C’è un quadro di Chagall che mi commuove ogni volta che lo guardo. Si intitola Io e il villaggio. Dietro le mucche e la mungitura si nasconde la storia della sua vita. Quei colori mi invitano a lasciarmi andare, a fluire, piuttosto che a razionalizzare.
Mi piacerebbe riuscire a riassumermi in un quadro, ma credo che se lo facessi uscirebbe qualcosa di più complicato di un villaggio, qualcosa tipo una donna duplice o triplice, vista da sotto e da sopra perché non ho una sola personalità e mi piace cambiare punto di vista, cambiare mondi, cambiare fedi.
E quindi ora sono un gatto con un sogno adeguato in testa, (chissà se il mio mi riconoscerebbe?)
ora una dama in pareo, pronta a mangiare frutti esotici e a respirare il sole.
Dormo accanto a una musica che ho composto per l’isola che amo e un leone cerca di svegliarmi...
Apro gli occhi e apprezzo il colore del mio disordine mentale.
Mi stendo, mi spoglio e mi rilasso...
E penso a quando potrò tornare a fare un altro incredibile sogno al MOMA.
Andateci anche voi se passate da quelle parti (11 W 53 Street), ma non fatevi attrarre dal giorno gratuito (mi pare il venerdì) perché troverete tantissima gente e non potrete addormentarvi...
Andateci anche voi se passate da quelle parti (11 W 53 Street), ma non fatevi attrarre dal giorno gratuito (mi pare il venerdì) perché troverete tantissima gente e non potrete addormentarvi...
2 comments:
ah il Moma! come mi manca il Moma
mi sembra sia gratis di giovedì che e' aperto anche la sera fino alle 9
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