(Continua la serie dei post "riproposti". Zen and the City vi danno appuntamento a settembre con i post nuovi).Chiudo con precisione la porta del vecchio ascensore e, con grande coraggio, mi arrampico sull'ultima rampa di scale che mi separa beffarda dal poter decretare il ritorno a casa.
La porta blindata rimbomba alle mie spalle, getto la borsa sullo
zafu vicino all'ingresso.
Tadaima. Sono tornata. Mi sfilo le scarpe e salgo sul mio tappeto sardo. Bianco, tessuto a grani con un motivo tradizionale. Un
genkan sardonipponico, il mio.
Sistemo le scarpe con la punta rivolta verso l'ingresso e mi appresto a godermi il mio quotidiano, meritatissimo ritorno a casa.
In tutte le case giapponesi e in tantissimi locali, è d'obbligo levarsi le scarpe prima di entrare.
Il genkan è lo spazio adibito a questa funzione, e separa l'area interna da quella esterna. Generalmente è costituito da un atrio costeggiato da un armadio o da ripiani, dove si ripongono le scarpe e i vari accessori
. Nella foto è ritratto il genkan di un ristorante tradizionale, con tanto di pedana centrale che aiuta a "guadare" l'ampio atrio.
O-agarinasai. "Salga pure, prego." Tramite un gradino si accede all'interno della casa o del locale, facendo ben attenzione a non salire con le scarpe nè a poggiare i piedi sul pavimento dell'ingresso.
La padrona di casa provvederà a sistemare le nostre scarpe, allineandole per bene e con le punte rivolte verso l'esterno.
In tutte le case dei miei amici ho le mie ciabattine personali, e a casa mia riservo loro lo stesso trattamento. Dai miei
genitori sono di spugna, bianche e morbide, con le ciliegie ricamate.
Dalla mia
Sensei di pittura
sumi, invece, tra le slipper a disposizione per noi allievi, prediligo sempre quelle aperte davanti e con l'incrocio.
Gli appartamenti di Tokyo sono spesso piccini e privi di terrazzo. Così ecco che il genkan diventa un piccolo deposito, un luogo da riutilizzare con destrezza: la mia amica ci tiene la bici e qualcuno... ci stende i panni :)
Non vi resta che godervi il piacere di ciabattare in casa d'altri e, mi raccomando: attenzione al fatidico buco sul calzino.
Se volete approfondire cliccate
qui.