
Durante il weekend appena trascorso, in cui abbiamo toccato temperature a dir poco estive, in tutti i telegiornali si è parlato della prima e decisamente precoce nevicata che ha imbiancato l'isola di Hokkaido, all'estremo Nord del Giappone.
Per via di una corrente d'aria fredda proveniente dal Continente asiatico, da domani le temperature si abbasseranno bruscamente di 15 gradi, facendoci vivere in anticipo la stagione fredda che generalmente fa capolino a fine novembre. Brrr.
Insomma poche scuse per chi non ha ancora effettuato il cambio di stagione: fuori dagli armadi piumoni, pigiami di flanella e maglioni caldi.

Per chi ama la stagione fredda, però, potrebbe essere anche un'ottima scusa per organizzare un weekend in un'accogliente
onsen, la tipica stazione termale giapponese. Da Tokyo le
onsen più vicine si trovano nelle famose località di
Hakone, immersa tra i monti, e
Atami, che si affaccia invece sul mare. Entrambi illustratissime in tutte le guide e raggiungibili in un paio d'ore di treno. Bellissime anche alcune stazioni termali della prefettura di Gunma, ma un po' più difficili da raggiungere senza automobile e catene per la neve (il mio amico Luca ci porterà la famiglia a Capodanno, date un'occhiata
qui).

Per chi decide di avventurarsi più a Nord, le zone più famose si trovano nelle prefetture di
Nagano e Niigata. Attrezzatissime stazioni sciistiche e
ryokan (locande) dotate di
onsen sia al chiuso che all'aperto richiamano migliaia di visitatori ogni anno, molti dei quali si ripromettono di ripetere regolarmente questa esperienza diventando affezionati clienti fissi delle
ryokan.
L'
onsen al chiuso riproduce fedelmente il bagno caldo presente in ogni
ryokan tradizionale, con la differenza che l'acqua è di origine termale. Non preoccupatevi perciò delle piccole tracce di muschi che fluttuano nell'acqua calda, si tratta dei "fiori della roccia" che vengono trascinati dalla corrente calda e fanno benissimo alla pelle.

Se invece volete provare un'esperienza decisamente unica, provate a immergervi nell'
onsen all'aperto, chiamata
rotenburō 露天風呂う (letteralmente "fare il bagno sotto al cielo"). Nelle moderne stazioni termali, il
rotenburō si trova generalmente nell'attico della struttura, in una terrazza appositamente adibita. Nelle
ryokan tra i monti, invece, il
rotenburō è quasi sempre dislocato al piano terra (il primo piano in Giappone), annesso all'
onsen al chiuso.

Le semplici regole da rispettare nei bagni termali giapponesi sono le stesse in ogni località.
Prima di immergersi nel
furō (la vasca con l'acqua calda), è necessario lavarsi lungamente e per bene con il piccolo asciugamano che si riceve insieme alla biancheria della stanza. Shampoo, balsamo e bagnoschiuma sono sempre predisposti davanti a ogni doccia. Lavate bene e strizzate il vostro piccolo asciugamano prima di entrare nella vasca, facendo attenzione a non immergerlo nell'acqua calda. Semplicemente ripiegatelo e poggiatelo sulla vostra testa, oppure in un angolo vicino a voi senza dimenticarlo quando uscirete dalla stanza.
Ciò che personalmente amo di più quando mi reco in una
ryokan tradizionale è la bontà e l'incredibile assortimento di cibi che si possono gustare sia a cena che a colazione.

Generalmente si tratta di piatti tipici della località, ricchi di verdure e pesce di stagione. Nelle zone di montagna anche la carne di selvaggina è molto apprezzata. La cena è servita sempre abbastanza presto rispetto alle nostre abitudini occidentali, e l'orario desiderato va comunicato in reception (in genere non più tardi delle 19:00).
La colazione è sempre in versione tradizionale giapponese: riso bianco caldo, frittata dolce, zuppa di miso, sottaceti, pesce grigliato, verdure di ogni tipo, tè caldo. Se siete poco propensi a mangiare salato la mattina, optate per le
ryokan che servono anche la colazione internazionale (sono poche ma non difficili da trovare).

Sebbene in Giappone non sia assolutamente in uso lasciare la mancia quando si paga il conto, nelle
ryokan funziona diversamente. Ricordatevi di lasciare una piccola mancia alla persona che vi accompagnerà nella stanza appena arrivati (e non quando andrete via, mi raccomando), facendo cura di avvolgere la banconota in un foglio di carta (va bene anche uno dei kleenex che troverete nella stanza). È un piccolo gesto di buona educazione che disporrà meglio il personale dell'hotel nei vostri confronti e renderà il vostro soggiorno ancora più piacevole.