delle piccole tracce di muschi che fluttuano nell'acqua calda, si tratta dei "fiori della roccia" che vengono trascinati dalla corrente calda e fanno benissimo alla pelle.



Se invece volete provare un'esperienza decisamente unica, provate a immergervi nell'onsen all'aperto, chiamata rotenburō 露天風呂う (letteralmente "fare il bagno sotto al cielo"). Nelle moderne stazioni termali, il rotenburō si trova generalmente nell'attico della struttura, in una terrazza appositamente adibita. Nelle ryokan tra i monti, invece, il rotenburō è quasi sempre dislocato al piano terra (il primo piano in Giappone), annesso all'onsen al chiuso.


Le semplici regole da rispettare nei bagni termali giapponesi sono le stesse in ogni località.
Prima di immergersi nel furō (la vasca con l'acqua calda), è necessario lavarsi lungamente e per bene con il piccolo asciugamano che si riceve insieme alla biancheria della stanza. Shampoo, balsamo e bagnoschiuma sono sempre predisposti davanti a ogni doccia. Lavate bene e strizzate il vostro piccolo asciugamano prima di entrare nella vasca, facendo attenzione a non immergerlo nell'acqua calda. Semplicemente ripiegatelo e poggiatelo sulla vostra testa, oppure in un angolo vicino a voi senza dimenticarlo quando uscirete dalla stanza.

Ciò che personalmente amo di più quando mi reco in una ryokan tradizionale è la bontà e l'incredibile assortimento di cibi che si possono gustare sia a cena che a colazione.


Generalmente si tratta di piatti tipici della località, ricchi di verdure e pesce di stagione. Nelle zone di montagna anche la carne di selvaggina è molto apprezzata. La cena è servita sempre abbastanza presto rispetto alle nostre abitudini occidentali, e l'orario desiderato va comunicato in reception (in genere non più tardi delle 19:00).

La colazione è sempre in versione tradizionale giapponese: riso bianco caldo, frittata dolce, zuppa di miso, sottaceti, pesce grigliato, verdure di ogni tipo, tè caldo. Se siete poco propensi a mangiare salato la mattina, optate per le ryokan che servono anche la colazione internazionale (sono poche ma non difficili da trovare).


Sebbene in Giappone non sia assolutamente in uso lasciare la mancia quando si paga il conto, nelle ryokan funziona diversamente. Ricordatevi di lasciare una piccola mancia alla persona che vi accompagnerà nella stanza appena arrivati (e non quando andrete via, mi raccomando), facendo cura di avvolgere la banconota in un foglio di carta (va bene anche uno dei kleenex che troverete nella stanza). È un piccolo gesto di buona educazione che disporrà meglio il personale dell'hotel nei vostri confronti e renderà il vostro soggiorno ancora più piacevole.

16 comments:

Luca da Osaka (ora in Tokyo) said...

mo non posso piu aspettare il capodanno per andare con la mia famiglia.
Bellissime foto

Claudia Casu said...

Luca ti ho pensato molto mentre scrivevo il post. Grazie per il complimento, adoro scattare foto. Anche se per fare quelle esterne ho decisamente patito il gelo :D

Anonymous said...

Che spettacolo!!!

(sottaceti?)

Luca da Osaka (ora in Tokyo) said...

Spero di fare anche io delle belle foto, se vedi in testa al mio blog il panorama dal mio terrazzo e' una foto scattata con un catorcio da 8mila yen. Me la cavicchio?

A natale se il babbo e la mamma sono in vena di spesuccie pazze gli faccio comprare come souvenir un canon reflex digitale seria che giustamente sfuttero per le foto.
Spero che anche tu possa andare a quell' onsen che ho indicato.
Avete la macchina?

The City said...

Zen questa è una vera e propria lezione di Giappone. Ora però, me lo rileggo, sognando il rotenburō.

Gianluca e Kanako said...

Bellissimo post...
fà venire nostalgia!!

^_^

G&K

Marzia said...

Carina l'idea di avvolgere la mancia nella carta, i giapponesi hanno una innata classe...quanto alle terme bè meravigliose ma non potrei mai mangiare appena sveglia pesce e verdure...oppure chissà mi abituerei col tempo...

Fra said...

questo post mi ha fatto sognare, grazie
Un bacione
fra

Riccardo Parenti | Kokeshi design said...

So già che non mi ci accompagna
nessuno, sono tanto sfigato ad andarci da solo? :D

Paola Rapari said...

.... che voglia di andare in un vero onsen giapponese che ci avete fatto venire!!!

パオロ said...

che bellissimo post Kazusan, lefoto e le descrizioni dei luoghi accendono il desiderio di una bella gita autunnale-invernale....
arigatou..

nicolacassa said...

Non conoscevo il trucco della mancia!! A proposito di onsen, d'inverno ho visitato Hakone, ma l'atmosfera del Kajijaso era differente, meno tradizionale, più da grand hotel, e anche se fuori non sono uscito il giorno dopo avevo la febbre, da quanto quella dannata acqua era calda.

Ma il cibo dei ryokan riesce a sfamarti??

Claudia Casu said...

Quanti commenti, grazieee.

Francy: ci andrai molto presto ;) se hai bisogno di dritte sono qui!
Luca: bellissimo scatto in effetti, complimenti! Bravo, fai comprare un bel "mostriciattolo" ai tuoi e usalo tu...
The City: quando si tratta di oziare divento poetessa sai ;)
G&K: vi aspetto per Capodanno? ;)
Marzia: ci si abitua, ma la voglia di dolce ogni tanto fa capolino (perfino in me che amo il salato)
Fra: prima si sogna, poi si realizza... ti aspetto!
Riccardo: qualcuno che ti accompagni lo trovi di sicuro, se gli fai leggere questo post :)
P&M: è un'esperienza unica, partite presto!
Paolo: l'autunno è la mia stagione preferita in Giappone (si mangiano i piatti migliori eheh)
Nic: abituarsi all'acqua calda è difficile, per questo ci si lava a lungo prima di immergersi. La prossima volta andiamo insieme dove dico io ;) PS. non solo mi sfama, ma se finisco tutto è solo per ingordigia!

Luca da Osaka (ora in Tokyo) said...

Grazie per avvermi linkato!!!!
Come faccio a fare un blog roll sul mio blog cosi ti aggiungo.

Calma ragazza non mi chiamare amico.
Io sono il padrino di Osaka, tu commentando sul mio sito sei diventata una picciotta quindi voglio la percentuale!!!!!!!

;-)

Shimazu said...

Ciao! Ho appena scoperto il tuo blog e letto questo splendido desiderio implicito di andare in un onsen!
Anche io vorrei tanto andare a rilassarmi lì, soprattutto adesso che lo stress sta raggiungendo alte vette...
Io ho sempre visto gli onsen negli anime e nei manga (soprattutto in quelli ambientati nel periodo feudale, ce ne stanno moltissimi!).
Be', hai guadagnato un altro follower :)
Se vuoi, da' un'occhiata anche al mio di blog!

Claudia Casu said...

Ciao Shimazu, ti aggiungiamo volentieri ai nostri amici di Blog.
Zen and the City è scritto "a quattro mani", spero tornerai a trovarci presto :)

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