12 October, 2008

Seitan in the City


Sfido chiunque a cercare qualcosa a New York senza trovarla.
Un esempio: volete del pane pugliese fresco? Basta guardare questo bellissimo video per capire che nelle cucine di questa città, non manca nessun ingrediente:




Così, dopo la soda caustica dell’ultimo post, vorrei parlare di un alimento sano, che i vegetariani - ma non solo loro - adorano: il seitan. Si tratta di glutine di frumento (fin qui non è che si capisca molto), al primo sguardo non sarà facile innamorarsene (sembra carne cotta), ma una volta cucinato saprà conquistare anche i carnivori più convinti. In Italia, è conosciuto soprattuto al nord. E a New York?

Ecco qui alcuni indirizzi dove gustarlo:

Blossom nyc, ristorante veggie a Chelsea, imperdibile.


Angelica kitchen
Candle cafe

"E' un piccolo e delizioso (e rumoroso) caffè nel cui menu non esistono proteine animali di nessun tipo; le porzioni sono per noi italiani enormi, ma i ravioli con tofu ed erbette così come la piccata di seitan sono indimenticabili". Commento tratto da un celebre blog di ricette macrobiotiche, la cuoca petulante (che ringrazio).

Se ancora il seitan non vi ha convinto, sappiate che non averlo mai mangiato non è glamour. Infatti, anche a casa dei personaggi più di tendenza...

"Pezzi d'antiquariato orientali, angeli policromi barocchi, mobili Thonet e Jugendstil. È il mondo privato di Horst Rechelbacher, inventore della linea di cosmetici Aveda, che nel suo salotto politically correct ospita manager, capi tribù, galleristi parigini e lama tibetani..."*

...e il seitan non manca mai nel suo menu. Horst vive in un appartamento extra-lusso a Manahattan.


*Da Repubblica

17 comments:

calendula said...

ciao scusa se non parlo dell'argomento del post... ma sono stata completamente catturata dalla musica nel filmato, a chi potrei chiedere per sapere cosa è... mi piacerebbe suonarla...
Scusa ancora...

The City said...

Hai ragione è spassoso, ma non so come aiutarti. Anzi, se lo scopri fammi sapere. Qualcuno può aiutarci:-)))))))

calendula said...

lo senti il violoncello ? è bellissimo.. ho cercato il sito ho mandato una mail... speriamo che mi aiutino... se no ogni volta che devo suonarla devo entare nel tuo blog !!!! ahahaha

Elena Bruno said...

Io mi sono divertita a osservare il procedimento di produzione del pane! Grazie

Claudia Casu said...

Il video è fantastico ^^
Provo a cercare il seitan qui a Tokyo, vediamo cosa ne viene fuori... (sui prodotti alternativi alla carne da cui trarre le proteine, il Giappone è campione mondiale) ;)

Anonymous said...

Bello il seitan proposto in tutti i modi a NY. Non amo la cultura americana ma bisogne dire che su certi piccoli particolari non li batte nessuno. Noi abbiamo in Italia la testa che pensa vecchio...
Kasu quali sono in Japan le alternative proteiche vegetariane?
Baci, brave

The City said...

Chissà quanti prodotti inediti sull'argomento esisteranno a Tokyo. Kazu vai in missione per noi quando hai tempo:-)))?

Elena Bruno said...

Vi posso invitare alla raccolta dei menù per l'afternoon tea?

Carla said...

Ma grazie di tutte queste info!
Certo è che a New York non manca niente di niente ehhhh....ma poi sarà buono come da noi il pane pugliese?
Notte!
CArla

The City said...

Mi scrive Chiara a proposito della soda caustica nei pretzel, e giustamente pubblico:

la soda caustica è quella che si usa ad es. per sgorgare il WC, mentre il bicarbonato di sodio è un agente lievitante (se associato ad un acido). Hanno formule chimiche differenti e usi molto differenti, puoi anche fare una veloce incursione su wikipedia…

Io mi sento meglio, e voi? Grazie Chiara

Anonymous said...

Ciao Stefania,
il libro mi sa che non me l'hai regalato tu, ma lo stesso son contento che tu mi abbia scritto!
Anche se non ci conosciamo, a quanto ho visto, condividiamo una professione (se così si può definire). Anche io sono un copy infatti e il mio blog nasce da una duplice passione (libri e vino). Ho visitato un pò il tuo sito e mi piace molto, credo che lo linkerò al mio.
Intanto, visto che sei del mestiere, ti invito a partecipare al mio concorso "Un pensiero spiritoso" che trovi sul sito.
Un saluto, Marco
www.enotecaletteraria.it

Martissima said...

simpaticissimo video......insomma dovrei provare il seitan....per oranon ho idea di cosa sia...ma mi informerò ;-)) ciaoo!

Martissima said...

io non mi chiamo Francesco........ma
soprattutto sono una femminuccia :-))
forse pensavi di commentare qualcun
altro, Ciao

Martissima said...

tutto ok, non si accettano scuse per così poco (^_____^) e grazie comunque per la disponibilità, a riciaoooo!

Anonymous said...

Non sono vegetariana, ma in Italia usavo spesso il seitan e il tofu. Qui in Nepal...non esistono. Dhal Bat, riso e dhal... e via andare!

The City said...

Niki: Io il dhal lo metto nelle piadine calde... Che ci fai in Nepal? Raccontaci...

Marco: appena sistemo i link anche io.

Anonymous said...

Preferisco le lenticchie di Castelluccio, con aglio (italiano, quello rosato) olio e, alla fine un bel po'di pomodoro fresco e prezzemolo!!!!!!! Il dhal qui non sa di niente se non ci metti tonnellate di spezie...

P.S. divertente il blog della tua amica di Pechino, grazie per avermelo segnalato!!!!!!

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